Cimitero Acattolico

"L' ANGELO DEL DOLORE Una struggente storia d'amore scolpita nel marmo L'Angelo del Dolore (The Angel of Grief) è una celebre scultura funeraria realizzata dallo scultore americano William Wetmore Story nel 1894. Questa opera rappresenta uno dei più struggenti simboli di lutto e malinconia dell'arte funeraria ed è un esempio notevole del movimento romantico del XIX secolo. William Wetmore Story, nato nel 1819 a Salem, Massachusetts, era un avvocato, poeta e scultore. Dopo aver abbandonato la carriera legale, si trasferì a Roma, dove divenne parte della comunità artistica internazionale e si affermò come scultore. La sua carriera fu influenzata dallo stile neoclassico e dal romanticismo, e le sue opere spesso affrontavano temi legati alla mitologia, alla religione e alla morte. Nel 1894, l'Angelo del Dolore fu commissionato da Story stesso come monumento funebre per la tomba della moglie, Emelyn Story, nel Cimitero Acattolico di Roma (noto anche come Cimitero Protestante). Questo cimitero è famoso per essere l'ultima dimora di molti artisti, poeti e intellettuali stranieri, tra cui John Keats e Percy Bysshe Shelley. Quando Emelyn morì nel 1894, Story, profondamente afflitto dalla perdita, decise di scolpire un monumento che rappresentasse il suo dolore. L'opera, scolpita in marmo bianco di Carrara, raffigura un angelo in ginocchio, con la testa piegata e un braccio disteso sul sepolcro, mentre l'altro braccio pende verso terra in segno di resa. Le ali dell'angelo sono abbassate, simbolo di tristezza e lutto. L'Angelo del Dolore è un potente simbolo del dolore umano e del lutto. L'immagine di un angelo affranto, incapace di volare, trasmette un senso di disperazione e impotenza di fronte alla morte. Il marmo bianco evoca purezza e immortalità, ma l'angelo stesso, con la sua posizione abbattuta, rappresenta la sconfitta di fronte all'inevitabilità della morte. La scultura è diventata un'icona dell'arte funeraria e ha ispirato numerose imitazioni e varianti in tutto il mondo. La sua semplicità ed emotività ne hanno fatto un'opera molto amata e apprezzata, soprattutto per la capacità di trasmettere il dolore universale della perdita. Purtroppo, William Wetmore Story morì solo un anno dopo aver completato l'opera, nel 1895. Fu sepolto accanto alla moglie, sotto la protezione del suo stesso Angelo del Dolore. La scultura rimane ancora oggi uno dei più toccanti tributi alla memoria e all'amore eterno, attirando visitatori da tutto il mondo che si fermano a contemplare la sua struggente bellezza. L'Angelo del Dolore non è solo un monumento funebre, ma una riflessione artistica sull'amore."

"Cimitero superlativo, un piccolo gioiello ricco di opere d’arte. Molti i personaggi famosi che riposano qui. Assolutamente da visitare."

"Il Cimitero Acattolico (che qui è noto anche come Cimitero degli Inglesi, o Cimitero degli Artisti) è un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, un’oasi di quiete scandita dall’ombra di pini, cipressi e melograni, che nella sua parte più antica offre uno scorcio spettacolare della Piramide Cestia. L’ingresso è gratuito, i volontari che curano e presiedono il luogo chiedono solo un contributo volontario all’ingresso (intorno ai 5 €). Oltre alla bellezza e al senso di sospensione del tempo, il cimitero accoglie le spoglie di personaggi del mondo dell’arte, della letteratura e della politica (Keats, Shelley, Gramsci, Camilleri, Carlo Emilio Gadda, Lindsey Kemp, Miriam Mafia, Andrea Camilleri, Arnoldo Foà, e ne ho citati solo alcuni…). Sempre suggestivo, a mio parere da il meglio di sé al mattino presto e nel tardo pomeriggio. Consiglio di indossare scarpe basse, chiuse e molto comode perche i sentieri sono particolarmente stretti e sconnessi, resi ancora più disagevoli dalle radici dei maestosi pini secolari. La domenica chiude alle 13:30."

"Il cimitero è un giardino di ombre di pini e cipressi. È una minuta raccolta di tombe incorniciate da piccole, viridi siepi e profuma, il sottobosco lapideo di humus e acida terra. Poi giungono i gatti, custodi dei sepolcrali segreti e a seguirli, conducono nei loro lochi appartati. Dopodiché ci si perde nelle riflessioni di chi è stato, nella meraviglia di innumerevoli scrigni d' arte tombale. Minuziosa e precisa è la cura del luogo."

"Un bel cimitero monumentale, necessario a Roma per dare una giusta sepoltura ai laici. Purtroppo abbiamo fatto un tour non particolarmente interessante con una guida piuttosto distaccata. Peccato… un’occasione mancata… Bellissimi i punti di vista sulla Piramide Cestia che si trova al dilà del muro di cinta."