Palazzo dell'INPS

"I Palazzi dell'INA e dell'INPS, detti anche Palazzi della Previdenza Sociale e delle Assicurazioni, sono due edifici simmetrici e speculari di Roma. Si trovano nel quartiere Europa in Piazzale delle Nazioni Unite, su entrambi i lati di Via Cristoforo Colombo, e la loro progettazione risale all'epoca della creazione del quartiere durante il periodo fascista. Esempio di stile razionalista, furono completati dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e servirono come sedi delle rispettive istituzioni pubbliche, come l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e l'Istituto Nazionale delle Previdenza dall'altra parte della strada. Già di proprietà dell'Eur, l'edificio della previdenza è ora di proprietà dell'INPS, mentre l'edificio dell'INA è di proprietà della Fondazione ENPAM a seguito della privatizzazione dell'ente e del suo successivo acquisto da parte delle Assicurazioni Generali attraverso il proprio fondo Ippocrate. --->wiki"

"Nel gigantesco Piazzale delle Nazioni Unite (già Piazza delle Esedre) a Roma, non lontano da Piazza Guglielmo Marconi, dove svetta l’omonimo Obelisco, si trovano, lungo il perimetro, due monumentali Palazzi semicircolari simmetrici, interrotti solo dalla via Cristoforo Colombo uno è dedicato all’INA e uno all’INPS. Si capisce dalla forma ad Esedra dei Palazzi e dall’architettura classicheggiante che nell'intento degli architetti riecheggiano i fasti dei Mercati di Traiano, vanto dell’antica Roma. Il complesso delle due Esedre contrapposte, doveva rappresentare l’ingresso dell’area dell’esposizione prevista dal progetto di EVR 42, fu iniziato alla fine degli anni 30 del secolo scorso e interrotto nel 1943 a causa della seconda guerra mondiale e come altri edifici dell’EUR fu completato successivamente nel dopo guerra. I due palazzi sono costruiti in cemento armato ricoperto da marmo, si presentano su tre ordini, il primo dei quali è formato da un suggestivo doppio colonnato. Nelle due testate di ogni palazzo sono presenti degli altorilievi quadrati di 5,5 metri per lato, che rappresentano aspetti simbolici del fascismo e momenti storici dell’Italia: • Nel palazzo dell’INA 1) La conquista dei mari (1941) di Oddo Aliventi (1898 – 1975). 2) “L'impero fascista” (1941) di Quirino Ruggeri (1883 – 1950). • Nel Palazzo dell’INPS 1) “Le Repubbliche Marinare”; (1940) di Mirko Basaldella (1910 – 1969) sono rappresentate Genova (con il Patrono della Repubblica Marinara San Giorgio e il drago) e Venezia (con il Patrono San Marco e il Leone Alato). 2) “Roma contro Cartagine” (1940) di Giuseppe Mazzullo (1913 – 1988). Nel porticato del palazzo dell’INPS sono presenti altre opere artistiche fra le quali i bassorilievi in marmo di Antonio Cocchiani (1917 – 1999) che rappresentano in modo classico “IL LAVORO” riempiti quasi stipati di figure umane riprodotte nell’atto di compiere varie attività. Nella parte antistante dei due palazzi sono presenti delle semplici fontane circolari a fior di terra, dove al centro è presente una struttura metallica, anch’essa circolare, purtroppo ben visibile, poiché le fontane non sono attualmente funzionanti. Questo stato di incuria, contribuisce a far apparire l’opera ancor di più una cattedrale nel deserto (già in parte evidente poiché è tangibile il fatto che il progetto EVE 42 non risulta compiuto come originariamente previsto)."

"Stupendo"