Ghetto Ebraico di Roma Via del Portico d'Ottavia 29, 00186 Roma
Informazioni
Il Ghetto Ebraico di Roma, situato al numero 29 di Via del Portico d'Ottavia, è un luogo di culto e un'importante testimonianza storica nel cuore della Città Eterna. Questo quartiere affascinante, con le sue strade pittoresche e i suoi monumenti storici, rappresenta uno dei più antichi ghetti ebraici del mondo. Fondato nel 1555, il Ghetto Ebraico è un simbolo della resilienza e della ricca cultura della comunità ebraica romana. Qui, i visitatori possono esplorare sinagoghe storiche, assaporare la cucina tradizionale ebraico-romana nei ristoranti locali, e immergersi in secoli di storia e tradizione. Il Ghetto Ebraico di Roma non è solo un luogo di culto, ma un vibrante centro culturale che offre un'esperienza unica e autentica a chiunque desideri scoprire le profonde radici storiche di Roma.
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Via del Portico d'Ottavia 29, 00186 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Recensioni
"Sede del più antico insediamento ebraico esistente situato al di fuori dalla palestina, sorge in una zona ricca di storia fin dall'epoca romana e si compone di piazzette e di un dedalo di viuzze, con case che un tempo si affacciavano direttamente sul Tevere. Un tempo molto animato, oggi vi respira un'atmosfera di meditazione e raccoglimento per via delle numerose testimonianze sulla shoah che vi si possono trovare."
"Il Ghetto di Roma si trova nel centro storico di Roma, Rione XI (Sant'Angelo), si tratta nel suo insieme di uno dei posti più significativi e ricchi di storia e di arte di questa straordinaria città, nasce nel lontano 1555 per volere del Papa Paolo IV. In questo luogo si volevano isolare gli ebrei dal resto della popolazione inoltre non avevano la libertà di risiedere in altri posti né di commerciare e nemmeno di possedere una casa, tutto questo termina nel 1870 con la caduta del papato e l’unità d’Italia. Purtroppo durante la seconda guerra mondiale avvenne il terribile rastrellamento e la successiva deportazione nei campi di concentramento, dalla quale numerose persone non tornarono, a testimonianza nella zona sono presenti molte “pietre d’inciampo”. Attualmente invece la zona è piena di vita ed è molto bello passeggiarvi, e ad esempio assaggiare la cucina particolare a Roma sono particolarmente conosciuti per la loro bonta i “carciofi alla giudia” e la pasticceria Interessanti anche i vari monumenti che si possono visitare o soltanto vedere in questa zona, quali il Portico d’Ottavia, la Fontana delle Tartarughe, varie chiese, il Tempio Maggiore e vari palazzi fra i quali quello particolare il Palazzo Manili (o Casa Manliana). Adiacente vi è anche il suggestivo TEATRO Marcello, nell’insieme una bellissima passeggiata."
"Al viandante romano ma siamo certi anche al viandante di altre città d'Italia, d'Europa o di altro continenti questa piccola ma significativa porzione della città denominata ghetto, il quartiere ebraico della capitale situato nel rione sanr'Angelo, appare illuminata, gaia, ciarliera e ben disposta nei confronti del visitatore. Il portico d'ottavia con le sue moltitudini di genti che l'attraversano e con i suoi storici palazzi le cui facciate son scritte come le pagine d'un libro sostituisce l'antica fiumara ora scomparsa allora pullulante di persone indaffarate e l'angusta reginella è ancor lì con la sua sinuosità ad accoglierti con sussiego e fascino antico. Le cinque scole non ci sono più e la piazza è ora ornata da una bella fontana e da un importante palazzo alle cui spalle è racchiuso un gioiello di hran valore storico artistico, la cappella di San Tommaso ai Cenci. L'arco dei Cenci è a un dipresso e al suo limitare v'è una bella casa cinquecentesca il cui cortile fa bella mostra di sé seppur inosservato. Calpestare semplicemente il selciato del ghetto è già di per sé un bel passeggiare."
"Il ghetto ebraico di Roma, situato tra Largo Argentina e l’isola Tiberina, è uno dei più antichi del mondo e una delle tante meraviglie della Città Eterna. Percorrendo le sue vie, si possono ammirare la Sinagoga o Tempio Maggiore, che è uno dei luoghi che più catturano l’attenzione. È un grande edificio a due piani, su base quadrata, la cui cupola sormonta il tutto. Progettata agli inizi del Novecento, ospita nei suoi sotterranei il Museo Ebraico e il Tempio spagnolo. Una visita al ghetto significa cultura, storia, tradizione e buon cibo. Consiglio di assaggiare le prelibatezze della cucina giudaico-romana e kosher, come i carciofi alla giudia, la crostata con marmellata di visciole fresche e ricotta, i filetti di baccalà e il tortino di aliciotti e indivia."
"Il Ghetto ebraico è un antico quartiere di Roma probabilmente, uno tra i più antichi al mondo . Visitarlo è fare un tuffo nella storia, nella religione, nella cultura e anche nella gastronomia giudaico /romana. Molti i tesori nel quartiere, dalla Sinagoga, al museo ebraico , al Portico di Ottavia , al Teatro Marcello, che somiglia vagamente ad un piccolo Colosseo. Tanti i vicoli , le piazze e le Fontane con i loro aneddoti affascinanti della Roma che fu ."
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