Fori Imperiali
Roma (RM)
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"Una notte ai fori imperiali e ti innamori di Roma"
"Uno dei paesaggi che rende Roma spettacolare . Se si ha abbastanza tempo io consiglio di visitare i fori . Ma anche solo una passeggiata in via dei fori Imperiali è una di quelle cose da fare almeno una volta nella vita !"
"Passeggiando per i fori imperiali non si direbbe di essere nel pieno centro di una capitale, tutt'altro! Un'oasi di pace nella caoticità della città stracolma di turisti. In una parola: incantevoli. Un tuffo nella storia senza "la pesantezza" di un museo, bensì attraverso una tranquilla passeggiata all'aperto tra le rovine di un'epoca lontana, ma dal fascino eterno. Vivamente consigliato l'acquisto della visita abbinato all'ingresso per il Colosseo (facilmente trovabile online ad un prezzo accettabile)."
"Ci sono passata anche di giorno. Ma è di sera che si accede la magia! Sarà merito delle luci che ne esaltano ogni angolo, nn so. Ma è di sera che ci si rende conto di cosa doveva essere stato questo luogo nel passato!"
"La storia toccata con mano I Fori Imperiali costituiscono una serie di piazze monumentali edificate nel corso di un secolo e mezzo (tra il 46 a.C. e il 113 d.C.) nel cuore della città di Roma da parte degli imperatori. Di essi non fa invece parte il Foro Romano, ossia la vecchia piazza repubblicana, la cui prima sistemazione risale all'età regia (VI secolo a.C.) e che era stato per secoli il centro politico, religioso ed economico della città, ma che non ebbe mai un carattere unitario. Sotto Cesare e Augusto, la costruzione della Basilica Giulia e il rifacimento della Basilica Emilia, che delimitavano i lati lunghi della piazza, diedero tuttavia al Foro una certa regolarità. Giulio Cesare decise di costruire una grande piazza a suo nome, che fu inaugurata nel 46 a.C., probabilmente ancora incompleta, e fu terminata poi da Augusto. A differenza del Foro Romano si trattava di un progetto unitario: una piazza con portici sui lati lunghi e con al centro del lato di fondo il tempio dedicato a Venere Genitrice, da cui Giulio Cesare si vantava di discendere attraverso Iulo, il progenitore della gens Iulia, figlio di Enea, a sua volta figlio della dea. Il Foro di Cesare con il tempio di Venere Genitrice Cesare pagò di tasca propria i terreni sui quali il nuovo monumento doveva sorgere. Inoltre, essendo stato incaricato della ricostruzione della Curia, sede del Senato, dopo la sua distruzione in un incendio, ne fece modificare il tradizionale e rituale orientamento secondo i punti cardinali, in modo che invece si adattasse a quello del nuovo Foro. La nuova piazza riprendeva il modello dei portici costruiti intorno ai templi che i più importanti ed influenti uomini politici dell'ultimo secolo della Repubblica erano andati edificando nella zona del Circo Flaminio e ne aveva i medesimi scopi di propaganda personale e di ricerca di consenso. La vicinanza al vecchio centro ne aumentava tuttavia l'effetto."
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