Chiesa dei Santi Aquila e Priscilla

"Molto bella! Peccato che ci sono lavori di restauro in corso, per poterla ammirare in tutta la sua bellezza!"

"Una chiesa moderna, che non conoscevo data la distanza dal quartiere dove vivo, non mi ha particolarmente colpito né la chiesa né l'omelia del parroco"

"La Chiesa dei Santi Aquila e Priscilla si trova nel Quartiere X (Ostiense), in Via Pietro Blaserna, a Roma. La tradizione vuole che i Santi a cui è dedicata la chiesa furono battezzati da San Pietro. L’edificio religioso è stato inaugurato nel 1992 ed è stato consacrato il 15 novembre dello stesso anno dal Papa Giovanni Paolo II, con questo invito: >. Il moderno edificio con un ampio sagrato è stato realizzato in cemento armato e travertino con una forma curvilinea. L’interno si sviluppa a forma perlopiù circolare, con il presbiterio sopraelevato da una gradinata, dove al centro è posto l’altare maggiore in marmo e sulla parete dell’abside un grande dipinto con soggetti religiosi il quale occupa tutta la parete. Sulla destra è presente una cappella con particolari vetrate policrome. Nell’insieme una chiesa moderna che conserva un’importante impronta spirituale."

"Questi due sposi (Aquila era giudeo originario del Ponto - l'attuale zona della Turchia che affaccia sul Mar Morto) trapiantato a Roma, mentre Prisca detta anche Priscilla era romana) convertiti al cristianesimo, erano molto legati a San Paolo apostolo e furono suoi collaboratori nella diffusione del Vangelo. Erano stati scacciati da Roma da un editto dell'imperatore Claudio nel 49 d.C. che espelleva da Roma sia i giudei che i cristiani, ed erano venuti a stabilirsi a Corinto (città del Peloponneso in Grecia). Qui Paolo li incontrò al suo arrivo nella città, nel 50 d.C.: "si stabilì nella loro casa e lavorava"; di mestiere facevano i tessitori di tende. Quando Paolo andò a Efeso, verso l'anno 54, tutti e due lo accompagnarono. Nella loro casa si riunivano i cristiano, come precisa l'Apostolo stesso: "Vi salutano molto nel Signore Aquila e Prisca, con le comunità che si raduna nella loro casa". E sempre loro, a Efeso, completarono l'istruzione cristiana di Apollo . Verso il 57 tornarono a Roma, come attesta ancora Paolo: "Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù". Egli aggiunge, alludendo ad avvenimenti per altro sconosciuti "per salvarmi la vita, essi hanno rischiato la loro testa, ed ad essi non io soltanto sono grato, ma tutte le chiese dei gentili". Verso la fine della sua vita Paolo prega Timoteo di salutare "Prisca e Aquila", i quali si erano recati evidentemente di nuova a Efeso, dove risiedeva Timoteo. Le reliquie di Aquila sono a Roma, dove la tradizione sostiene sia morto; lo hanno rivendicato come patrono i fabbricanti di tele per tende, naturalmente, ma anche gli architetti. MARTIROLOGIO ROMANO. 8 luglio Commemorazione dei santi Aquila e Prisca (o Priscilla), coniugi, che, collaboratori di San Paolo, accoglievano in casa loro la Chiesa e per salvare l’Apostolo rischiarono la loro stessa vita."

"L'edificio inaugurato nel 1992, opera dell'architetto Ignazio Breccia Fratadocchi, risulta gradevolissimo con uno stile moderno e a misura d'uomo."