Preghiera e riflessione a Lazio
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Casa Almada - Casa per ferie
“Accoglienza alla massima potenza.Ambiente pulito.Grazie Gaetano e Monica”
Istituto Salesiano di Genzano
“Bellissimo posto e un ottimo riferimento soprattutto per i giovanissimi”
Chiesa di San Pietro Apostolo
“Luogo di una bellezza straordinaria, storia, arte, sacralità...sono molto affezionato a questa cattedrale, che ha visto crescere la mia vita spirituale, fino al coronamento del matrimonio. Felice di aver partecipato al progetto di restauro negli anni, di molte parti interne ed esterne. Recentemente ha subito una rinfrescata interna e nuovo impianto luci e videosorveglianza. La gestione religiosa e non solo, è attualmente affidata a Don Cristoforo Adriano, un sacerdote di spessore e profonda spiritualità.”
Basilica di Santa Cristina
“Famosa per il "miracolo eucaristico" avvenuto nel 1263 , la leggenda dice che al momento della consacrazione l'ostia avrebbe sanguinato macchiando le lastre di marmo che oggi sono conservate all'interno della chiesa. Al costo di 5 euro è possibile visitare le antiche catacombe cristiane e l'antica tomba di S. Cristina. Da vedere assolutamente.”
Chiesa di S. Maria Maggiore
“Il primo impatto quando si giunge all'esterno della chiesa è dato dal rosone gotico , con due ordini di dodici colonne ai cui angoli si trovano quattro sculture che richiamano gli Evangelisti (Aquila, Angelo, Leone e Vitello a rappresentare rispettivamente Giovanni, Matteo, Marco e Luca). Insieme alla Basilica di San Pietro la chiesa di Santa Maria Maggiore è un bellissimo esempio dell'architettura romanica in Italia. È stata anche la prima cattedrale di Tuscania e l'unica, per antico privilegio, ad avere un fonte battesimale a immersione con vasca che ancora oggi è ben conservato. Le origini dell’edificio risalgono all'VIII secolo, ma la chiesa fu quasi interamente ricostruita tra la fine dell' XI e l'inizio del XII secolo per poi essere di nuovo completamente ristrutturata . All'interno meravigliosi gli affreschi ; L'abside è percorsa da un affresco duecentesco di scuola romana con influssi bizantini raffigurante i Dodici Apostoli; nel presbiterio, sull'arco dell'abside, è dipinto un grande affresco del Trecento sul quale è rappresentato, il Giudizio Universale. Non perdetevi questa meraviglia se passate da Tuscania! Unica pecca...ci sono ancora le impalcature dovute al terremoto.”
Santa Maria in Castello
“La storia della chiesa iniziò nel 1121 nell'area disabitata di Castrum Corgnetum. Gli architetti coinvolti potrebbero essere Pietro di Ranuccio, Nicola di Ranuccio, Giovanni e Guittone. La chiesa fu completata nel 1207, consacrata da Innocenzo III, attiva fino al 1435, venne restaurata diverse volte poi abbandonata nel 1567. Nel XX secolo, riconsacrata da mons. Gianrico Ruzza. Il pavimento della chiesa presenta mosaici cosmateschi con motivi geometrici, purtroppo danneggiati e frammentari a causa dell'uso della chiesa come stalla durante l'occupazione francese, in seguito all'invito di Pio IX.”
Chiesa di San Giovanni Gerosolimitano
“Chiesa molto bella nel cuore di Tarquinia, le possenti mura invitano al raccoglimento”
Parrocchia Sant'Agostino
“La presenza reale del Signore Gesù in una chiesa piena di Spirito Santo.... Una esperienza unica”
Parrocchia San Francesco di Paola
“Don Elio è una persona deliziosa... Accoglie noi tutti ma soprattutto i tanti bambini con amore e gioia. Ci vorrebbero tanti preti come lui.”
Chiesa di Santa Croce
“La chiesa di S. Croce, che si affaccia sulla piazza più importante del piccolo borgo, presenta una semplice facciata in pietra a capanna. L'interno è semplice con piccole cappelle laterale, poco più che nicchie. Il presbiterio, appena sopraelevato rispetto all'aula quadrangolare mononave, è semplice, decorato da un affresco verosimilmente tardo secentesco. Il contesto è piuttosto suggestivo e il sagrato si apre di fronte al cosiddetto castello, il palazzo nobiliare del borgo. Alle spalle della chiesa si erga il Sasso, ossia il rilievo roccioso che dà il nome alla frazione. Nelle vicinanze si distinguono le cosiddette Dolomiti laziali, due formazioni rocciose così chiamate per il forte richiamo, nella forma e nella costituzione litica, alle "colleghe" maggiori.”
Chiesa della Madonna delle Grazie
“Meravigliosa chiesetta, suggestiviva, ogni volta che vado ad Anguillara, non posso fare a meno di entrare...”
Parrocchia di San Giorgio in Maccarese
“Meraviglioso luogo di preghiera un parroco eccezionale Don Massimiliano fare la confessione con lui è come rinascere.... Omelie fantastiche ricche di amore e gioia luogo perfetto per chi cerca Dio”
Santuario Schoenstatt Matri Ecclesiae (Belmonte)
“Luogo sacro per incontri e preghiere aperto a tutti in estate organizzano anche centri estivi per bambini”
Ist. Missionarie del Sacro Costato
“Ringrazio di cuore al Signore! Ho vissuto degli esercizi spirituali con tanta pace in questo bellissimo posto, pulito, adatto per il silenzio, con dei pasti buonissimi e suficiente, un bel bosco che invita alla contemplazione, e delle cappelle che ti sommergono nella preghiera. Le suore molto accogliente e serviziale.”
Chiesetta di San Leone Magno
“Un sacerdote che spiega con calma e grande competenza le scritture senza essere banale ma estremamente comprensivo”
Madonna di Pompei
“Il luogo della mia infanzia... bellissima e piena di bellissimi ricordi”
Chiesa di Santa Maria del Rosario
“Splendida piccola chiesa con vista su Roma. Un piccolo incanto ritagliato nella confusione di Belsito”
Chiesa di Santa Chiara
“Chiesa aperta negli orari scritti in bacheca.Circa 40 panche.Chiesa moderna la cui luce la prende dalle lunghe finestre colorate.Esiste un piano inferiore.”
Parrocchia San Giovanni Battista De La Salle
“Questa parrocchia è molto grandi, le messe vengono fatte molto bene e intorno ci sono tanti spazi all'aperto dove poter giocare”
Chiesa di Santo Spirito in Sassia - Santuario della Divina Misericordia
“L'attuale assetto della chiesa progettata da Sangallo il giovane risale al XVI secolo. Della precedente struttura resta il solo campanile ascrivibile a Baccio Pontelli che svetta in tutta la sua maestosità nel corridoio di Via dei penitenzieri dove è allocato l'antico ospedale di Santo Spirito in Sassia. La facciata realizzata dall'architetto Guidetto Guidetti o sec0ndo diversa attribuzione al Mascherino è di chiara impronta rinascimentale. L'interno ad unica navata splende per i suoi tesori artistici racchiusi nelle cappelle semicircolari con absidi magnificamente decorate. Il catino dell'abside presbiteriale è stato affrescato da Jacopo Zucchi e raffigura un'assemblea di santi ed angeli attorno allo spirito santo recato dal Cristo mentre la parete absidale affrescata dal medesimo artista raffigura la Madonna tra i discepoli. Di assoluto pregio sono le tele raffiguranti la visitazione del senese Marco Pino e la vocazione zione di San Paolo del De Rubiales ambedue in controfacciata. Particolare curioso è che dall'entrata laterale in via dei penitenzieri si viene immessi direttamente in una cappella dal soffitto a cassettoni in cui troneggia una splendida ultima cena attribuita all'Agresti. Dipinti di assoluta magnificenza impreziosiscono le cappelle semicircolari di Santo Spirito in Sassia. Dal sagrato e lungo la direttrice di borgo santo spirito santo si lancia uno sguardo in direzione colonnato e si ha negli occhi la magnifica visione della cupola michelangiolesca e si resta attoniti ed abbagliati dallo stupore e dalla meraviglia.”
Chiesa di Santa Maria Annunziata
“La Chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo è ubicata nel Rione XIV (Borgo) in Lungotevere Vaticano al n.1 in Roma. Realizzata in stile Barocco venne costruita nel 1745 in Borgo Santo Spirito dall’architetto Pietro Passalacqua (1690 – 1748) come oratorio dell'Arciconfraternita dell'Ospedale di Santo Spirito in Sassia. Nel 1940 per i lavori che avvennero nel corso delle demolizioni di Borgo Pio per la “sistemazione” di Via della Conciliazione, venne smontata e ricostruita in occasione dell’anno Santo del 1950 nell’attuale luogo. La facciata, splendido esempio di ricostruzione, si presenta su due ordini, mediante un largo marcapiano segmentato. Il primo è tripartito mediante lesene con capitelli compositi ionici, al centro un (monumentale) portale ligneo a cassettoni riquadrato da colonne e sormontato da un frontone aperto con al centro un finestrone vetrato di forma ovale a coronamento posto sopra il marcapiano vi è un frontone curvilineo. Nelle parti laterali sono presenti per ognuno un portale e al di sopra una finestra. Il secondo ordine si presenta di lunghezza inferiore pari alla parte centrale del primo e di altezza inferiore, anch’esso sormontato da un frontone mistilineo e con due finestre ai lati. L’interno si presenta con la pianta rettangolare, con un’unica navata e con l’abside rettangolare Al presbiterio, sopraelevato, si accede salendo un gradino, sul fondo dalla parte dell’abside si trova l’altare secondo la liturgia ante Concilio Vaticano 1963, questa tipologia prevede che gli sguardi dell’officiante e dei fedeli siano rivolti nella stessa direzione. Alle spalle nella mostra d’altare riccamente decorata spicca la Pala la quale raffigura “L’Annunciazione” del pittore Angelo Massarotti (Cremona, 1653 – 1723). Fra le opere da segnalare ve ne sono due provenienti dalla scomparsa Chiesa di San Michele Arcangelo ai Corridori di Borgo (demolita nel 1939): • Un affresco raffigurante la “Madonna del latte col Bambino Gesù” attribuita ad Antoniazzo Romano (Roma circa 1430-1435 - Roma, 17 aprile 1508) per la quale è stato ottenuto dal papa Leone XIII di venerarla col titolo “Refugium Peccatorum”. • Una lunetta con un dipinto raffigurante “l’Apparizione dell’Arcangelo San Michelle a San Gregorio Magno” del pittore Giovan Battista Montano (1535 – 1592). Il Soffitto è decorato con un grande Affresco “Trionfo della Croce” del pittore Angelo Urbani del Fabbretto (1903 – 1974). Il Pavimento è decorato con marmi policromi.”
Chiesa Parrocchiale di Sant'Eugenio
“Concerto di natale sempre suggestivo con la banda della Marina militare, il coro dell'Aventino e performer vari”
Chiesa di San Nicola dei Lorenesi
“La chiesa sorge nei pressi di Piazza Navona, nel Rione Parione e, insieme a San Luigi dei Francesi, la chiesa della Trinità dei Monti, Sant’Ivo dei Bretoni e Santi Claudio e Andrea dei Borgognoni, è una delle cinque chiese cattoliche francofone di Roma. Di una comunità di lorenesi si hanno notizie già a partire dal XIV secolo; operavano presso la Curia Romana redigendo e inviando bolle e brevi pontifici. Nel 1508 la comunità si costituì in Confraternita posta sotto la protezione di San Nicola e Santa Caterina. In seguito Gregorio XV (1621-23) concesse alla confraternita la chiesa di Santa Caterina in Agone. Questa venne poi restaurata diverse volte e fu ricostruita secondo il progetto dell’architetto francese François du Jardin: iniziata nel 1625, fu portata a termine nel 1636 e dedicata a San Nicola dei Lorenesi. L’austera facciata dell’edificio presenta due ordini; al centro si apre il portale d’ingresso con ai lati due nicchie vuote, mentre nella parte superiore troviamo una finestra centrale. I marmi che rivestono la facciata provengono dallo stadio di Domiziano. L’interno è a pianta rettangolare con copertura a volta e due cappelle laterali. Il rivestimento interno di marmi policromi è opera di Giovanni Andrea Volponi e Giuseppe Maria Bay (1748). Dietro l’altare maggiore un trompe-l’œil simula un’abside cicolare e un altro orna la cupola. La volta e la cupola sono affrescate da Corrado Giaquinto (1703-1765). Per il giubileo del 1750 Giaquinto dipinse anche le due pale d'altare, San Nicola e gli ufficiali di Costantino, e San Nicola che quieta la tempesta. Sono presenti inoltre molti stucchi e alcune pitture di François Nicolas de Bar (o "Nicolò Lorense") e di altri pittori paesaggisti lorenesi del periodo. Di particolare interesse i rilievi in stucco di Giovanni Battista Grossi della seconda metà del Settecento.”
Chiesa delle Sacre Stimmate di San Francesco
“Alla ricerca di cose insolite. Esistente già nel 1200, dopo vicissitudini, fu riedificata nel 1700. Nella Sacrestia in un reliquiario è conservato il sangue di S. Francesco d'Assisi. Nella cripta della chiesa esiste un ossario che risale al Cinquecento. Vi si trovano candelabri fatti con ossa umane, una vasca acquasantiera sorretta da un teschio (che si dice appartenesse a colui che costruì questo suggestivo sotterraneo) e una parete intonacata a mosaico e formato da denti. Vi rimando alla recensione sull' Oratorio del Sacconi, nell'Isola Tiberina Roma.”
Chiesa Santa Maria dell'Orto
“Chiesa in stile barocco bellissima. La caratteristica di questa chiesa è che le decorazioni sono state pagate dalle corporazioni dei mestieri, chiamate all'epoca "università " e quindi si può leggere per esempio l'iscrizione "l'università dei pizzicaroli fece fare" (sottinteso: a proprie spese).”
Chiesa di San Macuto vescovo
“Posto suggestivo e fantastico entri in un altro mondo”
Chiesa di San Pietro in Montorio
“Se sul piazzale la vista può spaziare ed abbracciare con un solo sguardo l'intera città, entrando nella chiesa si fa fatica a contenere gli sguardi, poiché talmente numerosi sono i capolavori presenti, che gli occhi hanno bisogno, tra il passaggio da una cappella ad un'altra, di qualche momento di riposo. Si resta immediatamente colpiti dallo stile pittorico di prorompente forza del veneziano Sebastiano Luciani detto Del Piombo, ammirando la flagellazione eseguita con la tecnica dell'olio sul muro. Le altre cappelle sono costellate di altrettanti capolavori realizzati da artisti, che si sono cimentati con il pennello, con animo religioso e volontà caparbia, per assecondare i desideri dei rispettivi committenti. Gli affreschi del Vasari uniti agli affreschi del Pomarancio conferiscono pregio ulteriore a questa splendida chiesa. Si resta estasiati poi ad ammirare la cappella Raymondi, forse disegnata dal Bernini, che contiene il meraviglioso bassorilievo dell'estasi di San Francesco. Daniele da Volterrra ha realizzato la splendida cappella Ricci, al cui centro vi è la pregevolissima pala del Mazzoni, il battesimo del Cristo. Sant'Anna con la Madonna e il bambino ovvero Sant'Anna Metterza è un'opera di Antoniazzo Romano di una soavità e delicatezza sconcertanti che ti lascia?senza fiato per la sua bellezza. Si esce confortati dalla ricchezza delle opere d'arte ammirate, con il desiderio di tornarci quanto prima ad ammirare nuovamente.”
Chiesa di San Paolo al Martirio
“La Chiesa del Martirio di S. Paolo è all’interno del Complesso abbaziale delle Tre Fontane, Via di Acque Salvie, nel Q.XX Ardeatino, in Roma. Per arrivare a questo luogo sacro, si deve percorrere, il Viale del Martirio di San Paolo, una stretta strada alberata con una parte dell’ultimo tratto lastricato con basolato (opportunamente transennato) che rende il tragitto ancora più suggestivo. Questo edificio di culto è il luogo più spirituale del Complesso, fu commissionato alla fine del XVI secolo dal Cardinale Aldobrandini, ed eseguita dal grande architetto Giacomo della Porta, il luogo fu scelto, poiché la tradizione indica che è qui che nel 67 d.C., durante le persecuzioni di Nerone, venne decapitato San Paolo e dove miracolosamente sgorgarono tre fonti, nei punti dove rotolò la testa del Santo. Al piccolo sagrato lo spazio consacrato davanti alla facciata si accedeva salendo due gradini, ora è stata posta una piccola rampa per consentire la fruibilità alle persone con ridotta mobilità La Facciata si presenta su un ordine, con due lesene per lato, che inquadrano un monumentale portale ligneo, incorniciato, architravato e con un frontone triangolare. Sopra il frontone del portale è posta una targa marmorea sagomata, con la seguente iscrizione in latino: S. PAVLI APOSTOLI MARTYRII LOCVS VBI TRES FONTES MIRABILITER ERVPERVNT In Italiano: Luogo del martirio dell’Apostolo S. Paolo, dove tre fonti sgorgarono miracolosamente. A coronamento della facciata è posto un frontone triangolare dove alle estremità si trovano le statue di San Paolo e San Pietro. Entrando nella chiesa, ai lati del vestibolo sono presenti due grandi altorilievi che rappresentano il martirio subito dai Santi Pietro e Paolo, purtroppo le opere sono in parte mutilate, vi si trova anche una parte del pavimento cosmatesco dell’edificio preesistente al XVI secolo, la pianta della chiesa è a navata unica trasversale con alle estremità due altari, dedicati ai Santi Pietro e Paolo. Al centro della navata è presente sul pavimento una bella opera musiva dell’antica Roma (II secolo d.C.) la quale rappresenta le quattro stagioni, fu ritrovata a Ostia antica e donata dal Papa Pio IX alla chiesa. Lungo la navata dove si trovano le tre fonti, sono state poi realizzate altrettante suggestive edicole con colonne di marmo nero venato e con capitelli corinzi, sugli altari spicca un bassorilievo che rappresenta la testa decapita del Santo. Sull’estremità destra della navata, opportunamente protetta da una inferriata, si trova un moncone dell’antica colonna dove, secondo la tradizione, sarebbe avvenuta la decapitazione del Santo.”
Chiesa di Santa Maria Addolorata
“Splendida chiesa vicino ad uno delle zone più belle di Roma chiese spettacolare all’interno ho visto il sacerdote che alla fine della messa è uscito a salutare tutti anche chi dormiva fuori dalla chiesa bravo sacerdote”
Chiesa di Santa Teresa del Gesù Bambino
“"Una rosa per tutti" è l'eredità di santa teresina. Una rosa, una grazia di Dio richiesta per l'intercessione della giovane santa carmelitana.”
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