Malattie a Ariccia (RM)

“Cura del cliente, personale molto cordiale”

“Sono stata dal Professore Ricciuti circa 20 giorni fa e da come sono entrata mi ha messo subito a mio agio e dopo nemmeno due minuti che spiegavo i miei sintomi, lui mi dice che già aveva capito cosa avessi. Sono anni che stavo male, non si capiva cosa avessi, mi avevano consigliato anche un neurologo...oggi sono andata a controllo e sono stata felicissima di dirgli che sono quasi un altra persona, dormo la notte, al mattino mi sento riposata ed energica, fino ad oggi nn sono stata più male, nn mi sembra vero, sono contentissima e infatti in poco tempo sono diventata più sorridente e solare. Grazie mille Prof.”

“Ottimo professionista, competente ed attento alle esigenze dei clienti. Prezzi assolutamente equi considerato qualità affidabilità ed attenzione.”

“Disponibili e gentili”

“Smarrite canadesi all’Ortopedico - Resteranno soltanto loro a testimoniare la vicenda dell’Istituto Ortopedico di Ariccia, sviluppata in un’Italia ancora capace, generosa, tesa al futuro e consapevole di se stessa. Solo in due: dritte, taciturne, un po’ a disagio. Sarebbe andata diversamente se fossimo stati consapevoli noi dell’obbligo, almeno morale, di preservare natura e spirito dell’Istituto. Un’eccellenza sanitaria e sociale fino a un tempo progressivamente adeguata alle emergenze sanitarie del Paese, declassificata da ultimo a - pur necessario - poliambulatorio o come piace oggi chiamarlo Casa della Salute. Almeno il nome andava conservato nella sua originaria dicitura. Ché “lo Spolverini” era nato per il recupero della salute già 120 anni fa, senza declamare un'accoglienza domestica che vive altrove. Deviante e consolatorio appropriarsi, con una etichettatura amm.va e posticcia, di quella sbandierata familiarità che, al prossimo stormir di fronde, sarà riveduta e corretta dal prossimo Gattopardo. Strana coincidenza, che a pochi passi da qui Visconti abbia ambientato il suo. Solo che di questi tempi, perché “tutto rimanga come è”, non occorre cambiar tutto. Basta meno: 7 vocali e 8 consonanti. E intanto la memoria si perde, sotto un ripassare di romanelle. Eppure, tra tanta distrazione, il dr. Franco Brugnola - col suo illuminante “L’Istituto Spolverini di Ariccia”, estraibile da Google - recupera la storia della nobile e dispersa impresa chigiana, dalle origini ai giorni nostri. Rivitalizzandola, almeno sulla carta, in parte con l'attenzione dell'archeologo e in parte con l'affetto del testimone. Storia attraversata, per intero e con qualche anticipo, da quelle due silenti testimoni. Le due grandi sequoie del Canada, ultracentenarie vedette, attualmente di scolta ai bidoni della differenziata. Resteranno almeno loro due, se qualche colpo di genio non verrà a soppiantare anche loro.”

“Mia mamma è ospite qui”