Attività di preghiera a Roma (RM)

“Beh cosa dire... è la mia parrocchia Comunque sentimenti a parte è una delle chiese con un po' di storia ma non è antica Posizionata non lontano da cimitero americano e a dieci minuti a piedi dal centro Ha un piccolo parcheggio interno e un oratorio avviato e pieno di iniziative Ho apprezzato molto come è stata gestita durante il COVID perché le persone sono state sempre messe al primo posto Ad esempio, a costo di perdere qualche offerta, la questua è stata spostata nel periodo clou alla fine della messa all'uscita, che magari uno poi si scordava Ancora oggi le panche sono disinfettate a fine celebrazione Come luogo di preghiera le sue dimensioni contenute aiutano il raccoglimento e ci sono spesso sacerdoti esterni che collaborano ad es. per le confessioni Un must venire a visitare il presepio che qui è realizzato sempre con cura e maestria Anche l'addobbo del giovedì Santo per la veglia di adorazione e sempre diverso e molto bello. Sono fortunato ad essere parrocchiano...”

“Don Luca. e un parroco fantastico...disponibile gioioso e da quando e arrivato lui la nostra chiesa si è ripopolata...hai voglia di andare a messa...e coinvolgente bravo !!!!!”

“Entri e nel silenzio ti riconcili con te stesso,lontano dai fastidiosi rumori del quotidiano,attingendo l'infinito attraverso la mediazione di Maria. Esci e con il tuo occhio leopardianamente voli verso il mare oltre la vallata sottostante.”

“Per l'attività fisico/sportiva per tutte le età è favoloso. Per il tennis maestra eccezionale con colleghi molto gentili e preparati”

“Una Chiesa molto bella,ben gestita dal suo parroco,un sacerdote molto disponibile,moderno,intelligente. Sa parlare in Chiesa e..fuori della chiesa,con un anima disposta a perdonare ed accogliere.”

“Neanche me ne ero accorto che c'era una Chiesa, mi sono fermato a dare due regali alla ragazza che mi piace”

“Una piccola e graziosa chiesa che ricorda quelle di campagna. Un luogo insolito in città ma decisamente in armonia con la spiritualità.”

“Nonostante la fredda architettura il calore la forza la potenza della buona notizia del Kerigma....”

“Una parrocchia in cammino con un presbiterio unito animato da grande zelo. Un parroco kerigmatico accogliente...un grazie alla splendida animazione liturgica fedele a quanto diceva Sant'Agostino chi canta bene prega due volte. Sia lodato Gesù Cristo come dice padre Salvatore.”

“Bella chiesa che hai vissuto i momenti più importanti della mia vita; nel bene e nel male. Piccola e semplice quanto basta a riconoscere nella fede la semplicità che deve trapelare quando si parla di religione. Nel corso degli ultimi 20 anni si sono avvicendati preti-persone favolose, sensibili e premurosi verso ogni tipo di tematica. Nell'oratorio i miei figli hanno fatto corsi per la comunione con gente che apprezzo e ringrazio; ci si mette passione e impegno come poche altre volte ho visto fare.”

“La chiesa dei Colli Portuensi, con i parrocchiani é molto attiva anche nei confronti di chi non se l'ha passa bene, il presepe quest 'anno era veramente bello e organizzate bene.”

“La chiesa in se avrebbe bisogno di una massiccia ristrutturazione. Però ho dato 5 stelle per il sacerdote don Giuseppe,il quale ci regala sempre momenti edificanti e santificanti.”

“Bhe devo dire bella chiesa e ben curata, siamo stati lì per un funerale!”

“Una chiesa nata negli anni 60 e che ha raccolto fedeli e non, da sempre, con sacerdoti sempre disponibili e con grandi iniziative, da non dimenticare un oratorio che ha attirato tutti i ragazzi della zona e che é stato un punto d incontro formidabile per la formazione fisica e civile.”

“La parrocchia della nostra vita. I ricordi di sempre belli e meno belli, è nel nostro cuore”

“Puoi dirmi quando c'è il Jummah Jammat, per favore?”

“Chiesa moderna, incastonata come un gioiello tra i palazzi. Ampi spazi destinati ad altre attività collaterali che evidentemente coadiuvano nel compito. Bella nel complesso e valida per l'attività degli attuali sacerdoti impegnati...”

“Chiesa luminosa come struttura ...e il resto come dice Papa Francesco: la Chiesa allontani la mentalità del “nido" che chiude ed esclude...”

“Io e mio marito ci troviamo molto bene in questa Chiesa dove partecipiamo alla S. Messa tutte le settimane. Ci piace la maniera corretta e precisa dell'applicazione delle misure anticovid. Ci sentiamo proprio al sicuro Grazie”

“La casa di Dio tra le casa degli uomini le parole che espresse " San Giovanni Paolo ll durante la sua visita, piccola modesta ma accogliente e dal valore sacro e liturgico intenso, l'adorazione eucaristica animata del primo Venerdi del mese sulle 19:45 è un momento da non perdere è condividere insieme, il Parroco Don Antonio non perde l'occasione per stupire con concerti liturgici durante le feste con la partecipazione di cantanti lirici Soprano e Contralto con l'accompagnamento di un organo superiore settecentesco!”

“Speciale in tutto merito del Parroco P. Antonio, persona attenta a tutte le situazioni comunitarie , molto legato alle devozioni spirituali della chiesa unitamente alle attività della carità inserita nella parrocchia ed altro ancora. Luogo da visitare e pregare.”

“È la mia parrocchia. E la chiesa dove si sono svolti i funerali dei miei genitori e di mio nonno. Il parroco è una persona stupenda.”

“Comfort ideale per apprendimento spirituale vero. .”

“Da poche settimane ha festeggiato i 25 anni dalla fondazione . Una parrocchia che abbraccia un vasto territorio di periferia , ben radicata in un contesto popolare ma vivace . Varie le iniziative supportate da gruppi di associazionismo laico che tendono ai bisogni e allo sviluppo del territorio. La chiesa , di struttura moderna ha una unica navata molto ampia . A fianco una grande cappella che permette le funzioni giornaliere . Entrambe abbellite da finestroni con lavorazione a mosaico, policrome . I colori vivaci rendono gli ambienti luminosi . La parrocchia ha ricevuto la visita pastorale di due papi . San Giovanni Paolo secondo e Papa Francesco .”

“Bellissima chiesa e bellissima comunità guidata da un Parroco intelligente e con intensa spiritualità Interessante la festa organizzata in occasione della ricorrenza della Madonna Addolorata”

“Costruita tra il Marzo del 1934 ed il 1935, la Chiesa di San Felice da Cantalice sorge nel quartiere Prenestino-Centocelle di Roma. L’area che ospita l’edificio religioso, oggi nota come Piazza San Felice da Cantalice, venne donata il 14 Novembre 1929 dal Marchese Achille Muti Bussi al Vicariato di Roma. Fatta erigere dall’Opera Pontificia su progetto degli architetti Mario Paniconi e Giulio Pediconi, con decreto del Cardinale Vicario Francesco Marchetti Selvaggiani, la Chiesa fu inaugurata il 31 Marzo 1935. Inserita accanto ad un edificio scolastico ed annessa al corpo delle sale parrocchiali e degli alloggi sacerdotali, San Felice si presenta come un fabbricato di 14 metri di altezza, di impianto tipicamente basilicale con colonne e navate. La progettazione della Chiesa fu condizionata dalla vicinanza all’aeroporto di Centocelle che costrinse i progettisti a limitarne l’altezza. Il prospetto principale, a forma di capanna, è affrescato con la figura di San Felice Estatico. Dal punto di vista formale la facciata è caratterizzata da un alto portico, concepito come un diaframma e scandito da archi, e da sporgenze laterali che coprono il succedersi delle cappelle interne. Il rivestimento esterno della Chiesa, inizialmente costituito dal solo intonaco grezzo di color bianco avorio, venne successivamente sostituito con uno strato di laterizi. All’interno l’impianto è suddiviso in tre navate: due strette laterali ed una centrale più ampia, separate da colonne-pilastro di pianta circolare, alte fino alle travi del soffitto. La copertura della Chiesa è infatti costituita da un fitto motivo di travature estradossate. Le colonne sono tutte rivestite con mosaici ed il perimetro interno della Chiesa è rifinito da uno zoccolo di travertino lucidato. Lungo le navate laterali si susseguono le piccole cappelle che, inizialmente lasciate vuote, vennero in un secondo momento dotate di altari. Una delle più significative è quella del battistero, posizionata a destra dell’ingresso principale: di forma circolare (come la sua simmetrica dall’altro lato della Chiesa), ospita una fonte battesimale di peperino su cui è incisa la scritta “Sume fidem”, sormontata da un coperchio e da una croce in bronzo. L’abside, illuminata da un ampio lucernario semicircolare, ospita un’edicola composta da due alte colonne. Il primo altare, rifatto ex-novo nel 1958, era costituito da lastre e masselli di marmo rosso, il cosiddetto Chiampo Rosso di Vicenza. Altro elemento caratterizzante è il pulpito: collegato strutturalmente ad una delle colonne che divide la navata sinistra da quella centrale, è sormontato da una pensilina e costituito da due solette di cemento a sbalzo. La luce entra naturalmente nella Chiesa dalle piccole aperture rettangolari che scandiscono le pareti delle navate laterali e dalle 10 finestre policrome istoriate con il Cantico di Frate Sole. L’illuminazione naturale è supportata da un impianto di lampade in bronzo. Per ovviare al problema della difficile propagazione del suono, limitata dalla struttura in cemento, venne installato un sistema di altoparlanti. Di grande importanza è la dotazione di un nuovo organo nel 1956 e la sostituzione, insieme con l’altare, del pavimento e della balaustra nel 1958. Nello stesso anno, inoltre, la confessione fu rialzata di 70 cm da terra.”