Educazione culturale a Sondrio (SO)

“Bellissima attrazione d'obbligo se si passa da Chiavenna. Unisce la storia dei reperti archeologici alla biologia delle piante esotiche. Entrambe le tematiche sono spiegate con appositi cartelli. Il costo d'ingresso è di €3 a persona e €1,5 il ridotto. Sarebbe bello che la regione/provincia investisse di più in questo progetto, soprattutto per il mantenimento e la manutenzione. Ad ogni modo, il parco è fruibile se si è disposti a camminare e salire molte scale. Consigliato per famiglie o singoli.”

“Visita molto interessante e guida gentile e disponibile a chiarire qualsiasi dubbio o a rispondere alle varie domande. Stato di conservazione della struttura impeccabile; erano presenti tutti i macchinari originari, i vari canali e condotti di distribuzione del grano e di aspirazione dell'aria. Sono stati illustrati passo per passo tutti i processi di lavorazione del grano con professionalità e passione.”

“Personale molto qualificato.sanno darti ottimi consigli sul libro da leggere”

“Bellissimo gruppo guidato da un bravissimo e dolcissimo maestro. Repertorio di spessore.”

“Scuola Superiore di secondo grado. L'ideale per le ragazze e i ragazzi che vogliono intraprendere, per il loro futuro, un indirizzo professionale con un' ottima formazione scolastica. L'istituto forma futuri meccanici, idraulici, elettricisti, sarti o stilisti, e operatori sociali. Realizzato su quattro piani, con ampi spazi e laboratori a disposizione.”

“In questo posto andavano a lavare i panni le donne del posto è un pezzo di storia della val Gerolamo alta”

“Ottimo aperitivo e atmosfera cordiale e tranquilla. Personale molto gentile.”

“Biblioteca super fornita... Personale gentile competente e disponibile.”

“Ottima formazione.e molta attenzione sia ai contenuti che hai ragazzi”

“Il vescovo di Como Carlo Ciceri, durante la sua visita pastorale risalente al 1668, propose la costruzione della chiesa che doveva essere al servizio dei residenti delle contrade di mezza costa: Roncaiola, Bedolle e Nasen. La comunità parrocchiale di Tirano nel 1690, quando era parroco di San Martino Omobono Ferrari (parroco dal 1685 al 1696), aveva dato inizio al tempio. Il bianco candore degli intonaci estern, col tempo si sta deteriorando; modesta è anche la facciata con un timpano triangolare, due nicchie e la finestra. Umile ci appare anche il portale d'ingresso in pietra. Nel suo interno si trova l'altar maggiore e due piccole cappelle laterali. Essenziali sono anche le decorazioni. Tornando all'esterno notiamo il campanile, il cui basamento è del tutto singolare rispetto ad altri campanili. La costruzione del campanile sorge su un archivolto dallo spigolo della cappella laterale e dal presbiterio. Qualche menzione la meritano anche le due campane collocate nel campanile: la più piccola, il cui fonditore rimane ancora da accertare, risale all'anno di fusione 1684, mentre la maggiore è stata realizzata e fusa da Giovan Battista Soletti di Breno nel 1759. Queste due campane, che fanno parte del vasto patrimonio campanario tiranese e delle frazioni, si sentono distintamente nel loro bel suono anche a Tirano, nella mattina del giorno di Santo Stefano, patrono della frazione, quando, nel piccolo tempio, vi si celebra la Santa Messa.”

“Ci sono tornato dopo tanto tempo ed è stato un piacere. Addetta premurosa e disponibile nella ricerca, molti libri locali e biblioteca ben fornita, soprattutto per i libri di montagna e di viaggio ma non solo. Ho trovato persino del materiale che cercavo da una vita in biblioteche ben più grandi e blasonate che ho invece trovato qui.”