Chiesa Madre di Sant'Edoardo
Informazioni
La Chiesa Madre di Sant'Edoardo è un luogo di culto situato nel cuore di Busto Arsizio, precisamente all'indirizzo 11 Via Sondrio, Provincia di Varese, 21052, Italia. Questa chiesa rappresenta un punto di riferimento spirituale per la comunità locale, offrendo un ambiente accogliente e sereno per la preghiera e la riflessione.
Con la sua architettura affascinante e la ricchezza di dettagli artistici, la Chiesa Madre di Sant'Edoardo è non solo un luogo di devozione, ma anche un tesoro culturale che testimonia la storia e le tradizioni della zona. Qui, i visitatori possono partecipare a celebrazioni liturgiche, eventi comunitari e momenti di raccoglimento personale.
Invitiamo tutti a scoprire la bellezza e la spiritualità che la Chiesa Madre di Sant'Edoardo ha da offrire, un luogo in cui la fede e la comunità si incontrano in armonia.
Foto
Contatti
Via Sondrio 11, 21052 Busto Arsizio, Provincia di Varese, Italia
Orari di apertura
Lunedi:
08:30 - 19:00
Martedì:
08:30 - 19:00
Mercoledì:
08:30 - 19:00
Giovedì:
08:30 - 19:00
Venerdì:
08:30 - 19:00
Sabato:
08:30 - 19:00
Domenica:
08:30 - 19:00
Recensioni
"Chiesa che trasmette pace e serenità."
"Chiesa molto grande e bella ci vado spesso poi in questo momento si trovano fedeli in più rispetto a prima del covid .strano a dirlo ma è vero ci ha unito ,si e trovata la fede .adesso ogni passante si ferma e fa la sua preghiera.quanto si entra si trova la pace il silenzio la frenesia scompare sei tu e la tua anima anche se dura poco so ci ritrova ."
"Da anni frequento questa chiesa. Mi trovo bene. Il Parroco, Don Antonio, gentile e disponibile. Ed il mitico Don Giorgio, colonna della Chiesa. Un mito"
"La chiesa sorse nel 1938 su un terreno acquistato dal Prevosto di San Giovanni con mezzi lasciati dal canonico Emilia Zucca. Prima fu sistemata la cripta come cappella provvisoria; poi la chiesa, che venne consacrata nell'ottobre 1939. Suo modello è la basilica paleocristiana. Presenta navata centrale con soffitto a cassettoni, attraversata da un transetto e affiancata da due navatelle su cui si affacciano cappelle laterali. Semplice l'altare maggiore, posto sotto un baldacchino di marmo, cui fa da sfondo la doppia abside. Mattoni in vista rivestono tutte le pareti esteme, ceramica verde rivestiva le colonne, oggi sostituita da lastre di serpentino. Il quadriportico che sta davanti alla chiesa fu compiuto nel 1941. Permane basso e tronco il campanile dietro l'abside, previsto con cuspide terminale. Portano luce all'intemo della chiesa le numerose finestre rettangolari disposte a gruppi. Progettata da due sacerdoti architetti, Giuseppe Polvara e Giacomo Bettoli, la chiesa fu affrescata negli anni 1943-47 da Ernesto Bergagna con tecnica pittorica divisionista e con largo impiego di simboli nelle cappelle laterali e nel battistero, mentre il grande mosaico della Trinità, del catino absidale, è opera della scuola "Beato Angelico " su cartoni del Borgogna. Gli ideogrammi monocromi dipinti sulle pareti della navata e del transetto, ideati dall'architetto Giuseppe Magini, sono un commento del Credo. Sant'Edoardo è parrocchia autonoma dal 1947. Nell'atrio una lapide ricorda il cav. Edoardo Gabardi, omonimo del Santo titolare della chiesa, principale finanziatore della sua costruzione. Ivi anche il busto in bronzo del primo parroco, Ambrogio Gianotti, inserito tre anni prima della morte (avvenuta nel 1969) nell'albo civico dei bustesi benemeriti per il suo personale apporto alla lotta di Resistenza e ali 'educazione della gioventù. La chiesa raccoglie altre testimonianze significative per la storia della città. Dentro si possono vedere: nella controfacciata una "Via Crucis" di bronzo, nel transetto l'organo tolto dal Santuario di Santa Maria di Piazza dopo i restauri finiti nel 1943, sulle pareti e negli intercolunni numerose tele provenienti dalla centrale chiesetta di Santa Croce, demolita nel 1972. Sotto il campanile è una lapide che ricorda come da questo luogo, all'alba del 25 aprile 1945, fu impartito ai partìgiani l'ordine di liberare la città."
"Chiesa caldissima....mai trovato una chiesa così calda, un forno, sembrava di essere all'inferno, una cosa inaccettabile, si celebrava un matrimonio e siamo stati cotti prima del tempo, per fortuna che la cerimonia è durata relativamente poco, e pensare che sarebbe anche una bella chiesa, ma in questo periodo..... mai più!"
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