Lucia Doria Via Atto Vannucci 14B, 21100 Varese, Provincia di Varese

"Ha cacciato mia mamma dallo studio medico perché si è recata senza appuntamento,pur sapendo che aveva bisogno per mio papà che è un paziente oncologico."

"Sono veramente senza parole. Circa un mese fa, cambio dottoressa. Scelgo la sig.na Doria poiché il suo studio si trova vicino casa. Chiamo per fissare un appuntamento e rimango scioccata. Inizia ad urlare al telefono dicendo del perché avessi cambiato medico, che scelgono tutti lei, e che non avrei dovuto rivolgermi a lei in quanto la mia vecchia dottoressa fosse più giovane. Sinceramente non mi sono nemmeno presentata all'appuntamento. Ho una bronchite acuta in fase di guarigione. Sarebbe stato meglio essere visitata, ma quando un medico si comporta in questo, come fai? Con quale coraggio vai a farti visitare? Inoltre con testuali parole "Avrebbe dovuto farsi curare prima". Ho aspettato un mese e ho cambiato di nuovo medico. Spero vada meglio questa volta. Sono ancora scioccata. Consiglio alla signora dottoressa di lamentarsi con qualcun altro sull'avere troppi pazienti a carico. Noi non abbiamo nessuno colpa. Inoltre anche qualche corso di meditazione/yoga, mi sembra molto stressata. Mi auguro che possa imparare le buone maniere al più presto. MAI PIÙ Almeno è felice di aver perso una paziente :)"

"Questo medico in quanto persona avrebbe bisogno, ma tanto bisogno, di farsi vedere da uno bravo, da un bravo psichiatra. Urla e sbatte qualsiasi cosa abbia in mano contro la scrivania immagino, perché non apre nemmeno la porta a parlarci figurati a riceverti. Io ho registrato tutto e la vedrete minimo su @striscialanotizia... DA EVITARE ASSOLUTAMENTE!!!!!!"

"Nonostante non fossi un suo assistito mi è venuta incontro e mi ha visitato al di fuori dell'orario previsto, in modo tale che risolvessi le problematiche nel minor tempo possibile. Ho letto le recensioni negative soprattutto con riferimento al vaccino e credo che molti si siano dovuti ricredere vista la situazione odierna; in ogni caso ognuno ha diritto a decidere cosa mettersi in vena, soprattutto se sono medicinali sperimentali, per i quali le istituzioni scaricano la responsabilità di assunzione al cittadino, con tutti gli eventuali effetti avversi."