Tomba dei Pancrazi Via dell'Arco di Travertino 151, 00178 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Informazioni
Benvenuti alla Tomba dei Pancrazi, un gioiello nascosto nel cuore di Roma, situato all'indirizzo 151 Via dell'Arco di Travertino, 00178. Questo sito archeologico, risalente alla fine del I secolo d.C., prende il nome dal Collegio Funeratizio dei Pancratii, che scelse questo luogo come sito di sepoltura nel III secolo d.C.
La Tomba dei Pancrazi è un esempio straordinario di architettura funeraria romana. Le sue camere sotterranee sono celebri per la loro sontuosità e decorazioni raffinate. La prima stanza è completamente affrescata e dotata di un lungo bancone in mattoni per i sarcofagi, con una serie di archetti destinati alle urne cinerarie. La seconda stanza è un vero capolavoro artistico, con una volta decorata in modo elaborato, caratterizzata da affreschi policromi e stucchi che rappresentano scene mitologiche ed epiche, tra cui il Giudizio di Paride, Alcesti e Admeto, Priamo e Achille, ed Ercole nell'Olimpo. Queste raffigurazioni riflettono le virtù a cui aspiravano gli antichi romani.
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Via dell'Arco di Travertino 151, 00178 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Recensioni
"Il Sepolcro dei Pancrazi, di fronte al sepolcro cd. dei Valeri, si trova nel Parco archeologico delle Tombe di via Latina, situato nei pressi della deviazione che da Via Appia nuova immette in Via dell'Arco di Travertino, nel Quartiere VIII (Tuscolano). Venne scoperta il 28 aprile del 1858 da Lorenzo Fortunati, il nome gli venne attribuito per la presenza sulla base di due iscrizioni, rinvenute all’interno dell’apogeo che facevano riferimento a quella famiglia, probabilmente del III sec. d.C. Il grande edificio mattonato di costruzione recente si incontra si incontra sulla sinistra della Via Latina, l’edificio venne realizzato con lo scopo di proteggere l’ipogeo originario sottostante, risalente a partire dal I-II sec. d.C., ed è uno dei tre che si può visitare all’interno e nell’ipogeo. Entrando nell’edificio nella parte elevata si può ammirare un grande ambiente dove sul pavimento sono visibili suggestivi mosaici monocromo, con delfini e altri pesci. L’ambiente sotterraneo, al quale si accede attraverso delle scale, si può suddividere in due camere, nella prima spiccano i loculi alle pareti, alcuni con resti di dipinti, un sarcofago strigliato, con il clipeo che raffigura i due coniugi, con la lastra in parte rotta, immagino quando è stata scoperta, per verificarne il contenuto, a terra è ancora presente il pavimento monocromo originario. Nell'altra camera si prova una grande emozione poiché il soffitto con la volta a crociera è completamente decorato, con bassorilievi, dipinti policromi in buono stato con scene mitologiche, paesaggi, flora, fauna, e architetture. Un tempo vi erano presenti diversi sarcofagi, attualmente al centro dell’ambiente è posto un solo grande e semplice sarcofago in marmo, con coperchio a doppio spiovente, di stile orientale. Camminando in questi ambienti, anche se spogli rispetto al loro aspetto originario, ci si emoziona anche perché si cammina sopra antichi pavimenti musivi. Diversi interessanti reperti, che qui sono stati ritrovati, sono attualmente visibili nei Musei Vaticani, in quello “Gregoriano profano”, ho avuto modo di vedere quello cosiddetto: “Sarcofago. con mito di Ippolito”, molto ben conservato. NOTA: La visita al parco è gratuita (il lunedì è chiuso) comunque consiglio la visita (a pagamento) all’interno dei tre principali sepolcri, vi sono notevoli resti in alcuni casi di una bellezza incredibile, inoltre vi saranno fornite spiegazioni che aiutano a comprendere in modo esaustivo i luoghi e le opere."
"Luogo magico"
"Finalmente conclusi alcuni lavori di restauro che hanno sottratto almeno fino a oggi questo prezioso luogo alla visita, finalmente torna fruibile una meraviglia. In realtà della struttura superiore non restano che parti di muro, conglobate nella struttura attuale e dei mosaici. La parte ipogea è sicuramente quella di assoluto rilievo con le stanze arricchite di pregevoli stucchi e affreschi oltre a ospitare ancora un sarcofago (gli altri sono stati portati via e quattro si trovano ai musei vaticani ma questo era troppo grande e non ci sono riusciti, o forse non interessava non essendo particolarmente decorato....e infatti dentro ci sono anche frammenti ossei). Si tratta di un sepolcro costruito verso la fine del I secolo d.C., e il nome è riferito al Collegio Funeralizio dei Pancratii, i cui membri stabilirono che questo edificio sarebbe stato il personale luogo di sepoltura durante il corso del III secolo d.C. Attorno alla struttura i resti di in impianto termale come era uso a quei tempi nelle cosiddette stazioni di posta (la parte più consistente di fronte, accanto al sepolcro dei Valeri). Probabilmente proprio Questo fu un realtà il sepolcro di festa famiglia che aveva una tenuta non distante. Si scende e ci si trova in un primo locale con alcuni arcosoli e i resti di una lastra di sepolcro e si intravedono gli affreschi di decoro di spazi e pareti ma è nel secondo locale che c'è una meraviglia assoluta dove le decorazioni a stucco si mischiano a bellissimi dipinti che affrescano volta e pareti cui fa da contrapposizione un pavimento in mosaico bianco e nero a lisca di pesce. Una meraviglia assoluta. Sembra di stare a un metro dalla volta affrescata della sala di Achille a Sciro della domus aurea. Guardate le foto (la visita, per motivi di sicurezza, dura solo pochi minuti e bisognerebbe portare la mascherina per non intaccare il microambiente) e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto. Se questa recensione vi è piaciuta cliccate sul like"
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