Basilica di Santa Sabina all'Aventino Piazza Pietro D'Illiria 1, 00153 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Informazioni
La Basilica di Santa Sabina all'Aventino, situata in Piazza Pietro D'Illiria 1, Roma, è una delle chiese più antiche e affascinanti della città eterna. Costruita tra il 422 e il 440, questa basilica conserva un'atmosfera austera e solenne, evocativa delle prime comunità cristiane che qui si riunivano per celebrare l'Eucaristia.
Affidata da Papa Onorio III a San Domenico, la basilica è oggi la sede romana dei Frati Predicatori, conosciuti come Domenicani. Da quasi 1600 anni, Santa Sabina è un luogo di raccoglimento che invita alla preghiera e alla contemplazione, una testimonianza viva della bellezza ineguagliabile della fede cristiana.
I Domenicani, membri di un ordine religioso diffuso in tutto il mondo, vivono secondo i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza, fondendo vita contemplativa e predicazione. La loro missione si esprime attraverso la catechesi, il dialogo critico con culture non cristiane, l'impegno per la giustizia e la pace, e l'uso dei media nella predicazione.
La basilica, adiacente al famoso Giardino degli Aranci, è perfetta per celebrare matrimoni grazie alla sua capienza e alla semplice eleganza degli interni, ideali per composizioni floreali e allestimenti cerimoniali. Questo tempio sofisticato, che sorge maestoso sul colle Aventino, offre un'atmosfera spirituale e intensa, illuminata da una luce suggestiva.
Il coro della basilica è un vero gioiello, contenente un'intera enciclopedia di decorazioni medievali, che rende la visita un'esperienza da non perdere. La bellezza storica della Basilica di Santa Sabina racconta la sua storia da sola, ed è uno di quei luoghi di Roma che merita di essere esplorato con calma, per assaporarne l'atmosfera unica.
Per ulteriori informazioni su modalità e tempi di visita, contattateci. Visitate anche il sito della Curia Generalizia dei Domenicani all'indirizzo www.op.org.
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Contatti
Piazza Pietro D'Illiria 1, 00153 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Orari di apertura
Lunedi:
12:00 - 19:00
Martedì:
08:00 - 19:00
Mercoledì:
08:00 - 19:00
Giovedì:
08:00 - 19:00
Venerdì:
08:00 - 19:00
Sabato:
08:00 - 19:00
Domenica:
12:00 - 19:00
Recensioni
"Un piccolo scrigno nascosto su quella via. Non la conoscevo come Basilica, ma posso dire che mi ha lasciato senza parole. La visita vale tutta."
"Luogo di culto Cattolico collocata sul colle Aventino,risalente al V sec.,edificata sulla tomba della Santa Sabina. Chiesa Paleocristiana meglio conservata,ora sede CURIA DEL ORDINE DEI FRATI PREDICATORI. E' una Basilica minore di Roma e su di essa insiste L'OMONIMO TITOLO CARDINALIZIO."
"Premetto che in questa Chiesa si sono sposati i miei genitori, ma sono anni ed anni che non vi sono più venuti in visita. Mentre io e mio marito l'abbiamo visitata durante il periodo Natalizio. Grande navata centrale con due laterali abbellite da colonnati, risulta ampia e lunga, seppur senza tante decorazioni, dipinti, affreschi o cose similari, risulta lo stesso accogliente."
"Bellissima Basilica costruita nel V secolo sulla tomba di Santa Sabina. La chiesa è ricca di storia facilmente rintracciabile su internet, mi limito a segnalare due curiosità. Entrando dal portone principale, sulla sinistra, si trova una colonna tortile con una pietra nera chiamata "pietra del diavolo", pietra che il diavolo avrebbe scagliato contro San Domenico. Nel corridoio che porta all'ingresso principale, sulla sinistra c'è un foro che affaccia sul chiostro e da cui si vede una pianta di arance amare, la pianta sarebbe stata portata dalla Spagna e lì piantata da San Domenico."
"La basilica, situata in posizione elevata sul monte Aventino, uno dei sette colli romani, è tra i più suggestivi edifici religiosi paleocristiani della città eterna. Fondata nell'anno 425 d.c. circa durante il pontificato di Papa Celestino I, fu restaurata nell'anno 824, poi nel 1238, di nuovo nel 1541 ed infine da Sisto V nel 1587 che chiamò l'architetto Domenico Fontana ad eseguire profondi restauri agli interni della basilica. Tra il 1914 e il 1919, fu chiamato Antonio Munoz ad eseguire il restauro ed il ripristino dell'originaria forma paleocristiana. Non si conoscono i motivi della dedica della chiesa a Santa Sabina ne' chi fosse Ella, se martire cristiana o matrona romana. Più realistico pensare che fosse una matrona romana successivamente beatificata. La cura della chiesa è affidata all'ordine religioso dei domenicani. Non ha facciata e l'ingresso è laterale. Vanta un portale d'ingresso ligneo di ineguagliabile splendore e bellezza risalente al V secolo d.c. In uno dei diciotto riquadri in cui è suddiviso la decorazione lignea del portale, il primo in alto a sinistra, appare, forse per la prima volta, il Cristo crocifisso. Di grande pregio è la decorazione della cappella di San Giacinto, eseguita da Taddeo Zuccari rappresentante il trionfo e la vestizione del Santo unitamente alla pala d'altare eseguita dalla pittrice Lavinia Fontana. Dello Zuccari stesso, è l'affresco dell'abside, raffigurante il Cristo e gli Apostoli. Maestria e finezza pittorica contraddistingue la pala d'altare della Cappella Elci o di Santa Caterina, raffigurante la Madonna tra San Domenico e Santa Caterina, eseguita dal Sassoferrato nel XVII secolo. Nella stessa cappella Elci, se si alza lo sguardo, si ha la possibilità di ammirare gli splendidi affreschi dell'Odazzi, dipinti sulla volta e sui pennacchi, rappresentanti rispettivamente il trionfo e gli episodi della vita di Santa Caterina. Di grande impatto visivo sono le lastre tombali, rispettivamente poste sul pavimento, al centro della navata principale, di Fra Munio di Zamora, realizzata nel XIII secolo, con la raffigurazione, decorata a mosaico, dell'intera persona del monaco e come base di un'altare marmoreo, sulla navata latetale destra, risalente al XV secolo, con rilievo dell'ecclesiastico Antonio Feracti. In prossimità della lastra tombale, si può osservare una minuscola colonna in granito incardinata nella parete, forse appartenente alla domus sulla quale è stata poi costruita Santa Sabina. Nel portico che precede l'ingresso laterale che immette nell'interno della basilica, su una parete in alto è affiorato un dipinto murale risalente al VII secolo d.c. raffigurante la Vergine Maria con bambino attorniata da Santi."
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