Museo Nazionale dell'Alto Medioevo Piazza Guglielmo Marconi 14, 00144 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Informazioni
Il Museo Nazionale dell'Alto Medioevo è una tappa imperdibile per gli appassionati di storia e archeologia che visitano Roma. Situato al numero 14 di Piazza Guglielmo Marconi, nel cuore del quartiere EUR, questo museo archeologico offre un affascinante viaggio attraverso l'età postclassica, illuminando un periodo cruciale nella trasformazione del mondo antico.
Inaugurato nel 1967 all'interno del Palazzo delle Scienze, il museo ospita una vasta collezione di reperti provenienti principalmente da Roma e dall'Italia centrale. Il percorso espositivo si articola in otto sale tematiche, iniziando con la Roma tardoantica e proseguendo con le testimonianze dell'occupazione longobarda in Umbria e nelle Marche. I visitatori possono ammirare un notevole insieme di rilievi marmorei dell'età carolingia e una collezione di tessuti copti che rappresentano l'arte dell'Egitto tardoantico e altomedievale.
Un momento culminante del percorso è la straordinaria decorazione in opus sectile, un intarsio di marmi colorati che adornava una sala di rappresentanza di una villa monumentale fuori Porta Marina a Ostia. Questo capolavoro, risalente alla fine del IV secolo d.C., è un raro esempio di decorazione tardoantica quasi completamente recuperata.
Ogni sala del museo offre un'opportunità unica per esplorare e comprendere le complesse dinamiche culturali e artistiche di un'epoca di transizione. Che siate studiosi o semplici curiosi, il Museo Nazionale dell'Alto Medioevo vi accoglie con un patrimonio inestimabile che racconta le storie di un passato affascinante.
Per ulteriori informazioni o per pianificare la vostra visita, contattateci al numero 39 06 549521 o inviate un'email a [email protected]. Vi aspettiamo per un viaggio indimenticabile nel cuore del Medioevo!
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Contatti
Piazza Guglielmo Marconi 14, 00144 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Orari di apertura
Lunedi:
Fine settimana
Martedì:
08:00 - 19:00
Mercoledì:
08:00 - 19:00
Giovedì:
08:00 - 19:00
Venerdì:
08:00 - 19:00
Sabato:
08:00 - 19:00
Domenica:
08:00 - 19:00
Recensioni
"Il Museo Nazionale dell'Alto Medioevo “Alessandra Vaccaro” si trova, nel Quartiere XXXII (Europa E.U.R.) a Roma, in Viale Lincoln 3, nel Palazzo delle Scienze (1938-1943), edificato per accogliere l’Esposizione Universale del 1942. Nella parte del Palazzo che dà su Via della Civiltà Romana, si può ammirare un grande mosaico policromo, del grande artista futurista, Fortunato Depero (1882 – 1960), realizzato nel 1942, raffigura “Le Arti, Mestieri e Professioni”, mediante una rappresentazione statica, con molta enfasi e pomposità e con profusione dei simboli iconografici del fascismo. Il Museo è stato inaugurato nel 1967, e aveva il compito raccogliere le testimonianze dell’età post classica (IV – XIV secolo) con un focus particolare su Roma e sull’Italia Centrale. Nel 2017 il Museo è stato intitolato a Alessandra Vaccaro (1940 – 2000) la quale è stata direttrice nel 1974, contribuendo con la sua opera all’attuale disposizione e alla particolare attenzione nella ricca esposizione della civiltà dei Longobardi. Il Museo si articola in diverse Sale, le più significative espongono le seguenti testimonianze: • Roma tardoantica (IV-VI secolo d.C.) dove spiccano tre ritratti di imperatrici del V–VI secolo d.C. (calchi). • Le necropoli longobarde (fine VI – seconda metà VII secolo d.C.) dove sono esposti oggetti della vita di tutti i giorni (anche preziosi) presenti nelle tombe maschili e femminili. • Rilievi marmorei carolingi (VIII-IX secolo), generalmente decorazioni architettoniche di Chiese. • Insediamenti altomedievali della Campagna Romana di S. Cornelia e S. Rufina (VIII – X secolo), con l’esposizione di materiali marmorei e ceramici e un caratteristico pavimento. • Il “pezzo forte”: L’opus sectile di Porta Marina (fine IV sec. d.C.), con la bellissima ricostruzione dell’aula della domus di Ostia antica, con una lavorazione dei marmi ad intarsio che segnala l’alta capacità artigianale del tempo."
"Il Museo dell’Alto Medioevo offre un viaggio affascinante proponendosi di documentare con l'esposizione dei suoi materiali quel periodo storico che va dalla caduta dell'Impero Romano di Occidente, convenzionalmente posta alla deposizione dell'imperatore Romolo Augustolo nel 476 d.C., sino all'incirca all'anno Mille. Per raggiungere il suo scopo, l'esposizione crea per il visitatore un itinerario articolato in più sale ad argomento tematico con materiali riferiti a ben precisi periodi storici. Le notevoli testimonianze dell’occupazione longobarda in Umbria e nelle Marche (VI-VII sec.), fornite attraverso l'esposizione di materiali provenienti dalle necropoli dell’Italia centrale (Nocera Umbra e Castel Trosino), costituiscono un nucleo di eccellenza museale: corredi di armi, gioielli, avori, vetri e vasellame di bronzo e ceramica, oggetti della vita di tutti i giorni ritrovati nelle tombe sia maschili che femminili. L'esposizione di materiali marmorei, ceramici e addirittura un pavimento ricostruito nella sala, materiali provenienti dalle "domuscultae" di S. Cornelia e S. Rufina, aziende agrarie di fondazione papale create nella campagna romana per l’approvvigionamento della città, sono di particolare interesse. L'esistenza di tali siti è perdurata anche con altre funzioni sino a tutto il Pieno Medioevo (sino a circa tutto il XIII secolo). Più esteso il periodo per la collezione copta di rilievi e tessuti, capaci tuttavia di offrire soltanto una esemplificazione di base della produzione artistica dell’Egitto tardoantico e altomedievale (V-X sec.). Il "dulcis in fundo" per la visita è rappresentato, infine, dalla ricostruzione di una sala di una domus monumentale fuori Porta Marina ad Ostia Antica risalente alla fine del IV secolo d.C. Il visitatore è fortemente consigliato di leggere i chiari cartelli informativi presenti nelle sale attigue all'esposizione vera e propria della ricostruzione. Le informazioni relative ai materiali usati per gli intarsi, aiutate da una splendida ed unica mappa delle diverse tipologie di marmi usati dagli artigiani dell'epoca per la realizzazione dell'opera, forniscono una valida integrazione alla più che dettagliata descrizione del ritrovamento e delle successive opere di restauro eseguite. Al di là dello straordinario livello artistico raggiunto dagli artigiani dell'epoca, che operarono per un committente di ceto sicuramente elevato, non si può non rimanere affascinati dall'enorme e qualitativo lavoro di recupero, restauro e ricostruzione eseguito ai nostri giorni. Dopo la lettura dell'avvincente storia del ritrovamento e recupero, arrivando nella sala vera e propria dell'esposizione, il visitatore, perfettamente informato sui minuti aspetti, sarà libero di godere di uno spettacolo veramente unico. In relazione alla visita del museo nel suo complesso, il quadro offerto al visitatore non è certamente esaustivo, ma limitato a quelli che sono i momenti storici più rilevanti nell'Alto Medioevo. Momenti storici il cui inquadramento è facilitato proprio dalla presenza di un adeguato numero di cartelli informativi in ogni sala, la cui lettura, si ribadisce, è fortemente consigliata per una migliore comprensione dei materiali esposti. Un museo poco conosciuto, ma ricco per l'alta qualità e varietà dei materiali esposti. La visita è consigliata."
"Il viandante ha i suoi buoni motivi per entrare in questo museo. Vuol ammirare per la prima volta un'antica opera d'arte o meglio una tardo antica opera d'arte. Trattasi dell'opus sectile rinvenuto in una domus di Ostia Antica località Porta marina. Quando si entra per la prima volta in questa sala, dopo aver percorso il dedalo di labirinti del Museo delle civiltà e poi del museo dell'alto medioevo e si ha di fronte l'opus sectile in tutto il suo splendore e magnificenza, si deve necessariamente rendere omaggio agli artigiani che hanno compiuto il miracolo di intarsiare i marmi in modo così perfetto da far sembrare la ricostruzione affatto simile all'oroginaria decorazione delle pareti e del pavimento della domus. La bellezza dell'opera è data oltre che dalla qualità del materiale marmoreo utilizzato, anche dal disegno ideato per rendere la decorazione fruibile al committente che certamente apparteneva al ceto aristocratico. Siamo a livelli elevatissimi di fattura artistica e di sublime tecnica artigianale. Il viandante farà fatica a dimentica ciò che ha visto."
"Museo concepito e tenuto male,mancanza di indicazioni e legenda alla base degli oggetti.Ci è da dire che però la visita vale la pena per la SALA MERAVIGLIOSA DELL' OPUS SECTILE CHE VIENE DA UNA DOMUS DI PORTA MARINA AD OSTIA . Il lavoro fatto da archeologi e restauratori è stato grandioso, Si può così fruire uno degli ambienti tardo impero più lussuosi , veramente emozionanti"
"In realtà solo per la sala dedicata alla ricostruzione dell'opus sectile di porta Romana (ma è sbagliato chiamarla così, questa tecnica è esclusiva solo dei pavimenti) meriterebbe venti stelle ma la scarsità dei reperti esposti (solo otto sale con storia dal 4 al 9 secolo) e la difficoltà nel raggiungerlo ne fanno diminuire l'apprezzamento. I reperti di origine longobarda così come la saletta condizionata con esposti gli arredi in tessuto sono gli spazi più interessanti...ma in realtà sarebbe interessante tutto ma l'allestimento non è dei migliori. Un peccato perché se è vero che ha meno di sessanta anni questo piccolo museo, oggi parte del polo del Museo delle civiltà, comunque meriterebbe una valorizzazione. Si raggiunge dalla sala dell'ex museo di storia orientale in una porticina con un cartello minuscolo (quindi occhio a cercarlo), poco distante dalle statue di Buddha. Non perdetevi nelle vetrine delle prime due sale ma concentratevi sui reperti delle sale successive. Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se sono stato utile cliccate su utile e se volete seguitemi"
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