Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura Piazzale San Paolo 1a, 00146 Roma
Informazioni
La Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura, situata in Piazzale San Paolo 1a, Roma, è uno dei più importanti luoghi di culto della città e un gioiello dell'architettura sacra. Riconosciuta come una delle quattro basiliche papali di Roma, questa chiesa è dedicata a San Paolo Apostolo ed è costruita sul luogo dove, secondo la tradizione, fu sepolto. La basilica è nota per la sua maestosa struttura e per i suoi splendidi mosaici che raccontano la storia e la vita di San Paolo. Oltre alla sua importanza religiosa, rappresenta anche un significativo sito storico e artistico, attirando visitatori da tutto il mondo. Offriamo visite guidate per chi desidera esplorare il ricco patrimonio e la bellezza spirituale di questo luogo sacro. Venite a scoprire la serenità e la magnificenza della Basilica di San Paolo Fuori le Mura, un'esperienza unica nel cuore della Città Eterna.
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Contatti
Piazzale San Paolo 1a, 00146 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Orari di apertura
Lunedi:
07:00 - 18:30
Martedì:
07:00 - 18:30
Mercoledì:
07:00 - 18:30
Giovedì:
07:00 - 18:30
Venerdì:
07:00 - 18:30
Sabato:
07:00 - 18:30
Domenica:
07:00 - 18:30
Recensioni
"Durante la mia recente visita a Roma, ho avuto il privilegio di esplorare la Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura, uno dei quattro maggiori santuari cattolici della città e un sito di immenso significato storico e spirituale. Situata al di fuori delle mura aureliane, questa basilica è una delle più grandi e impressionanti chiese che abbia mai visitato, ed è una tappa obbligata per chiunque sia interessato alla storia del cristianesimo. La basilica originale fu fondata dall'imperatore Costantino I nel IV secolo sopra la tomba di San Paolo, rendendola un luogo di pellegrinaggio fin dalla sua origine. Dopo essere stata quasi completamente distrutta da un incendio nel 1823, la basilica fu ricostruita in grande stile, mantenendo la grandiosità e l'aspetto dell'originale. L'ingresso alla basilica è preceduto da un ampio cortile che conduce al magnifico portico. Entrando, si viene subito colpiti dalle enormi dimensioni dell'interno: la navata centrale si estende con una maestosità che toglie il fiato, sostenuta da colonne monolitiche. L'altare maggiore, sopraelevato e accessibile tramite una scalinata, custodisce ciò che è considerato il luogo di sepoltura dell'apostolo Paolo, segnato da una splendida lastra di marmo. Uno degli elementi più affascinanti della basilica è il suo soffitto dorato, che contrasta con la sobrietà delle grandi colonne e delle pareti in marmo bianco. Lungo le navate laterali, una serie di cappelle decorate ospita opere d'arte sacra e reliquie, ciascuna narrando storie di fede e devozione che risuonano attraverso i secoli. L'abside della chiesa è dominata da un impressionante mosaico che raffigura Gesù e gli apostoli, inclusa una figura particolarmente evocativa di San Paolo. La maestria artistica e il simbolismo teologico di questi mosaici offrono spunti di riflessione profondi per i fedeli e gli amanti dell'arte. Durante la visita, è impossibile non sentirsi sopraffatti dal senso di continuità storica e dalla solennità che pervade questo luogo sacro. La Basilica di San Paolo Fuori le Mura non è solo un monumento di significato religioso; è un capolavoro architettonico che testimonia la resilienza e la devozione umana attraverso i secoli. Concludendo, la visita a questa basilica è stata un'esperienza illuminante, un incontro con la storia della Chiesa cattolica e un momento di profonda riflessione personale. È un luogo che merita di essere visitato con rispetto e contemplazione, offrendo ai suoi visitatori non solo bellezza artistica, ma anche un profondo senso di pace e spiritualità."
"Il sacro edificio, che si propone all’ammirazione dei pellegrini, fu eretto fuori le mura a Roma, per conservare i resti mortali dell’Apostolo e Martire San Paolo, tramandarne la memoria e celebrarne il culto. Nel 313 con l’Editto di Milano terminarono le persecuzioni contro i cristiani, l’imperatore Costantino promosse la costruzione della prima Basilica (basilica costantiniana) dedicata all’Apostolo delle Genti che, decapitato nel 67 d.C., era stato sepolto nell’area sepolcrale nei pressi della via Ostiense"
"Stupenda Basilica in cui è conservato il sarcofago di San Paolo. Lugo meraviglioso pieno di ricchezza artistica. In questo luogo si può riattraversare tutta la storia dei papi attraverso i blasoni, posti sulla cornice superiore. Al suo interno l’ordine Benedettino garantisce quotidianamente l’accostamento alla confessione e al sacramento dell’eucarestia. Un luogo per scoprire la bellezza dell’arte sacra e per riconciliarsi spiritualmente."
"Spettacolare basilica, comoda da raggiungere, ha un parcheggio ampio, cosa che a roma non è scontato, la basilica dentro è veramente imponente e maestosa, spettacolare il giardino antistante la facciata della basilica. Affascinante anche tutta la storia che risiede dietro a tale basilica. Un must da vedere se si va a roma."
"La basilica papale di San Paolo fuori le mura è una delle quattro basiliche papali di Roma, la più grande dopo quella di San Pietro in Vaticano. Il luogo rientra nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO dal 1980. L'area in cui sorge la basilica di San Paolo fuori le mura, al 2º miglio della via Ostiense, era situata presso l'argine del Tevere dove esisteva un'area portuale nota ora come "Darsene di Pietra Papa" attivo tra I° secolo a.C. e II d.C. La basilica di Costantino venne consacrata il 18 novembre 324 durante il pontificato di Silvestro I, e si inserisce nella serie di basiliche costruite dall'imperatore dentro ma soprattutto fuori della città, ed è la seconda fondazione costantiniana in ordine di tempo, dopo la cattedrale dedicata al Santo Salvatore (l'attuale basilica di San Giovanni in Laterano). La notte del 15 luglio 1823 nella basilica si sviluppò un incendio che durò cinque ore circa, distruggendone una gran parte. Il rogo fu provocato dalla negligenza di uno stagnaio, che, dopo aver aggiustato le grondaie del tetto della navata centrale, dimenticò acceso il fuoco che aveva usato per il lavoro. Dopo l'incendio rimasero in piedi poche strutture. Il transetto miracolosamente aveva retto al crollo di parte delle navate e resistito alle altissime temperature dell'incendio, preservando in buona parte il ciborio di Arnolfo di Cambio ed alcuni mosaici. Si salvarono anche l'abside, l'arco trionfale, il chiostro e il candelabro, ma si dovettero ricostruire gran parte delle strutture murarie. Andò invece irrimediabilmente distrutto lo splendido ciclo di affreschi nella navata centrale di Pietro Cavallini, a ciò si aggiunse l'abbattimento del trecentesco campanile rimasto indenne dalle fiamme."
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