Chiesa di San Francesco a Ripa Piazza di San Francesco d'Assisi 88, 00153 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

"Una chiesa che contiene cose molte importanti e belle. In questo momento visitabile in parte perché in restauro"

"La chiesa di S.Francesco a Ripa presenta una facciata barocca a due ordini. Il campanile a vela sostituisce quello medievale. L’interno è a tre navate a croce latina e presenta tre cappelle in ognuna delle due navate laterali. L’altare maggiore, barocco con marmi policromi, conserva la statua lignea di S.Francesco sostenuto dagli angeli. L'edificio religioso ospita, tra le tante opere d'arte, la statua dell' Estasi della Beata Ludovica Albertoni, uno dei capolavori di Gian Lorenzo Bernini. Dietro l'arco trionfale si sviluppa il presbiterio elevato, la cui volta s'incava nel centro in una calotta a forma di cupola. Collegata alla Chiesa è possibile accedere alla Cappella di Giorgio De Chirico."

"Luogo affascinante dove soggiornò s. Francesco agli inizi del 1200 quando lì si trovava un lazzaretto per accogliere e accudire i malati ed i pellegrini. Passata dai monaci ai frati francescani dopo ca. 20 anni da quel soggiorno, la chiesa ospita oggi 5 frati minori. È in corso un restauro interno, per cui la visita ne soffre un po'. Vale comunque la pena di vederla per la presenza della tomba di De Chirico e di sue 3 opere, oltre che per una bellissima statua del Bernini e per la stanza dove soggiornò appunto s. Francesco, arricchita da un bellissimo altare con reliquiario."

"Un gioiello di rara bellezza in un angolo forse dimenticato dai più distratti. La chiesa contiene un capolavoro del Bernini una delle sue sculture più eccelse e avvincenti della storia. Il trasporto emotivo è vero, l'ora del mistero e del trapasso, come della beatitudine sono autentici: l'umana figura che sembra ancora alitare nel candore marmoreo. La figura non è cristallizzata nella pietra per sempre, ma è la pietra che raccoglie il destino ultimo dell'umanità. Solo dei geni come Bernini possono fare sembrare vive, dinamiche, estatiche delle sculture che sono animate e paiono respirare."

"Può la luce esaltare e rendere ancor più immaginifico nella sua plasticità il capolavoro di un artista? Questo realizzerete con i vostro occhi se siete all'interno della chiesa di San Francesco a Ripa nel rione Trastevere e se vi avviate a raggiungere l'ultima cappella della navata sinistra. In un fantasmagorico luogo sacro troverete uno degli ultimi capolavori del Bernini, la Beata Albertoni, realizzato venti anni dopo che il sommo scultore aveva terminato un lavoro altrettanto esaltante presso la cappella Cornaro a Santa Maria della Vittoria, come l'estasi di Santa Teresa. La Beata giace su un letto con la testa appoggiata ad un cuscino e avvolta da un panneggio marmoreo nel momento supremo del passaggio dalla vita alla morte. La scenografia della composizione creata con somma perizia dall'architetto Bernini vede la partecipazione del Baciccia con una splendida tela che fa da sfondo alla Beata, degli angioletti che partecipano al ferale momento ed appunto della luce che irrompe da una finestra ed illumina la scena. Ci vogliono parecchi minuti per distogliere l'attenzione da un capolavoro assoluto della creazione artistica umana, gli occhi sono incollati sulla figura della Beata poi la realtà sopraggiunge e a capo chino raggiungi l'uscita. Se si ha ancora desiderio di ammirare altro, oltre agli splendidi monumenti funebri, vere e proprie opere d'arte, si può spostare lo sguardo dirigendosi nelle vicine cappelle dove tele di grande pregio dipinte dal Salviati, dal Muratori e dal Legnanino adornano questi luoghi sacri. La tomba di De Chirico è in un ambiente contiguo alla prima cappella della navata sinistra."