San Raffaele Turro

"Ville Turro a Milano è un seconda sede dell'ospedale San Raffaele di Milano. Si trova all'interno di un bel giardino con un mini laghetto con tartarughe (la gioia dei bambini...) e tante comode panchine. Ha vari distaccamenti per le differenti patologie. Non è grande e... CAOTICO come il San Raffaele...!!! è molto più accessibile partendo dal centro di Milano (15' circa da Piazzale Loreto) e come si entra si respira aria di "distensione". Ben organizzato, con personale molto gentile ed efficiente. Ovviamente, non avrà le super strutture e le specializzazioni che si trovano al San Raffaele, ma è degno sicuramente di nota!!! CdM"

"Ci sono stata oggi pomeriggio. All'atto della prenotazione telefonica mi hanno detto di presentarmi con mezz'ora d'anticipo per fare l'accettazione col sistema sanitario. Sono arrivata quindi 35 minuti prima del mio esame. Ho fatto esattamente 67 minuti di fila oltrepassando l'orario dell'appuntamento! Purtroppo la chiamata allo sportello dà priorità ai solventi senza tenere conto dell'orario di arrivo. L'esame non mi è stato eseguito non per causa loro ma per un errore sulla ricetta!"

"Pessima esperienza con il reparto covid/malattie infettive. Mio padre era stato trasferito dalla sede centrale a Villa Turro per un’infezione ai polmoni, la patologia aveva compromesso le condizioni di mio papà, già affetto da una grave patologia neurodegenerativa. La mia recensione non è legata alle cure mediche in reparto ma al trattamento rivolto alla famiglia e a mio padre nei suoi ultimi giorni di vita. Premetto che, essendo un reparto covid, entravamo giustamente a turno: solo una persona al giorno, con un tempo massimo di permanenza di 30/40 minuti. Gli ultimi giorni lo avevano trasferito in una stanza da solo per permetterci di stargli accanto in orari extra visite. Cambia nuovamente il personale in reparto e ci vietano tassativamente di fare visita durante la mattinata - eccezione però fatta per un’altra famiglia che stava vivendo la medesima situazione. Non solo, ci ribadiscono che non può entrate più di una persona al giorno. Al mio disappunto sulla loro scarsa empatia mostrata in un momento del genere mi rispondono che avrebbero fatto eccezioni solo nelle ultimissime ore di vita di mio papà e che ci avrebbero chiamati qualora la situazione fosse precipitata in nostra assenza. Morale? Ci hanno chiamati quando era già morto. Mio padre è morto da solo nella sua stanza e io mi porterò questo peso per tutta la vita."

"Totale mancanza di organizzazione e adeguate risorse all'accettazione. 4 sportelli per l'intera struttura. Centinaia di persone in una struttura angusta e con barriere architettoniche. Nessuno che guidi e aiuti le persone all'accettazione facendo perdere intere giornate a persone deboli e malate. Mancano colonnine di accettazione automatiche oramai presenti in qualunque struttura sanitaria moderna. Consiglio di presentarsi almeno due ore prima l'ora della visita prevista, se non è possibile andare altrove."

"Nel 2022, in un ospedale, da paziente disabile oggi non avrei potuto accedere alle cure se non fossi stata accompagnata: la struttura non è accessibile per le persone sulla sedia a rotelle. Una volta arrivat3 all'ingresso dell'accettazione ci sono degli scalini per accedere agli sportelli: c'è una pedana ma non c'è nessun3 e neanche un campanello. Già qui, se fossi stata sola mi sarei dovuta mettere ad urlare? Una volta che la mia accompagnatrice ha avvisato il personale le è stato detto che sarebbe arrivat3 subito l'addett3: la mia accompagnatrice ha fatto in tempo a mettersi in coda, fare l'accettazione mentre io aspettavo davanti ai gradini, l'addett3 non è mai arrivat3."