Certosa di Pavia

"La bellissima Certosa di Pavia passa allo stato italiano nel 1866 con la soppressione degli ordini religiosi voluta dal Regno d'Italia nel regio decreto di quell'anno e compare tra i cinque monumenti nazionali tutelati dallo stato. L'allora architetto Luca Beltrami direttore dell'ufficio regionale si occupa della restaurazione e fu così che dispone una Gipsoteca al piano terra con pitture e sculture al primo piano,struttura rimasta inalterata fino ad oggi. Inaugurato nel 1911 e poi chiuso l'anno successivo il museo della Certosa venne riaperto al pubblico nel 2008 dopo numerosi restauri. La Gipsoteca è una raccolta di calchi in gesso tratti da sculture ed elementi architettonici ed è stata voluta da Beltrami nel 1896 offrendo un'esperienza particolare con decorazioni della facciata della Certosa e dei Chiostri visibili con difficoltà. Cosi è possibile riscontrare il deperimento degli originali esposti ad agenti atmosferici. Oltre alle sculture e ai dipinti prima dell'entrata al museo è possibile vedere dei tabelloni raffiguranti le erbe officinali coltivate nei giardini della Certosa. Non manca uno Shop dove è possibile acquistare i loro prodotti, dalle caramelle di vari gusti agli amari,alla birra,il riso tipico di queste parti, miele e molto altro. Vi è anche un chiostro che però quando siamo andati noi era chiuso. Per quanto concerne gli orari,novembre, quando siamo andati noi l'apertura era Dalle 9:30 alle 11:30 e dalle 14:30 alle 17: 30. Per il parcheggio le macchinette a pagamento non funzionavano. A mio giudizio la Certosa andrebbe ristrutturata ma comunque merita una visita. Bellissima gita a 25 km da Milano."

"La Certosa di Pavia è un complesso monumentale straordinario, che merita di essere visitato almeno una volta nella vita. Prima però di ogni visita è bene informarsi sempre sugli orari di apertura perché è gestita dai certosini e non aprono sempre. L ingresso è gratuito ma a fine visita è gradita un offerta a beneficio dei certosini che gestiscono la struttura. La chiesa è dedicata a Santa Maria delle Grazie da cui deriva il vero nome del complesso, Certosa delle Grazie. La facciata della chiesa è caratterizzata da statue, nicchie, cornici e si rimane incantati nell osservarli tutti. Lo stesso stupore lo avrete all interno, non c'è un angolo che non sia caratterizzato da qualcosa di magnifico, statue, dipinti, rilievi, ma sono vietate le foto quindi non potrete condividere queste bellezze con nessuno ma potete sempre consigliarne la visione. Il complesso monumentale è articolato su vari spazi tra cui due chiostri, che sono visibili durante la visita, e in quello più grande, sui tre lati, sono disposte le 24 celle per la clausura dei monaci, ma ad oggi ve ne abitano solo 6 che appunto si occupano della struttura. Verso fine visita vi troverete nel palazzo dove c'è il museo della Certosa, in cui potrete vedere i calchi delle sculture che adornano la facciata, e il negozio in cui i certosini vendono i prodotti realizzati da loro, riso, miele, tisane. Se decidete di visitarlo, siate rispettosi e andate in silenzio, perché è vergognoso vedere la gente che parla e fa foto quando in molte occasioni viene ripetuto di non farlo, la gente è scandalosa. Nei paraggi trovate anche dei parcheggi a pagamento ma controllate sempre le macchinette perché qualcuna non funziona."

"Questo anno la vacanza senza programmare nulla. Abbiamo 10 giorni da girare con il camper partendo da Torino. L'obbiettivo è di arrivare in Toscana. La prima tappa è proprio la bellissima Certosa di Pavia. Meravigliosa, peccato gli orari un po' ridotti, chiudeva alle 11.30 con l'apertura alle 9 del mattino per poi riaprire 14.30- 18. Per visitate con calma all'apertura si deve trovare lì. Sono 3 piani in tutto tra le aree esterne ed interne, esposizioni dei referti archeologici e le opere del rinascimento ,ma gia la struttura in sé è un cualcosa di straordinario. C'è una sosta camper e parcheggio macchine a 20 metri di distanza dalla Certosa, si paga 15 euro giornalieri scarico- carico acqua e la corrente, frazionato 1 ora- 3 ore , dopo le 3 ore scatta la tariffa giornaliera. Il baretto vicino aperto sabato e domenica, il caffè buonissimo . Consiglio sia in macchina che in camper."

"Ho visitato la Certosa in una mattina molto nuvolosa, che ha penalizzato un po’ il mio giudizio sulla visita. Da tener presente che la Certosa fa orari limitati e particolari. Infatti la mattina chiude alle 11.30 per poi riaprire solo nel pomeriggio. La visita è gratuita e questo è un punto a favore. L’area dove è ubicata la Certosa è stupenda. Immersa nel verde e tranquillissima. Si trova fuori dal centro città ed è raggiungibile in 15 minuti di pullman che parte nei pressi della stazione dei treni (prezzo 1,80 € a tratta). La chiesa è bellissima, sia dentro che fuori. Non essendo esperta in materia non ho dettagli tecnici da dare, mi limito a dire che è uno spettacolo da vedere. Visitata quella di può accedere al museo, sempre gratuitamente, è al piccolo shop che è fornito di ogni prodotto creato dai frati che abitano la Certosa (riso, miele, liquori). Noi avendo optato per il pranzo al sacco abbiamo scelto di mangiare in una piccola area di sosta nei pressi del parcheggio a pagamento della Certosa. Consiglio la visita!"

"Assolutamente da visitare. La facciata è qualcosa di spettacolare. È così piena di dettagli che per osservarla con l'attenzione che merita, non avanzerebbe più tempo per la visita all'interno. L'interno è altrettanto ricco e non delude le aspettative. All'uscita, volendo, di può visitare anche il museo in cui si possono osservare più da vicino i calchi delle opere presenti in facciata più una pinacoteca. Se poi si considera che l'ingresso è gratuito...!!"