Arte rinascimentale a Lombardia

“È un castello ricco di storia, fra i più noti e importanti della Lomellina. Merito, questo, da ascrivere anche alla Fondazione Sartirana Arte, che si è preoccupata di allestire un museo negli spazi del maniero. Tuttavia è stupendo da vedere pure soltanto dall'esterno: la grande torre cilindrica dona un tocco inusuale al consueto corpo quadrilatero, e le piante rampicanti sulle sue mura sono fascinose da ammirare, soprattutto in primavera. Costruito alla fine del XIV Secolo su impulso di Gian Galeazzo Visconti, fu ampliato un secolo dopo dagli Sforza. Nel Cinquecento, infine, venne trasformato in residenza signorile dai Gattinara, ed oggi lo si può ritrovare quasi del tutto identico a quest'ultima epoca.”

“Negozio super gioielli fantastici Carlo bravissimo nella sua professione. Consigliatissimo”

“La collegiata domina il borgo voluto dal cardinal Branda, e la chiesa ne è il fulcro. Costruita sui resti del vecchio castello la chiesa è stata realizzata da maestranze locali ma decorata da artisti provenienti dalla Toscana, in particolare Masolino da Panicale, Paolo schiavo, il vecchietta e altri. La chiesa conserva ancora le forme originali, anche se il resto del complesso è stato sicuramente rimaneggiato più volte. Un piccolo scrigno di bellezza che, assieme al battistero, vale la salita fino alla vetta del colle.”

“Per chiunque volesse scoprire Milano da un punto di vista diverso dal solito, PARF è la scelta migliore! Itinerari bellissimi e organizzati in modo eccellente, sempre nuovi e sempre aggiornati. La guida, Valeria, è bravissima, molto preparata e trasmette sempre tutto l'entusiasmo e la passione per il suo lavoro. Ho partecipato a moltissimi tour e continuerò a farlo perché per me rappresentano sempre un momento di arricchimento, ma anche di divertimento. Li consiglio a tutti!”

“Sicuramente da visitare. Unico guardate in alto il soffitto in rilievo. Non ho potuto intrattenermi tanto c'era una funzione in atto.”

“Bellissima villa museo con parco favoloso! Visitata ieri, dopo circa 30 anni, emozionante come allora... le azalee e i rododendri fioriti sono uno spettacolo, le stanze della villa contengono opere d'arte notevoli e arredi d'epoca.”

“Una sorpresa inaspettata nel cuore di Vigevano. Si respira a pieni polmoni aria di storia. La piazza con i suoi edifici circostanti sono un gran bel colpo d'occhio, puliti e ben conservati. Sulla piazza sono presenti numerosi bar e ristoranti con dehor dove poter ammirare la splendida location.”

“Villa spettacolare che necessita di interventi importanti per riportarla all'antico splendore. Si vede la volontà di mettercela tutta ma una struttura del genere ha enormi spese. La guida Camilla è bravissima e l'abbiamo avuta in esclusiva per noi vista la brutta giornata. Non ci sono foto dell'interno perché è vietato ma è veramente bellissima e vale il viaggio”

“Costruita durante l’era fascista dall’allora società di gestione dell’energia elettrica AEM l’originale fu realizzata nel 1936 in occasione della visita di Mussolini che si incontrava con i reduci della guerra d’Abissinia. Ebbe un tale successo che, da provvisoria, divenne definitiva nel 1939. Fontana illuminata di notte durante la guerra venne oscurata e  fu smontata nel 1959, durante i lavori di costruzione della metropolitana, dopo essere stata a lungo un elemento simbolico della città.  Chiusa in un magazzino per decenni su progetto del Comune di Milano venne riproposta nel 1999 e fu realizzata la nuova fontana a immagine della precedente. Tuttora sia per la peculiarità che per la posizione è un punto di raccolta di numerosi cittadini e turisti, sosta gradevole prima di entrare a visitare il Castello ed i giardini adiacenti. Fontana a ricircolo di circa 1.200 mq, con impianto circolare composto da vasche a quote differenti, a formare giochi e cascatelle, oltre agli zampilli a colonna. Il bordo vasca è in pietra di Vicenza, di notevole resistenza agli agenti atmosferici; il fondo vasca in massello lisciato al quarzo.”

“Il Museo Poldi Pezzoli nasce dalla curiosità e dalla passione collezionistica di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Io credo sia uno dei Musei più belli di Milano; non solo per le eccezionali opere che contiene, ma anche per l'allestimento in cui sono proposte. Il palazzo fu bombardato nel '43, pertanto si dovette procedere alla ricostruzione di svariati ambienti, impresa non facile data la bellezza degli spazi originari! Eppure questa impresa è riuscita, ed oggi queste sale ospitano oggetti tra i più disparati: vasi etruschi, orologi antichi, mobili intarsiati, vetrate, gioielli e, ovviamente, una quadreria di primo livello, con Pollaiolo, Mantegna, Bellini, Piero della Francesca e molti altri. Molto ricca la sezione sull'arte lombarda; splendide le sale degli orologi antichi e degli automi, quella dedicata ai gioielli e agli smalti limosini; la sala delle vetrate, poi, è emozionante! Qui morì di infarto Gian Giacomo Pezzoli, tra il busto marmoreo della madre e gli oggetti orientali. L'ingresso al museo è abbastanza caro: 14 euro + eventuali 3 euro di audioguide (ben fatte), ma tenendo conto che ci vogliono almeno 3 ore di visita, direi che il prezzo ci sta tutto! Al piano terra da non perdere la sala delle Armi, allestita da Arnaldo Pomodoro, e lo scalone monumentale. L'unica pecca è che il museo non fa orario continuato: c'è uno stacco tra le 13 e le 14. Per chi, come noi, è entrato all'apertura, cioè alle 10, si arriva alle 13 con ancora alcune sale da visitare, ed il biglietto è valido per un solo ingresso! Peccato!”

“Questo anno la vacanza senza programmare nulla. Abbiamo 10 giorni da girare con il camper partendo da Torino. L'obbiettivo è di arrivare in Toscana. La prima tappa è proprio la bellissima Certosa di Pavia. Meravigliosa, peccato gli orari un po' ridotti, chiudeva alle 11.30 con l'apertura alle 9 del mattino per poi riaprire 14.30- 18. Per visitate con calma all'apertura si deve trovare lì. Sono 3 piani in tutto tra le aree esterne ed interne, esposizioni dei referti archeologici e le opere del rinascimento ,ma gia la struttura in sé è un cualcosa di straordinario. C'è una sosta camper e parcheggio macchine a 20 metri di distanza dalla Certosa, si paga 15 euro giornalieri scarico- carico acqua e la corrente, frazionato 1 ora- 3 ore , dopo le 3 ore scatta la tariffa giornaliera. Il baretto vicino aperto sabato e domenica, il caffè buonissimo . Consiglio sia in macchina che in camper.”

“Silenzio! Lo spettacolo abbia inizio. Le statue classiche osservano la scena e gli spettatori, così come le figure (disegnate) che si affacciano dalle finestre poste in alto.”

“Bellissimo palazzo ricco di storia e decorazioni. Merita una visita”

“Nel Quattrocento il cardinal Branca fece arrivare nella provincia Insubrica, grazie ai propri contatti come diplomatico della Santa Sede, diversi pittori toscani: in particolare Masolino da Panigale che dipinse per la collegiata il battistero e la crociera della collegiata. Altri maestri toscani come lo Schiavo e il giovanissimo Vecchietta collaborarono alla dipintura dell'abside della collegiata. Risultato? Un unicum di superba raffinatezza nell'intero nord Italia. Il costo di 6€ è ampiamente giustificato pur non potendosi considerare a buon mercato.”

“Di grande importanza storica e architettonica, il palazzo incarna in sé parte della storia e degli  avvenimenti politici di Vigevano tra la fine del XV e la metà del XIX sec. Situato all'estremità occidentale del centro storico, lungo la linea dei terraggi, è oggi inserito nella cortina edilizia di corso della Repubblica su cui si apre l'attuale ingresso. Di forma quadrata, si presenta oggi profondamente modificato nelle facciate esterne, mentre conserva aspetti originali nel cortile caratterizzato dal portico posto sul lato nord e dal loggiato aereo sorretto da mensoloni in granito sugli altri lati. In origine gli accessi erano due, uno verso la campagna a ovest e un altro verso la città a est, mentre il posto dell'attuale ingresso era occupato da uno scalone. Un ulteriore passaggio posto sul lato nord conduceva al giardino. Edificato tra il 1480 e il 1490 come abitazione di Galeazzo Sanseverino, genero di Ludovico il Moro e suo capitano generale, nel 1496 viene trasformato dallo stesso Ludovico in fortezza con la costruzione di una cinta muraria rettangolare con quattro torri tonde e una fossa che circonda e racchiude in sé palazzo e giardino. Il palazzo viene quindi denominato "rocca nuova” in contrapposizione alla rocca esistente fatta edificare da Luchino Visconti, che viene quindi denominata "rocca vecchia". All'inizio del 1500, sotto il marchesato di Giangiacomo Trivulzio, si rinforzano gli accessi con la costruzione di due rivellini e nel 1555, poco prima di morire, il Duca Francesco II Sforza fa costruire e decorare il portico e la parte sovrastante.”

“Parco Villa Borromeo, si trova nei pressi del centro di Arcore, un'oasi di verde ben tenuto e curato come si evince dai sentiri puliti dai prati verdi con erba corta dai numerosi cestini, sicuramente un parco dove passare sotto il fresco dei secolari alberi ore di tranquillità e ozio tra il cinguettio degli uccellini e il vento che passa tra i rami, la villa sbuca in cima alla collina, ce' anche un parchetto giochi per bambini, e un percorso salute aperto a tutti, innumerevoli panchine dove riposare, bellissimo dopo il parco di Monza forse tra i piu' belli visitati.”

“Non troppo grande, ma bellissima. La chiesa è aperta al pubblico, ma per vedere l'ultima cena di Leonardo bisogna prenotare.”

“Un gioiello nel cuore di Mantova, palazzo da visitare assolutamente”

“Palazzo Gallio fu fatto costruire dal cardinale Tolomeo Gallio a partire dal 1586, sul luogo dell'antico castello del paese. L'edificio fu ultimato dopo la morte del cardinale (1607) e perciò passò ai suoi nipoti, ma non fu mai utilizzato come residenza vera e propria: infatti, per un periodo di tempo, fu utilizzato addirittura come ospedale. L'imponente costruzione domina il lago ed è a base quadrata con quattro torri angolari, che gli conferiscono un'antica vocazione castellana, mentre le due logge aperte sulle facciate verso il lago e verso il monte, ricordano le ville rinascimentali. All'inizio del XIX secolo fu ceduto a privati e oggi, oltre a ospitare mostre e manifestazioni culturali, è sede della Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio”

“B&B da considerare come una seconda casa :i proprietari sono accoglienti e fanno sentire gli ospiti come se fossero a casa loro, fornita di tutto;croissant di tutti i tipi, thè di ogni tipo e tisane varie, latte scremato, intero e di riso, nesscafè in grande varietà, crostatine di tutti i sapori, bollitore elettrico. Bagno molto bello, pulito come il resto della casa, posto auto. Sicuramente la cordialità e la disponibilità a questi proprietari non manca. Vicino ad ogni singolo punto culturale della città, stazione e porto. Vivamente consigliato come posto. Appena posso torno a fare un giro!”

“Posto bellissimo e imperdibile. Non mi interessava la mostra di arte moderna ma la storia del luogo, il castello, gli affreschi medioevali la quadreria antica. Ben tenuto e biglietto combinato con altro museo comunale interessante.”

“Visitarlo è stato come fare un tuffo nella storia e soprattutto nella cultura bergamasca. E' assolutamente da visitare. Ogni angolo racconta una storia piccola e grande della nostra provincia. Ogni racconto è frutto degli intrecci continuo di vicende e di personaggi che hanno fatto la storia di Bergamo e non solo. Visitatelo con occhi e cuore aperto.”

“Fantastica piazza a milano. È divisa da corso 22 marzo. La parte rialzata che ospita la fontana è stata costruita in onore di Giuseppe grandi e ospita nel suolo sottostante dei rifugi anti-bombe per la seconda guerra mondiale.”

“Solo i giardini valgono il prezzo del biglietto. Davvero bellissimi, curatissimi e con una vista spettacolare sul Lago Maggiore. Il castello comunque non è da meno, sfarzoso ed elegante. Un'esperienza tutta da vivere.”

“Emotivamente coinvolto anche perche' ci ho suonato davanti per due volte con la Friends Blues Band, bellissimi e tristissimi ricordi ma lo adoro.”

“Abbiamo soggiornato una notte in questo suggestivo hotel, situato in posizione strategica (a pochi minuti a piedi dalla stazione) e che in una vetrina della hall mostra chicche della sua pluriennale storia, come la cassa dei pagamenti antica e documenti di registrazione clienti dei primi anni. In bella mostra un bel pianoforte . Oltre alla bella camera spaziosa e pulita, menzione merita l' accoglienza del signore della reception, molto gentile e subito pronto a fornirci cartina della città e informazioni sui locali e sui mezzi di trasporto per raggiungere città alta. Così come abbiamo apprezzato la simpatica signora addetta alla ben fornita colazione. Lo consigliamo vivamente! Maria Teresa e Luca”

“Info Point per i turisti, ma all'entrata, c'è un piccolo giardino con la statua di Rigoletto, dove poter fare una foto. Il Rigoletto , definito un gobbo buffone di corte, da Verdi”

“Piazza storica di Bormio e punto di riferimento per le tante manifestazioni, sia invernali che estive, che si svolgono in questa splendida cittadina.”