Eurospin

"Si spendere poco, quindi Esselunga , Conad e Carrefour, ecc.. a mio avviso hanno trovato un antagonista valido. Da provare."

"Eurospin buono qualità prezzo, anche gastronomia accettabile, personale cortese e preparato, (almeno dove vado io in via mecenate a Milano) l'unico appunto che non hanno cestini con rotelle con o carrelli che si possano usare con persone in carrozzina, carrello classico impossibile x cui siamo molto limitati nell'acquisto."

"Prezzi imbattibili ed ottimi prodotti. La carne e le verdure sono fresche ed ottime. Tutti gli addetti del punto vendita dalla gastronomia ai cassieri sono sempre sorridenti e con la battuta pronta"

"Non ci vado molto spesso e quindi la mia valutazione non è particolarmente accurata. Ad ogni modo la varietà di frutta e verdura è discreta così come la freschezza. Non hanno un banco salumi e quindi gli affettati sono tutti preconfezionati. Poco risalto viene dato al pesce ed alla panificazione."

"Il risparmio c'è, poi torni a casa e scopri che la qualità dei prodotti non ha nulla da invidiare. Per esempio salumi e affettati sembrano convenienti e non sanno di busta o scatolette. Le bevande economiche si trovano dappertutto ma qui costano meno e non sembra di bere un concentrato di zucchero e coloranti. Con questa maledetta inflazione ormai si riesce ad arrivare a fine mese a stento, l'ultima settimana del mese stai lì con l'apprensione che forse non riuscirai nemmeno a mangiare. Salvo cause oggettive economiche e produttive si ha anche un po' l'impressione che tutti alzino i prezzi a casaccio per compensare i rialzi o per rifarsi dei mancati guadagni dei difficili periodi precedenti... Così per loro apparentemente non cambia nulla ma pensionati, stipendiati ed esclusivamente consumatori (che in Italia sono tanti) come fanno? Non ho mai visto a Milano così tanti clochard chiedere spiccioli o dormire per la strada; così alla fine anche il consumatore consuma ancora meno, se finisce sulla strada non consuma più; tutto questo non agevola certo l'economia e il commercio. Perciò supermercati così sono una speranza. Altresì (già che strapparlo lo dico qui) c'è un grosso ingresso proporzionato alla grandezza della posto, dove si entra ed esce liberamente potendo decidere i propri passi, conformemente alle regole costituzionali sulla libera circolazione... Il ché mi sembra più educato nei confronti dei clienti rispetto a percorsi obbligati "si entra di qui! Si esce di là!" decisi senza dinamiche rappresentative da privati imprenditori. Insopportabili perché sembrano considerarti un elemento della loro catena di montaggio, sacchetti umani di soldi che devono essere dirottati come pecore in un ingranaggio che poi ti sputa dall'altra parte dopo averti disintegrato l'anima, come in un una dinamica digestiva. Una volta si andava all'emporio a comprare cose."