Tomean Ristorante Indiano Roma

"Cucina indiana del Kerala molto gradevole. Personale gentile e ambiente tranquillo. Ci ritornerei"

"Ristorante con un ottima cucina indiana, cibi preparati con attenzione e cura,confortevole la sala,da provare"

"SCONSIGLIATISSIMO...Menù italiano, chiediamo prosciutto e mozzarella, e la mozzarella non c'è...chiediamo carciofi, e non ci sono. Mia moglie ha ripiegato sulle patatine fritte, io paccheri alla gricia con 3 pezzi di guanciale, diciamo che era una cacio e pepe. Il colmo quando chiediamo ci venga cambiata la bottiglia con la muffa, e il proprietario faceva finta di non vedere e capire. Sempre il proprietario dice al cameriere, sono "italiani" in modo disriminatorio perchè giustamente c'era gente che mangiava il riso con le mani. Capisco altre culture, ma venire discriminato a Roma perchè sono "italiano" quando un ristorante che ha 4.5* di recensioni si permette di servire bottiglie con la muffa, gricia senza guanciale e c'era anche una formica sul tavolo. Ma non abbiamo detto nulla perchè c'era altra gente, diciamo che la visita a Roma non è iniziata nel migliore dei modi."

"Non vi fate ingannare dal nome, è un ristorante etnico al 100%. Vera cucina indiana. E che la cucina sia realmente vicina a quella che potreste gustare in un buon ristorante dell'India lo testimonia il fatto che fra gli avventori c'è una prevalenza di cittadini indiani residenti a Roma. Il locale è piccolo ma curato, il personale è cortese ed i prezzi sono adeguati. Unico neo il menù, scritto solo in inglese e con foto che poco aiutano se non si conoscono già le pietanze. L'aiuto del cameriere (c'è n'è solo uno italiano) sarà fondamentale e se non se non avete un palato avvezzo alla piccantezza della cucina orientale farete bene a farlo presente. In ogni caso, se vi sentite pronti a nuove esperienze culinarie, val la pena provare."

"Aperto da poco più di un mese da tre soci, di cui uno dietro ai fornelli, il locale si segnala per qualità ed ambiente. Iniziamo col dire che I tre hanno rivitalizzato la sala principale (una cinquantina di coperti circa), con un arredamento sobrio, e di gusto, che lo rende informale ed elegante allo stesso tempo. Per gli amanti del sottofondo, fa da cornice, una programmazione jazz che non disturba, contribuendo a dare "tono". Il tovagliato è preciso ed in linea con l'idea (e lo stile) del locale. I due soci, accolgono gli avventori accompagnandoli al tavolo I modo affabile. Cena di vigilia (24/12), con menù fissato. Ostriche come entrata, e soutè di cozze. Ma a destare subito la nostra attenzione è il trancio di salmone, marinato con succo d'arancia e scorza, a dir poco eccellente, a detta di un non amante del salmone. Una delicatezza che ritornerà come filo conduttore per tutte le pietanze. Ultimo, ma non meno buono, dei moscardini in sugo, che ci siamo concessi come bis. Doppio primo, risotto in crema di scampi e paccheri con baccalà e pecorino. Se il primo era buono, il secondo era ancora migliore. Il pecorino dona quel pizzico di grinta che non guasta, dando corpo ad un piatto interessante ma sempre delicato ed equilibrato. Ci sarebbe da sottolineare la qualità della proposta di pesce fin ora presentata, ma vien da se. Unico secondo, con filetto di orata in crosta di patate e zucchine, da leccarsi I baffi. Ad accompagnare I piatti del buon bianco, con una cantina non ancora completa, ma per poco. Il prezzo fisso del menù della serata speciale è buono (40€), diventando ottimo se rapportato alla qualità. Il personale di sala (gli altri due soci, ed una terza persona), sono presenti e mai invadenti, con le attenzioni di chi lavora per il cliente, con qualche meccanismo da oliare che in realtà ti fa apprezzare ancora di più l'esperienza che stai vivendo. Il giudizio finale non può che essere alto. Quando mangi di quantità e qualità, ed a fine serata non sei appesantito, non puoi non fare I complimenti allo Chef. La sala era praticamente piena, e abbiamo colto soddisfazione anche dai nostri vicini. Torneremo per sondare il menù alla carta, ma se le premesse sono queste ..."