Architettura barocca a Campania

“Santuario a cui sono molto legato, per molteplici motivi. Un posto poco valorizzato ma con un discreto potenziale”

“Non è una scuola calcio qualunque ma una grande FAMIGLIA!!!!”

“In posizione centralissima, e al contempo non lontano dalla stazione, il B&B offre un punto di appoggio perfetto. La gentilezza è l'efficienza della proprietaria sono un valore aggiunto. Molto raccomandato.”

“Bellissima chiesa antica di Aversa, finalmente in fase di ristrutturazione.”

“Straordinaria! Visitata durante il periodo natalizio ho potuto ammirare non solo la bellezza della Basilica ma anche il “Presepe favoloso”, uno straordinario presepe ricco di simbolismo e tradizione. Imperdibile la visita alle catacombe di San Gaudenzio, gestita in maniera ineccepibile da un’associazione composta da giovani del posto che raccontano con passione e trasporto la storia delle catacombe e del quartiere Sanità.”

“Struttura davvero incantevole, per posizione ed architettura. Un luogo che dona pace e lascia spazio alla contemplazione della bellezza naturale che la costiera amalfitana offre. Si aggiunga a questo l’eccellenza del personale, attento ad ogni dettaglio, pronto a soddisfare qualsiasi esigenza del cliente, con gentilezza e professionalità. Potrei definire questo luogo un’oasi di meraviglie, credo difficilmente pareggiabile da altre strutture.”

“Una chiesa antica e bellissima, oggi è retta da un giovane sacerdote che sta lavorando nella scia dei precedenti parroci che né avevano fatto un punto di riferimento per i cittadini del Borgo di Aversa”

“La chiesa di Gesù Redentore e San Ludovico d'Angiò, già cappella delle sorelle povere di Santa Chiara (popolarmente ricordata come chiesa delle clarisse) è una chiesa di Napoli, situata nel centro storico, in piazza del Gesù Nuovo. La chiesa in origine nacque come refettorio dei Frati Minori, spazio quindi destinato ai frati minori,[1] e faceva parte assieme ai suoi due chiostri monumentali (dei Frati Minori e di Servizio) dell'adiacente complesso monastico di Santa Chiara. Storia e descrizioneModifica  Interno della navata con in fondo il coro delle clarisse su cui è il grande affresco di Lello da Orvieto: Gesù Redentore tra santi e donatori (1340 ca.) L'edificio sorse originariamente per i frati minori nel 1317.[1] Esso mostra un'architettura tipicamente medievale essendo contemporaneo alla basilica di Santa Chiara. La sua funzione era inizialmente quella di refettorio. La chiesa è formata da una navata rettangolare preceduta da un ampio vestibolo in cui è visibile al centro della parete una tela a forma di lunetta trecentesca raffigurante la Crocifissione, il cui luogo originario non è l'attuale.[1] La navata vede un pavimento pregiato e un altare maggiore di sola pietra, mentre il soffitto è sovrastato da una teoria di capriate lignee. Sulla controfacciata dell'aula è un grande affresco romboidale chiamato La mensa del Signore, raffigurante Cristo che regge il Vangelo, mentre in basso è raffigurato un momento conviviale con i santi Francesco e Chiara e gli Apostoli.[1] Tangenti i quattro lati, sono dipinti in piccoli cerchi i simboli dei quattro evangelisti, uno per lato. Questo affresco, databile attorno al 1332, è attribuito ad un artista nominato convenzionalmente Maestro di Giovanni Barrile. Segue alla navata il coro delle clarisse, divenuto tale con la trasformazione della struttura da refettorio dei frati a chiesa per le monache, posto dietro l'altare e che un tempo costituiva la sala capitolare del monastero. La sala è caratterizzata da un altro affresco ancora su Gesù Redentore tra santi e donatori, all'interno di un tipico tempietto gotico, anch'esso dipinto ad affresco.[1] L'opera è di Lello da Orvieto ed è datata 1340 circa.[1] Dopo i restauri del secondo dopoguerra che interessarono l'intero complesso, fu aperto l'ingresso principale alla chiesa su piazza del Gesù, prima inesistente. Chiusa per oltre due anni a causa di urgenti restauri conservativi, è stata riaperta al culto il primo dicembre 2007 ed, in tale data, è stata elevata a chiesa dall'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe e dedicata al Cristo Redentore, a motivo della sua raffigurazione nel coro, ed a San Ludovico d'Angiò, poiché le sue reliquie sono tutt'oggi conservate dalle stesse clarisse.”

“Un luogo storico e fondamentale, ma anche un esempio di gentilezza e rispetto verso chi visita, senza dare mai la sensazione di voler convertire la visita in un'azione di catechesi. E questo si gradisce moltissimo. La giovane che mi ha guidato è stata assolutamente esemplare, informatissima e di una attenzione impeccabili. Davvero grazie.”

“Importantissimo esempio del barocco napoletano contiene capolavori del Vaccaro, di Luca Giordano ed Annella De Rosa, De Matteis, etc.Attualmente conosciuta come la chiesa della "Madonna che scioglie i nodi" grazie alla recente opera di origine teutonica che rimanda a tale iconografia nell'originale. I "Turchini" dal colore delle uniformi degli studenti del conservatorio/opera di beneficenza che insisteva in tale sede.”

“Luogo in incantevole della città partenopea, con un obelisco storico-artistico e l'omonima chiesa.”

“Chiesetta piccola ma molto bella, risalente al Cinquecento, poi rielaborata nei secoli. Si trova lungo la scalinata all'ingresso del borgo medievale di Agropoli, a picco sul mare. È dedicata alla Madonna di Costantinopoli, protettrice del paese e dei pescatori. Secondo la tradizione popolare agropolese è stata eretta sul luogo dove alcuni pescatori (durante il XVI sec) riposero una statua della Vergine, che avevano precedentemente visto galleggiare in mare, a seguito di un nubifragio e ad un saccheggio da parte dei corsari. Sulla facciata vi è l'iscrizione Ave Maris Stella, vale a dire: Maria, la stella del mare. Valentina C.”

“Chiesa storica di Calitri punto di riferimento per tutti i calitrani.”

“Grazie per l'ospitalità e l'accoglienza. Ci siamo trovati davvero bene in questa mini vacanza. Consigliatissimo Alexandra e Aristide”

“Se vuoi goderti la storia immersa tra natura e arredi dell'epoca, questo posto è il luogo ideale per sognare e fantasticare ad occhi aperti, oltre che per incrementare il proprio bagaglio culturale. È la seconda volta che visito la Reggia e distanza di 4 anni circa e l'ho trovata veramente ben tenuta! Peccato per il percorso negli appartamenti reali che ha subito alcune variazioni a causa di lavori di restauro quindi non ci è stato possibile poter vedere tutte le stanze. Particolarmente ho amato il giardino inglese che per questioni di tempo non sono riuscita a visitare la volta scorsa. Dunque un consiglio è: prendetevi un intera giornata da passare per visitare la Reggia e i giardini. Per accorciare le tempistiche del parco reale, è possibile usufruire del servizio navetta (2,50€ a persona) oppure è possibile noleggiare le bici ( tariffa oraria bicicletta: €4 ; tariffa oraria bicicletta con pedalata assistita: €6). I bagni all'interno della struttura sono ben tenuti, puliti e forniti di tutto. Per visitare gli appartamenti, non è possibile accedervi con il proprio zaino, ma bisogna lasciarli al guardaroba che si trova proprio all'ingresso ed è gratuito. Il parco reale chiude alle 18 e gli appartamenti alle 19:30. La comodità è la stazione che si trova proprio di fronte la Reggia uscendo dal binario 1.”

“Buon servizio ....con noi organizzati e puntuali La macchina nuovissima è pulita, il seggiolino prenotato pronto. E valido anche il prezzo. (Per raggiungere il deposito 5/10 minuti di navetta....che se piove o ingorghi possono essere di più quindi tenetelo.presente per il rientro se avete il volo subito dopo) Ragazzo nel deposito gentilissimo”

“Organizzata e pulita ,rete solidale ben organizzata e il parroco è molto disponibile e paziente come un buon pastore”

“Chiesa situata nella centralissima piazza Trieste e Trento, ha al suo interno oltre a splendide opere d'arte anche un magnifico presepe dove i volti dei personaggi classici hanno le sembianze di alcuni protagonisti della cultura napoletana come ad esempio Nino Taranto , Luisa Conte. All'esterno ci sono bar e altri locali commerciali per acquistare cibo, inoltre si è a pochissimi passi dal famoso caffè Gambrinus.”

“Grande,bella, chiesa antica ed epocale, sotto ha un presepe bellissimo, con pastori in ceramica vecchi ma di ottimo gusto. Bella esperienza!”

“Visitato in occasione della bella mostra di Artemisia Gentileschi, il palazzo è una stupenda collezione di opere d'arte. Presente la sezione del 900 ricca di opere di artisti come Warhol, Manzoni, Pistoletto, Ghirri e altri. Bella anche la sezione del 600 con un'opera di Caravaggio e molti altri. Presenti anche molte opere di Vincenzo Gemito. Un luogo colmo di bellezza in pieno centro.”

“Chiesa poco conosciuta, ma di notevole interesse artistico (opera di Cosimo Fanzago).”

“Chiesa di cultura,e immensa e a più di +10 cappelle e di culto per l'associazione del Rosario di Bartolomeo longo , padre della chiesa molto cordiale e spiega brevemente la messa”

“Luogo unico di testimonianza culturale e storica della città di Portici, parte della Reggia borbonica, scrigno di tesori.”

“È la più rappresentativa tra le ville del Miglio d'oro ad Ercolano. La facciata esterna non lascia minimamente presagire la sontuosità e la bellezza di questa opera d'arte. È visitabile ed ha un comodo parcheggio annesso. È consigliabile visionare tutte le splendide realtà di Ercolano... a due passi dagli Scavi.”

“Sempre suggestiva la visita alla basilica! Molto bella e ben rifinita!”

“Una struttura stupenda...che da emozione...bella anche come location per fare foto...unica cosa attenzione al navigatore che vi invita a prendere la stradina di campagna... è molto pericolosa per auto di piccola taglia... consiglio di prendere la strada asfaltata anche se si allunga di qualche minuto”

“Dalla mente illuminata di Ferdinando IV di Borbone un luogo all'avanguardia dove far vivere e lavorare una parte della popolazione del Regno realizzando stoffe pregiate in seta conosciute ed apprezzare in tutto il mondo. Una straordinaria testimonianza di archeologia industriale con macchinari funzionanti utilizzati, all'occorrenza, ancora oggi.”

“Chiesa imponente proprio alla fine di Via dei Mille, quando la strada inizia a salire e cambia il suo nome in via Vittoria Colonna. E pensare che proprio l'ammodernamento dell'impianto stradale ci ha privati del maestoso scalone che conduceva alla chiesa progettata dal Fanzago. Bellissima anche all'interno, con opere di Luca Giordano.”

“Vale sicuramente la pena vedere questo luogo. In primis per il magnifico belvedere su Napoli, e i immensi giardini. Tante opere da ammirare. Coniglio la guida. Sono presenti magnifiche carrozze appartenute utilizzate dai re. Un maestoso presepe che con un gioco di luce riproduce l'alternanza del giorno e della notte. Sono anche visibili Personaggi del presepe in terracotta. Purtroppo la parte del museo dove sono presenti le navi era chiuso al pubblico. Sarebbe corretto indicarlo prima dell'ingresso. I ragazzi fino ai 18 anni e i docenti non pagan, riduzione fino ai 24 anni.”

“Accanto all'omonimo Conservatorio di Musica, da visitare assolutamente questa Chiesa bellissima e ben conservata, con magnifico soffitto affrescato.”