Museo della Plastica Cannon-Sandretto Via Guglielmo Marconi 30, 10085 Pont Canavese

"Un museo che non ti aspetti. Fantastica esperienza che ti fa capire che la plastica non è un male ma una risorsa sfruttabile nel tempo; non quella usa e getta ma molti oggetti che ci accompagnano dall'infanzia e riutilizzato tutt'ora. Merita una visita."

"Occorre prenotare la visita. Guida meravigliosa che spiega con grandissima passione. Trovi tutta la storia della plastica dalla sua nascita fino ad oggi con anche annotazioni scientifiche. L'esposizione è molto varia, è anche molto istruttiva. Veramente una visita molto molto piacevole."

"Assolutamente da visitare! Molto interessante ripercorrere la storia della plastica.Affascinante il polo degli uffici della Sandretto rimasti intatti come all'epoca con scrivanie imbandite di oggetti,registri di ogni genere,per non parlare dei reperti di macchine e oggetti utilizzati per la tessitura.Un ringraziamento speciale a Lara,la guida che con passione e dedizione per il suo lavoro ci ha fatto fare un tuffo nel passato di Pont Canavese.Grazie!"

"Piccolo, ma interessante museo all’interno della ex fabbrica Sandretto. Il museo percorre la storia della plastica e la storia delle fabbriche che si sono susseguite all’interno della struttura."

"La rinnovata raccolta di antichi oggetti in plastica della Collezione Privata Cannon-Sandretto, creata per iniziativa del Dott. Gilberto Sandretto verso il 1985, è stata aperta al pubblico fino a circa il 2010. Svariate vicende societarie legate alla Sandretto, e la necessità di realizzare urgentemente lavori di restauro alla palazzina hanno portato alla chiusura della mostra per circa cinque anni. La collezione, così come l’edificio che la contiene, è stata acquisita dalla Cannon – un leader mondiale nella produzione di impianti e macchine per la trasformazione di alcuni tipi di materie plastiche. A giugno del 2015, dopo anni di lavori e di riorganizzazione, la Collezione è stata riaperta al pubblico. La disposizione degli oggetti nelle sette sale del primo piano è stata, nei limiti del possibile, suddivisa per decenni."