Ecomuseo del Rame Lavoro e Resistenza di Alpette Via Sereine 4, 10080 Alpette, Città Metropolitana di Torino
Informazioni
Descrizione del Ecomuseo del Rame Lavoro e Resistenza di Alpette
Benvenuti all'Ecomuseo del Rame Lavoro e Resistenza di Alpette, un luogo unico dove storia, cultura e tradizione si intrecciano per raccontare il passato e il presente di questa affascinante regione. Situato al numero 4 di Via Sereine, nel cuore di Alpette, nella Città Metropolitana di Torino, il nostro museo offre un viaggio immersivo attraverso le radici e le trasformazioni del territorio.
L'Ecomuseo è dedicato a tre temi principali: il rame, il lavoro e la resistenza. Scoprite l'importanza storica dell'estrazione e della lavorazione del rame, una risorsa fondamentale che ha plasmato l'economia e la vita sociale locale. Attraverso esposizioni interattive e reperti storici, esplorerete le tecniche tradizionali e le innovazioni che hanno segnato l'evoluzione di questo settore.
Il museo rende anche omaggio alla forza e alla determinazione dei lavoratori, mettendo in luce le loro storie e il loro contributo fondamentale allo sviluppo della comunità. Infine, una sezione speciale è dedicata alla resistenza, un periodo cruciale della storia italiana, raccontato attraverso testimonianze, documenti e fotografie che celebrano il coraggio e lo spirito di chi ha lottato per la libertà.
Visitateci per un'esperienza educativa e ispiratrice che vi porterà a comprendere meglio le radici culturali e storiche di Alpette. L'Ecomuseo del Rame Lavoro e Resistenza è più di un semplice museo: è un ponte tra passato e futuro, un luogo dove la memoria si trasforma in conoscenza e consapevolezza.
Vi aspettiamo per accogliervi in un viaggio nel tempo, alla scoperta delle storie che hanno forgiato la nostra identità.
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Recensioni
"Ottimo museo raccontato e commentato dal custode (ex alpino). Si può ricordare la vita di 50-90 anni fa del "mondo piemontese - montano" e delle comunità montane. Lavorazione del rame per tutti gli usi. Da visitare è gratuito."
"Alpette, piccolo paesino a 1000 metri sul livello del mare, posto all'inizio delle Valli Orco e Soana ed alle porte del Parco Nazionale del Gran Paradiso, da alcuni anni ha aperto un ecomuseo che prende il nome di Ecomuseo del rame,lavoro e Resistenza. ed inserito nel Polo culturale e bibliotecario locale. Alpette anticamente era chiamata terra dei mastri , in ogni via del paese si sentiva il tintinnio dei martelli che prima modellavano i manufatti e poi li abbellivano con la martellatura. La maestria dei ramai o magnin diventava un pezzo pregiato:paioli per la polenta, secchi o caldaie per il latte, contenitori per la panna, padelle,imbuti e sigelle da pozzo e più avanti braccialetti, opere d'arte. Con l'industrializzazione e l'avvento delle fabbriche di autovetture , i ramai scesero a Torino per divenire battilastra nelle officine di Fiat, Pininfarina,Bertone e tante altre piccole boite. Per ricordare e rilanciare il ruolo dei ramai,il loro lavoro umile e pregiato, il Comune di Alpette nei primi anni duemila, decise di aprire in collaborazione con le istituzioni provinciali un ecomuseo. Nella prima ala dei locali siti ad inizio paese in via Sereine 1, sono esposti circa ottocento manufatti suddivisi in quattro gruppi: -attrezzatura per la lavorazione del rame compresi i cavalli di legno per la martellatura e bordatura con relativi cartelli descrittivi dei vari passaggi - oggetti in rame risalenti alla fine del 1800 utilizzati sia per uso domestico che per la lavorazione del rame ma anche piccoli fornelli - molti stampi in rame per opere d'arte nel soppalco invece si trovano oggetti ed abbigliamento della vita rurale e contadina. All'ingresso della struttura esposto un vecchissimo banco in legno grezzo con relativa lavagna proveniente dalla locale scuola. Nella seconda ala troviamo un laboratorio che originariamente ospitava la scuola del rame, aperta con l'obiettivo di rilanciare il mestiere che andava scomparendo. Più recentemente il laboratorio ospita le tante scuole che si recano in visita alla struttura e sotto le istruzioni di un mastro ramaio, provano a cimentarsi in piccoli lavori manuali quali produzione di braccialetti e medagliette. Infine si è creato un percorso che ricorda il periodo che va dall'8 settembre 1943 al giugno 1945 ovverosia il periodo partigiano e della Resistenza particolarmente attiva in Alpette e nelle zone del territorio canavese con ampie collaborazioni con le adiacenti Valli di Lanzo. Qui sin dall8 settembre nacque il Gruppo Aquila poi divenuto 50° Brigata Garibaldi Mario Zemo trasformatasi nell'ottobre 1944 in 77° Brigata Garibaldi B. Goglio Titala. In appositi pannelli sono esposti numerosi documenti originali, manifesti e locandine, foto ed attestati rilasciati successivamente dalle varie istituzioni nazionali ed internazionali. Particolarmente apprezzati sono poi i vari capi d'abbigliamento fra cui spiccano la divisa della polizia partigiana ed un giubbotto di lana di pecora oltre ad una fisormonica che allietava con le sue note le lunghe serate e notti passate sui monti. Un quadro con ritratto ricorda il capo partigiano Battista Goglio nome di battaglia 'Titala', caduto nel combattimento di Ceresole Reale, 11 agosto 1944 e la sua famosa frase 'voi fascisti bruciate le case, ma l'ideale è come la pietra e la pietra non brucia' pronunciata nel 1922 quando una squadra fascista al secondo tentativo riuscì ad incendiare la locale società cooperativa di mutuo soccorso. Il nome quindi dell' "ecomuseo del rame,lavoro e Resistenza" è stato assunto proprio dalle storie appena descritte inquanto raccolgono e coniugano i vari aspetti ed i valori degli uomini e donne che ne furono protagonisti ed in tantissimi casi ripercorsero le tre tappe di vita:ramai, battilastra ed infine resistenti e partigiani. I locali sono visitabili durante il periodo estivo il sabato e la domenica o eventualmente in altri periodi, giorni ed orari contattando la struttura o il Comune. Programmi particolari con accompagnamento sono poi predisposti per le scuole di ogni ordine e grado."
"Si trova ad Alpette in Canavese. Si possono ammirare e comprare oggetto in tema eseguito manualmente. Il paese poi si trova a mille metri di altezza e merita di essere visitato. Per l ottimo clima e per la gentilezza degli abitanti. Ci sono diversi ristoranti sia per mangiare. E un ristorante hotell per pernottare nella zona centrale. In estate apre i battenti un altro ristorante alpino in borgata Trione a 1260 metri di altezza con Camere da cui si puo ammirare la Valle dell Orco"
"Bello spazio espositivo, sebbene un po' piccolo, ma ben tenuto e con tanti oggetti. La mia parte preferita è quella sulla resistenza. Lo consiglio."
"Interessante! È la storia dei "magnin". Gli artigiani del rame che creavano pentole di rame di ogni dimensione."
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