Casa Museo Cesare Scaglia Piazza San Carlo Borromeo 18, 13019 Varallo, Provincia di Vercelli
Informazioni
Casa Museo Cesare Scaglia
Benvenuti alla Casa Museo Cesare Scaglia, un gioiello culturale situato nel cuore di Varallo, in Piazza San Carlo Borromeo 18, nella splendida Provincia di Vercelli. Questo museo, dedicato alla vita e alle opere di Cesare Scaglia, offre ai visitatori un'affascinante immersione nel patrimonio artistico e culturale della regione.
La Casa Museo Cesare Scaglia è più di una semplice esposizione; è un viaggio nel tempo che consente di scoprire la storia e l'arte attraverso una collezione unica di opere d'arte, documenti storici e oggetti personali dell'artista. Ogni stanza racconta una parte della vita di Scaglia, offrendo uno sguardo intimo e dettagliato sulla sua creatività e il suo contributo alla cultura locale.
Situata in una posizione privilegiata, la Casa Museo rappresenta una tappa imperdibile per chi visita Varallo e desidera esplorare la ricca tradizione artistica italiana. Il nostro personale esperto è sempre a disposizione per guidarvi attraverso le esposizioni e condividere aneddoti e curiosità sulla vita di Cesare Scaglia.
Venite a scoprire la Casa Museo Cesare Scaglia, dove l'arte prende vita e la storia si racconta attraverso gli occhi di uno dei suoi protagonisti più illustri. Vi aspettiamo per un'esperienza culturale unica e indimenticabile.
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Piazza San Carlo Borromeo 18, 13019 Varallo, Provincia di Vercelli, Italia
Recensioni
"In piazza San Carlo a Varallo si trova una piccola realtà museale molto particolare: si tratta della Casa Museo Cesare Scaglia, un museo allestito all’interno di una casa abitata dall’omonimo pittore. Cesare Scaglia (1866 – 1944) veniva definito dai suoi contemporanei d’inizio ‘900 il “pittore dell’aria libera”. Un’artista introspettivo, forte e sensibile al tempo stesso, che attraverso il pennello esprime una pittura condotta con tecnica e perizia ma soprattutto con tanta passione. L’attenzione è rivolta tutta alle sfumature dei colori a olio o dei pastelli fino ad ottenere una resa perfetta dei giochi di luce naturali, al punto che ogni paesaggio pare una fotografia. Abituato a lavorare a diretto contatto con la natura tra le sue montagne, Scaglia spesso monta il cavalletto direttamente nel posto che ispira il suo lavoro, e lo ritrae realizzando grandi sinfonie visive e tattili. Celebri sono anche i suoi ritratti e gli scorci architettonici. Figlio di una contadina e di un gessatore migrante in Francia, dopo i primi studi condotti nella Scuola di Disegno di Varallo si perfezionò all’Accademia Albertina, tornando in seguito come insegnante nella scuola in cui aveva mosso i primi passi. Nel corso della sua carrierà ricoprì il ruolo di Direttore del Sacro Monte. Divenne anche Sindaco di Roccapietra, suo paese natale (oggi frazione di Varallo) e nel 1922 entrò a far parte del CAI. Dopo aver celebrato le nozze con Margherita Bussone nasceranno i suoi tre figli: Aida, Eraldo e Elena. La figura umana e artistica è stata immortalata grazie alla creazione della Casa Museo a lui dedicata, allestita dalla figlia primogenita Aida. La ragazza, alla morte del padre, volle creare un Museo – ritrovo in ricordo del padre proprio nei locali del laboratorio nel quale il pittore lavorava. Una tipologia del tutto nuova e umanamente diversa per intendere il “museo” grazie al quale si può vivere la bellezza della Valsesia intera attraverso le opere dell’artista, che colpiscono per la grande sensibilità con cui ritrae i paesaggi e le cose quotidiane della sua terra. Secondo le volontà testamentarie di Aida il piccolo museo venne in seguito lasciato al Comune che, dopo anni di abbandono, riuscì a riaprirlo nel 2005 offrendo alla Città la possibilità di far rivivere una parte importantissima del patrimonio cittadino."
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