Chiesa Santa Maria delle Grazie Via Gaudenzio Ferrari, 13019 Varallo, Provincia di Vercelli

"Ho visitato questo luogo sacro in occasione di un concerto del Coro la Rocca di Appiano Gentile,mio marito è un corista,entrando in chiesa sono rimasta abbagliata dalla sua bellezza consiglio vivamente da visitare"

"La chiesa, a navata unica, venne eretta nel 1497 in stile tardogotico per volere del frate francescano Bernardino Caimi, pure ideatore del vicino Sacro Monte. Il suo aspetto esteriore, spoglio e dimesso, non deve trarre in inganno: l'interno dell'edificio ospita infatti il tramezzo interamente affrescato da Gaudenzio Ferrari (1475/1480 - 1546), in cui la grandiosa Crocifissione centrale è contornata da ben venti pannelli che illustrano La Vita e la Passione di Cristo. Si tratta quindi di una Biblia Pauperum fra le più artisticamente importanti dell'intero nord Italia. Il ciclo pittorico, realizzato nel 1513, è probabilmente il capolavoro supremo del pittore piemontese, forse addirittura superiore al Concerto degli Angeli affrescato sulla volta della cupola del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno. Una visita imperdibile per tutti gli appassionati d'arte."

"Il santuario fu fatto costruire tra il 1486 e il 1493 All’interno si conserva una delle opere più ricercate della Valsesia: la grande “Parete Gaudenziana” un tramezzo affrescato da Gaudenzio Ferrari (1513) nel quale sono illustrati alcuni episodi della Vita e della Passione di Gesù"

"Alla base del Sacro Monte sorge la chiesa, e convento francescano, di Santa Maria delle Grazie, chiesa in semplici forme gotiche secondo il modello voluto da Bernardino da Siena, ossia la separazione della celebrazione dei riti e quella riservata alla predicazione. La separazione si realizzava con un tramezzo normalmente affrescato, come sfondo alla predicazione. Questo tramezzo segue la struttura canonica: tre aperture ad arco sulla base della parete, al di sopra è suddiviso in venti quadri di uguali dimensioni e un riquadro centrale equivale allo spazio di quattro riquadri. Opera magnifica!"

"Voluta dal frate francescano Bernardino Caimi, la chiesa di Santa Maria delle Grazie fu costruita in semplici forme tardo gotiche, tra i 1486 e il 1493 in luogo di una piccola cappella poco fuori il centro urbano. Nel 1931 Papa Pio IX elevò la chiesa alla dignità di basilica minore. All’interno si conserva una delle opere più ricercate della Valsesia: la grande “Parete Gaudenziana” un tramezzo affrescato da Gaudenzio Ferrari (1513) nel quale sono illustrati alcuni episodi della Vita e della Passione di Gesù, dall’Annunciazione alla Resurrezione. Il tramezzo affrescato, ideato dal frate francescano San Bernardino da Siena, divide la chiesa in due zone fruibili in modo diverso: la zona antistante la parete anche in passato veniva usata come aula di predicazione nella quale i fedeli prendevano posto per ascoltare le omelie pronunciate dal pulpito; la parte retrostante era invece usata per celebrare la Santa Messa e i fedeli potevano accedervi liberamente. L’immediata comprensibilità e la genuina efficacia generata dal connubio di tecnica e sentimento caratteristici della pittura di Gaudenzio rendono queste scene adatte a rafforzare la predicazione evangelica. La parete varallese misura 10,40 metri in larghezza e 8 metri in altezza. In occasione dei restauri e della mostra presente alla Pinacoteca è possibile vedere da vicino gli affreschi grazie ad un ponteggio istallato in parallelo alla parete, non serve altro che salire ed ammirare lo spettacolo degli affreschi dell'artista, un vero e proprio gioiello ( merita sfruttare questa circostanza dato che la chiesa viene aperta solo in determinate occasioni ). L'impatto appena entrati all'interno è grande, non ci si aspetta nulla del genere, soprattutto se non si ha la minima idea di ciò che effettivamente c'è dentro...questa almeno è stata la mia esperienza."