Santuario di Oropa Via Santuario D'Oropa 480, 13900 Oropa, Provincia di Biella

"Unico e molto suggestivo! Da visitare con calma e in una bellissima giornata di sole per godersi i giochi di luce sia del paesaggio circostante che del santuario. Dev’essere anche indimenticabile sotto la neve!"

"Secondo la tradizione, il santuario di Oropa sarebbe stato fondato da Sant'Eusebio vescovo di Vercelli nel IV secolo Dopo quattro giorni di cammino appare il magnifico santuario. Da questo momento è un emozione unica. La chiesa di Santa Maria, sorge presso un masso erratico, il gran deyro, che probabilmente era stato un luogo di culto precristiano, il cui sito è ancora visibile nella parete nord della basilica antica. Fu consacrata dal vescovo Aimone di Challant nell'estate nel 1294. Aveva la stessa larghezza dell'attuale sacello e si prolungava fino all'attuale facciata.[6]"

"Luogo di pace e spiritualità molto grande e accogliente, per questo è sempre possibile trovare un angolino tranquillo anche nei giorni di affollamento. Vi è possibilità di soggiornare in belle camere di diverse tipologie. Intorno al santuario molto percorsi e possibilità. Da non dimenticare il giardino Botanico oltre la Basilica superiore. P.S. ricordatevi sempre una felpa o una giacca: essendo a 1.200 metri s si rannuvola fa subito freddo."

"Di solito parto da Oropa, per montagne varie... e non degno il Santuario né di visita né di foto. Poi capita che si venga qui per una giornata di calma, di (quasi) riposo e di pace, ed allora si esplorano il Santuario e le vicinanze, senza aneliti sportivi... Il Santuario è maestoso, si sviluppa in sagrati, architetture, chiesa antica e basilica, portici, corridoi, interessante per es. percorrere a passo lentissimo i corridoi degli ex voto, ma anche ammirare gli interni di chiesa e basilica. Ho fatto il giro dei tempietti (Sacro Monte) una sola volta molti anni fa senza fotografare, dovrei pensarci! Poi, a lato della basilica, se ben ricordo vicino al ristorante Valfrè, parte da un ponticello la bella "passeggiata dei preti" tra panorami, rocce e larici che offrono dettagli pittoreschi e, all'uscita finale dai boschi, dopo 2 km ca, si ammira un ampio panorama su pianura, pascoli e montagne. Che dire? Che da decenni torno qui almeno una volta l'anno (escludendo le escursioni), solo per ripassare col corpo e con la mente tutti gli angoli di questa meraviglia."

"Ci aspettavamo di più da un luogo considerato patrimonio dell'UNESCO. Forse perché l'abbiamo visitato di venerdì pomeriggio o forse perché è più suggestivo d'inverno, quando il santuario è circondato dalle montagne innevate. Abbiamo trovato tutti i bar & e ristoranti ancora chiusi e nessun altro un giro a parte pochi altri turisti come noi. La sensazione è quella di un luogo ormai poco vissuto. Siamo stati sfortunati anche perché non sapevamo che stessero facendo alcuni lavori di restaurazione e messa in sicurezza all'interno del santuario stesso."