Associazione Pro Brinzio
Via Monte Grappa, 10, Brinzio (VA)
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"Angolo di paradiso"
"Prima visita a Brinzio senza particolare motivo ma solo per curiosità, ci ha conquistato per la tranquillità, per l'atmosfera carica di echi del passato, per la posizione immersa nel verde. Davvero incredibile la conservazione delle antiche corti, abbellite da fiori e rampicanti, inusuale il lavatoio posto accanto al fiume, ampia la piazza che accoglie la Parrocchiale e un dedalo di stradine che conducono al museo della cultura rurale ed ai tanti sentieri. Purtroppo il museo apre solo nei fine settimana e non è stata possibile la visita, così abbiamo dato un'occhiata al giardinetto antistante che raccoglie vecchi carri e attrezzi agricoli. A fianco si trova l'edificio che, in passato, era adibito all'essiccazione delle castagne la cui coltivazione era molto diffusa. Utili i totem piazzati in varie parti del paese con informazioni interessanti sulla vita rurale. Sicuramente torneremo per il museo e per vedere ciò che oggi, per mancanza di tempo, ci siamo persi. Aggiorno: siamo tornati a Brinzio percorrendo le stradine dalla parte opposta del paese, incontrando subito il dipinto di Mario Alioli che celebra i campioni del ciclismo del passato. Inoltrandoci arriviamo al "Ghet" un antico cortile davvero fermo nel tempo con scale e balconi in pietra, proseguendo troviamo la piccola officina del fabbro, non funzionante ma perfettamente conservata con fucina, mantice e tutti gli attrezzi da lavoro. Più avanti il "castel" luogo dove si ferravano gli animali e tra corti, fienili, piccoli giardini e belle casette eccoci al museo che finalmente ci accoglie per la visita. Costo 2 euro a testa ed è subito una sorpresa. Al pian terreno una raccolta di tantissimi strumenti e macchine per le attività tipiche della zona come l'apicoltura, la bachicoltura, l'allevamento, la raccolta delle castagne, ricostruita persino la mangiatoia della stalla. Ci sono poi aratri, calchi per i mattoni, attrezzi per l'edilizia, gioghi per gli animali adibiti ai lavori campestri o al trasporto del legname. Ma il pezzo forte si trova al primo piano, infatti vi è ricostruita una piccola cucina con camino, credenza, tavola apparecchiata e tanti oggetti del passato come, ad esempio, il vecchio, classico macinino da caffè delle nostre nonne. Bello anche l'angolino dedicato alla scuola con il piccolo banco e la vecchia lavagna, poi macchine da cucire d'epoca (una decorata con piccoli intarsi di madreperla), il banco del ciabattino, quello del falegname ed altro ancora. Incredibile quanti oggetti possono trovare posto in sole due sale! Ultimo piano dedicato a spazio per riunioni, ospita sculture in legno di Luigi Pogliani e suoi pannelli artistici in legno alle pareti. Bellissimo il gruppo "il Saetta e i monelli di Brinzio". Che dire, per gli appassionati di antiche cose e mestieri questo museo è proprio da non perdere. Buona visita!"
"Encomiabile il loro impegno nell'animare il paese... non capisco proprio come sia possibile dire qualcosa contro di loro"
"Pessimo vengo fino a Brinzio per la sagra del Porcino e neanche il risotto ai porcini.una sola bancarella che vende Funghi che delusione non verrò mai più."
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