Chiesa di San Biagio Via XXV Aprile, 21033 Cittiglio, Provincia di Varese
Informazioni
La Chiesa di San Biagio si trova in Via XXV Aprile a Cittiglio, nella provincia di Varese, con CAP 21033. Questo luogo sacro rappresenta un importante punto di riferimento spirituale e culturale per la comunità locale. Immersa nel suggestivo paesaggio lombardo, la chiesa offre ai visitatori un ambiente di pace e riflessione. Con la sua architettura affascinante e la sua storia ricca, la Chiesa di San Biagio è aperta a tutti coloro che desiderano partecipare alle celebrazioni liturgiche, momenti di preghiera o semplicemente ammirare la bellezza del luogo. Sia che siate residenti o turisti, vi invitiamo a scoprire questo gioiello di Cittiglio, dove fede e tradizione si incontrano in un'atmosfera accogliente e serena.
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Via XXV Aprile, 21033 Cittiglio, Provincia di Varese, Italia
Recensioni
"Molto bella ma per il momento non visitabile"
"L'edificio è situato sul colle Sanbiagio, che domina Cittiglio; l’area fu probabilmente colonizzata già durante la preistoria e sicuramente in epoca romana (epigrafi funerarie rinvenute nelle campagne di scavi archeologici). Una di queste epigrafi (appartenente ad un quadrumviro forestiero, che probabilmente villeggiava nel cittigliese) è stata riutilizzata come soglia della chiesa stessa.Essa si presenta come una cappella a navata unica, con l'altare a ovest e il campanile allineato alla facciata (ove si trova l'unico ingresso).La facciata è a capanna, con singolo portale centrale ad arco a tutto sesto sormontato da una piccola monofora. L'edificio viene aperto solo in occasioni particolari, come ad esempio durante la festa di San Biagio protettore della gola (nel calendario cristiano, San Biagio si festeggia il 3 febbraio) quando avviene la distribuzione del pane benedetto, e vi si celebra settimanalmente una messa in rito romano (giacché la locale parrocchia di San Giulio appartiene alla diocesi di Como). Nell'VIII secolo d.C. sul colle venne eretta una prima chiesetta: una cappella privata, della famiglia nobile dei Sanbiagio, proprietaria di un contiguo castrum militare; era dedicata a San Biagio e Sant'Andrea (questo secondo titolo venne poi eliminato in epoca ignota).La chiesa era ad un livello più basso rispetto all'edificio corrente ed era diametralmente opposta: altare ed abside erano rivolti ad oriente, mentre il vestibolo guardava ad occidente. Verso il 1000 la chiesa venne abbattuta e ricostruita: la navata venne allungata e il pavimento rialzato. Inoltre venne edificata il campanile , di struttura cuspidata, avente nella sommità una cella aperta su tre lati da bifore, inframezzate da una colonnina con capitello a stampella. Tra 1050 e 1075 fu edificato un nartece( per ospitare tombe gentilizie) che era largo come la chiesa e una lunghezza pari circa 1/2 . Nella sacrestia sopravvive una porzione della facciata, la cui costruzione non comportò tuttavia la demolizione della facciata della chiesa. Nel XIV, quando fu alzato il pavimento , tale diaframma fu abbattuto e chiesa e nartece divennero un unico ambiente. Nel XVI secolo la proprietà della chiesa passò alla famiglia Besozzi (tra le maggiori stirpi gentilizie locali), che la mantenne fino al XIX .Tra 1627 e 1635 l'orientamento della chiesa venne modificato con la demolizione dell'abside, ove fu ricavato il nuovo ingresso; quello vecchio fu murato e tramutato nel nuovo presbiterio. Il pavimento fu ancora alzato, mentre a ridosso della parete settentrionale dell'edificio fu realizzato un ossario. Unica aggiunta nel 1722: una nuova sacrestia poco dietro il campanile. Sempre nella prima metà del XVIII: sull'altare un paliotto su base gessata. Con gli scavi dal 2006 furono rinvenuti 3 livelli: uno in cotto risalente al 1630, uno del 1200 in malta rossa e un altro del 1000 in battuto di malta. Poi lo scavo riportò alla luce i resti della piccola chiesa ancestrale e dell'antico abside dipinto, demoliti a seguito dell'inversione di orientamento della chiesa;17 monete risalenti al XII-XVI secolo, alcune ciotole, coltelli, frammenti di tessuto, un anello, fibbie, borchie e altri oggetti quali una capasanta (tipico souvenir dei pellegrini a Santiago di Compostela);21 sepolture, sia semplici inumazioni che loculi "stabili" realizzati con lastre di pietra. In particolare, nel loculo in pietra di forma antropomorfa numero 19 venne rinvenuto lo scheletro di un'adolescente, mentre nel sacello 13 venne trovato lo scheletro di un maschio adulto, deceduto a seguito di decapitazione e presentante varie fratture riconducibili a colpi di spada (da questo sepolcro riemersero anche una lucerna vitrea, chiodi bronzei e frammenti di vaso fittile). Tale individuo decapitato era probabilmente un membro della famiglia De Citillio, i cui appartenenti usavano farsi seppellire nell'atrio; alcuni affreschi, tra i quali uno del periodo 1000 – 1100 raffigurante la chimera, animale mitologico con tre teste (a forma di leone, serpente e capra) ed effigie insolita in uno spazio sacro."
"Attualmente è oggetto di scavi archeologici e non accessibile"
"Ponteggi e divieto di accesso."
"Sito storico. Bella visuale di Cittiglio e monti sasso del ferro e nudo. Si scorge il lago Maggiore."
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