Chiesa S. Lucia Via San Paolo della Croce 1, 21032 Caravate, Provincia di Varese
Informazioni
La Chiesa di Santa Lucia è un luogo di culto accogliente situato nel cuore di Caravate, in Provincia di Varese, all'indirizzo 1 Via San Paolo della Croce, 21032. Questa chiesa, dedicata a Santa Lucia, rappresenta un punto di riferimento spirituale e culturale per la comunità locale. Con la sua architettura affascinante e l'atmosfera serena, la chiesa offre uno spazio ideale per la preghiera, la riflessione e la celebrazione dei sacramenti. I visitatori sono i benvenuti a partecipare alle funzioni religiose e a esplorare l'importante patrimonio storico e artistico custodito al suo interno. Venite a scoprire la bellezza e la tranquillità della Chiesa di Santa Lucia, un luogo dove la fede e la comunità si incontrano.
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Via San Paolo della Croce 1, 21032 Caravate, Provincia di Varese, Italia
Recensioni
"Edificata su progetto di Luciano Baldessari agli inizi degli anni 60,sorge nel punto più alto del parco di Villa Letizia, in stato di abbandono da circa vent'anni. Sembra inspirata alla cappella di Notre Dame du Haute ,di Le Courbusier,a Ronchamp ( Franca Contea). Il volume della cappella è delimitato da pareti concave e convesse e anche la copertura,in parte piana e in parte a vela,dona all insieme un effetto molto suggestivo. In origine era di color bianco brillante, ora è in uno stato di totale abbandono, come tutto il parco circostante. Peccato. Nonostante tutto se si è in zona merita una visita,ci si arriva comodamente anche in auto."
"Definita una delle opere più rilevanti dell’architettura postconciliare, sorge nel luogo più elevato del parco di Villa Letizia (ex casa di riposo per non vedenti). Progettata negli anni ’60 dall’architetto di fama internazionale Luciano Baldessari è caratterizzata dal suo colore bianco e dalle linee curve della sua struttura. La sua funziona è di primo piano nel settore. La sua funzione è di primo piano nel settore, sia perchè strutture di questo tipo sono molto rare sia perchè le caratteristiche proprie di questo complesso in particolare si pone come un ammirevole esempio di soluzioni architettoniche e tecno-organizzative dimostrando di assolvere nel modo migliore il compito di sostegno e di assistenza voluto dalla famiglia Campari-Migliavacca. Dice Baldessari: “Si tratta di un’opera lontana da ritorni pseudo stilistici e da compiacenze conformistiche mentre esprime l’esito di lunghe e appassionate ricerche. In pieno accordo con la committente si è cercato di vagliare ogni minimo particolare, curandone i reciproci rapporti e quella complementarietà che si conclude nella musicale unità dell’intera composizione urbanistica e ne garantisce l’armonica integrazione nel paesaggio. Mi auguro, anzi so, che coloro i quali – purtroppo – non possono vedere, sapranno intuire la schiettezza di un’opera per essi costruita e ad essi dedicata”. La chiesa si trova nella parte più alta del parco, a poca distanza dal convento dei Passionisti, è raggiungibile attraverso un percorso dotato di corrimano adatto per le persone non vedenti che si snoda nel parco con partenza dalle residenze per gli ospiti. Vi è un ulteriore ingresso alla proprietà nella parte più alta da via San Paolo della Croce. Notizie storiche La chiesa di S. Lucia è inserita nel complesso di Villa Letizia già Villa Maria, una storica dimora ottocentesca che fu di proprietà della famiglia di Siro Penagini( 1885-1952) illustre pittore il quale abitò per alcuni periodi nella villa. La villa fu poi acquistata da Gaspare Campari( 1828-1882) illustre imprenditore, inventore del celebre aperitivo e fondatore della Campari, per farne la casa di villeggiatura di famiglia, ribattezzandola con il nome della madre: Letizia. Successivamente divenne dimora stabile della famiglia della figlia di Gaspare, Antonietta, quando il marito, Carlo Migliavacca, noto avvocato, venne colpito da cecità. Il figlio della coppia, Antonio, alla morte del padre nel 1908 decise di vendere la villa. Nel 1954, dopo la morte del marito Antonio, la signora Angiola Maria Barbizzoli Migliavacca la riacquista con lo scopo di trasformarla in casa di riposo per ciechi in memoria di Carlo e Antonio Migliavacca. La signora Angiola Maria Barbizzoli, insegnante per oltre 30 anni alla morte del marito subentrò prima come amministratore delegato poi come presidente nella Società Campari reggendone con lungimiranza le sorti e guidandone la fortuna per oltre un ventennio (1954/1976). Accompagnò sempre la sua attività imprenditoriale con opere sociali e culturali. Nel 1962 su progetto dell’ architetto Luciano Baldessari, in quegli anni nel pieno della sua carriera, ha inizio la costruzione dell’intero complesso poi donato dalla signora Angiola Maria, all’Unione Italiana dei Ciechi. L’illustre architetto nato a Rovereto nel 1896, al quale dobbiamo tra l’altro il progetto della chiesa di S. Lucia, fu anche scenografo, pittore, designer e curatore di importanti mostre e di opere non solo in Italia. Quando morì nel 1982 ottenne di essere sepolto proprio nella chiesa di S. Lucia che fu da lui amatissima tra tutte le sue opere e dove è ancora ricordato da una lapide. Nel 1996 nel centenario della sua nascita, per volere della famiglia, l’urna con le ceneri fu traslata nel famedio di famiglia a Rovereto. Il complesso venne realizzato tra il 1962 e il 1966, secondo un progetto che prevedeva il restauro della vecchia villa ottocentesca e la costruzione ex-novo di una serie di edifici di una chiesa posta al termine di un percorso all’aperto"
"Notevole dal punto di vista architettonico. Peccato che sia difficile visitarla"
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