Santa Maria del Campo Via Maestra, 27036 Madonna del Campo, Provincia di Pavia

"E' un punto di sosta quasi obbligato sulla via tra Nicorvo e Mortara anche perché all'interno, su un pilastro, è affrescato San Giacomo, patrono dei pellegrini. E' solo uno dei molti dipinti che il santuario conserva: dalla grande e scenografica rappresentazione della leggendaria Battaglia di Mortara all'effige tardo-gotica della Madonna del latte che si raggiunge attraversando la navata, il presbiterio (coperto da un insolito tiburio) e, infine, l'abside in un percorso silenzioso di bellezza, storia, arte e - ovviamente - fede, che persiste da secoli."

"Santuario mariano appena fuori Mortara, è un piccolo gioiello non molto conosciuto. La facciata è molto semplice, riprende la struttura a capanna, longobardo-gotica, tipica della Lomellina. L'interno, rinascimentale, ha una sola navata a croce latina con tiburio all'incrocio dei bracci e otto nicchie laterali, con affreschi realizzati dal XV al XVII secolo. L'arco trionfale è decorato con una rappresentazione della battaglia di Mortara, combattuta fra i Franchi di Carlo Magno e i Longobardi di Desiderio nel 773, nell'ambito delle lotte che saranno oggetto dell'Adelchi manzoniano."

"Ho visitato questa chiesa in un giorno feriale, non c'era nessuno, le porte erano socchiuse e non si sentiva nessun rumore. All'interno ho avvertito quel senso di pace che solo alcuni luoghi ti sanno dare, mi sono seduto e mi sono beato della bellezza degli affreschi, della frescura del posto e della struttura dei vani di cui è composta. L'origine della chiesa è pienamente romanica, tanto che le prime notizie della sua esistenza risalgono al 1145. All'interno trovate un affresco cinquecentesco della Madonna del Latte, oggetto di devozione, oltre ad alcuni lavori pittorici e scultorei del Cerano. La consiglio a chi non cerca solo architettura e storia ma cerca anche di trovare la pace con se stesso."

"L'origine della chiesa è pienamente romanica, tanto che le prime notizie della sua esistenza risalgono al 1145. Di quell'edificio, però, rimangono soltanto pochi frammenti di muratura. Quel che si vede oggi è frutto della grande ricostruzione operata nel Quattrocento, in forme tardogotiche. Architettonicamente è chiaro che sia stata la vicina Basilica di San Lorenzo ad essere stata presa a modello: i quattro contrafforti che scandiscono la facciata sono identici in entrambe le chiese. L'interno conserva un affresco cinquecentesco della Madonna del Latte, oggetto di devozione, oltre ad alcuni lavori pittorici e scultorei del Cerano (1573 - 1632)."

"Se mi dovessi sposare vorrei questa chiesetta. Semplice, ma molto bella. Un luogo romantico e fermo nel tempo."