Oratorio di San Salvatore (Sec. XI) Via G. Cesare, 28010 Caltignaga
Informazioni
L'Oratorio di San Salvatore, risalente all'XI secolo, è un luogo di culto situato in Via G. Cesare a Caltignaga, nella Provincia di Novara. Questa storica chiesa rappresenta un gioiello dell'architettura medievale, immersa nel suggestivo paesaggio del Piemonte. L'Oratorio di San Salvatore è un punto di riferimento spirituale e culturale per la comunità locale, offrendo un ambiente sereno per la preghiera e la riflessione. Con la sua ricca storia e il fascino senza tempo, l'oratorio invita i visitatori a scoprire le sue antiche mura e a partecipare alle celebrazioni religiose che si tengono regolarmente. Venite a esplorare questo angolo di tranquillità e a immergervi nella spiritualità e nel patrimonio storico di Caltignaga.
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Via G. Cesare, 28010 Caltignaga, Provincia di Novara, Italia
Recensioni
"L'aspetto è molto semplice, tipico degli oratori campestri. Si nota l'assenza della consueta cornice di archetti pensili sulle pareti laterali, assenza forse dovuta ad un ribassamento del tetto. Il crollo del campanile e la costruzione di contrafforti confermano che l'edificio ebbe problemi statici già in passato. Anche la chiusura delle monofore dell'abside e la posa di intonaco non hanno giovato all'eleganza della chiesa che però si riscatta ampiamente all'interno dove offre un ricco ciclo di affreschi dipinto da Giovanni de Campo e dal figlio Luca nella seconda metà del '400 in stile tardo-gotico. L'oratorio venne assegnato dal Verzone alla fine del 1100: è dunque antico e importante ma non appare tenuto come meriterebbe. Non sono affissi eventuali orari d'apertura."
"Risale al 1074 la prima testimonianza dell'esistenza dell'Oratorio di San Salvatore. Lo stesso è ancora citato nel 1347, epoca in cui si viene a conoscenza della sua importanza a livello locale: poteva vantare la presenza di un prevosto e due chierici beneficiari. Molto interessante la sua struttura. Sebbene sia stato in parte intonacato e rimaneggiato nei secoli successivi, rimane evidente la sua primissima origine romanica: le due finestrelle strombate dell'abside (oggi tamponate), le decorazioni ad archetti pensili, la facciata a capanna e i resti di opus spicatum della muratura originaria evidenziano tutta la sua antichità. I massicci contrafforti dei fianchi e della facciata, molto pronunciati e simili a quelli della Chiesa di Santa Maria Nova di Sillavengo, suggeriscono invece un probabile restauro di epoca gotica. L'interno presenta un importante ciclo di affreschi realizzato da Giovanni de Campo (documentato dal 1440 al 1483), ma purtroppo è visitabile solo in occasioni eccezionali."
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