Chiesa della Madonna della Neve Via Madonna della Neve, 28019 Baraggia, Provincia di Novara

"L'origine della chiesetta risale quantomeno al XIII Secolo, quando l'esistenza di un piccolo oratorio campestre è testimoniata dalle lettere di San Giulio da Orta. In quel tempo la struttura doveva essere molto più piccola, poiché l'edificio odierno è il frutto degli ampliamenti effettuati fra XV e XVI Secolo, che hanno contribuito a donargli un aspetto tardo gotico; si veda, ad esempio, l'arco trionfale ogivale che separa la navata unica da presbiterio e abside. Proprio in questa zona è presente un ciclo di affreschi coevi alla ricostruzione della chiesa, purtroppo in pessimo stato di conservazione. Tuttavia, una cappella esterna posta sul lato sud ospita una bella Madonna col Bambino d"inizio Cinquecento, ascrivibile alla bottega dei Cagnola di Novara, piuttosto rovinata ma ancora leggibile. Difficilmente la si trova aperta, ma è possibile osservare l'interno tramite due finestre devozionali poste ai lati del portale d'ingresso. Molto suggestivo il paesaggio agreste nel quale è immersa."

"Semplice ma bella chiesa campestre circondata dalla natura. Le murature presentano la caratteristica tecnica mista di laterizi e ciottoli di fiume, tipica di questo territorio. Suggestiva la visione d'insieme che regala osservandola da lontano. All'interno belli gli affreschi nella zona del presbiterio, seppur versino in uno stato di conservazione non ottimale."

"Chiesa tardogotica, immersa nella campagna sunese, che per i suoi affreschi merita di essere visitata e pubblicizzata!"

"La chiesa della Madonna della Neve, è una struttura tardo gotica, orientata a navata unica. La chiesa conserva affreschi tardogotici che ricoprono l’intera superficie della cappella presbiteriale. Sulle vele della volta sono rappresentati i quattro Padri della Chiesa : ad est san Girolamo, a sud sant’Ambrogio, ad ovest san Gregorio Magno, a nord sant’Agostino. Sulle pareti sono rappresentate le storie della Vergine; natività, adorazione dei Magi, fuga in Egitto, l’assunzione della Vergine ed una pala di Madonna con Bambino e Santi, Sulle pareti nord e sud della navata la Vergine con il Bambino."

"Inizialmente dedicata alla B.V. Maria d'Egro, cioè "del campo", la chiesa è ancora oggi situata tra le coltivazioni lungo la decaduta Via Biandrina. Attestata per la prima volta nel 1220 (ma si ha ragione di crederla molto più antica) ha un aspetto esterno tardo-gotico frutto degli ampliamenti del XV e XIV secolo che la dotarono anche di un interessante ciclo di affreschi interni (alcuni non più leggibili). Il dipinto più importante si trova, però, all'esterno del muro meridionale e ritrae la Vergine con il Bambino: realizzato probabilmente dalla bottega dei Cagnola è oggetto, ancora oggi, di grande venerazione e fu testimone dell'ultimo caso di "ritorno alla vita" di un neonato, avvenuto nella diocesi di Novara il 16 ottobre 1724. A fianco dell'immagine mariana sono dipinti un sant'Antonio da Padova ed un altro santo non più identificabile ad arricchire quest'insolita struttura settecentesca, aperta, non pavimentata ma sempre ben curata."