Parrocchia Maria Ss. Assunta Via Duca D'Aosta 2, 28010 Barengo, Provincia di Novara

"Non si tratta della prima chiesa parrocchiale di Barengo (il primato spetta all'Oratorio di San Clemente, del XII Secolo), tuttavia Santa Maria Assunta ha molta storia alle spalle. La costruzione fu iniziata nel 1443 per volontà di Giovanni Zanardo Tornielli, per offrire alla comunità del borgo un luogo di culto il più possibile vicino alla rocca difensiva, al riparo da scorrerie e incursioni varie (fra queste, vanno citate almeno quelle di Facino Cane del 1411/1412). Nel 1454 l'edificio originario poteva dirsi concluso. Ovviamente la chiesa odierna, dalla facciata pienamente barocca, è il frutto di ben cinque interventi costruttivi succedutisi nel corso dei secoli, gli ultimi dei quali furono effettuati nel tardo Seicento. È annoverabile fra i più notevoli esempi di architettura barocca della zona."

"Trovata chiusa, fuori mi è piaciuta. Mi piacerebbe che le chiese siano aperte per poter essere visitate, perché ritengo che tutti dovremmo poter entrare quando ne sentiamo la necessità."

"A barengo.Piccolo paesino del novarese"

"Chiesa molto raccolta, si trova a barengo."

"La chiesa fu costruita tra il 1443 ed il 1454 a spese dei conti Tornielli che si impegnarono a realizzare anche un cimitero nella piazza antistante. Quella chiesa quattrocentesca sostituì un precedente edificio del 1358 - già dedicato a santa Maria ed ubicato entro il castello - e fu probabilmente di tipo "francescano" cioè ad aula unica e con il tetto a vista sostenuto da travature in legno. Ma già nel tardo 1500 fu trasformata in tre navate e completata dal campanile. I lavori non terminarono qui perché nel secolo seguente furono realizzate le volte in muratura (come da desiderio del vescovo) e aperte le cappelle laterali. La fine del 1600 portò anche l'allungamento della chiesa verso la piazza con il conseguente rifacimento della facciata e del vestibolo davanti all'ingresso. Una storia, quindi, ricca di continui miglioramenti specchio di una comunità assai vivace e devota: peccato non aver potuto visitare l'interno."