Chiesa di Sant'Anna Frazione Sant'Anna 19, 22010 Calozzo, Provincia di Como
Informazioni
Chiesa di Sant'Anna
Benvenuti alla Chiesa di Sant'Anna, un luogo di culto accogliente situato nel cuore della Frazione Sant'Anna, a Calozzo, nella pittoresca Provincia di Como. Con l'indirizzo preciso al numero 19, la nostra chiesa rappresenta non solo un punto di riferimento spirituale, ma anche un pezzo importante della storia e della cultura locale.
La Chiesa di Sant'Anna è un luogo dove la comunità si riunisce per celebrazioni religiose, momenti di riflessione e preghiera. Con la sua architettura affascinante e l'atmosfera serena, offre un ambiente ideale per chi cerca pace interiore e connessione spirituale.
Invitiamo tutti a visitare la nostra chiesa per scoprire la bellezza e la tranquillità che offre. Sia che siate abitanti del luogo o visitatori, la Chiesa di Sant'Anna vi accoglie a braccia aperte. Partecipate alle nostre messe settimanali, eventi comunitari e momenti di preghiera, e diventate parte della nostra vibrante comunità di fede.
Per ulteriori informazioni sugli orari delle messe e sugli eventi speciali, non esitate a contattarci. Vi aspettiamo con gioia per condividere con voi la nostra fede e la nostra tradizione.
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Frazione Sant'Anna 19, 22010 Calozzo, Provincia di Como, Italia
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"Le prime notizie certe su questa chiesetta che sorge al centro dell’abitato della frazione “S. Anna”, fino al secolo scorso la piu’ numerosa del paese, si trovano in documenti notarili risalenti agli anni 1636-37, al periodo cioé della seconda grande epidemia di peste, agli anni cioé in cui nella diffusa coscienza della precarietà della vita umana si ricorreva alla fiducia nell’aiuto divino onde salvarsi dal morbo. La decisione di edificare era già stata presa fin dall’aprile 1636, quando un emigrante pianellese a Genova, Giovan Domenico Sciucchi del fu Pietro lega alla veneranda fabbrica della chiesa di S. Anna aurei 50 da dare ai fabbricieri. Il 15 febbraio dell’anno seguente il migrante Andrea Tavernadel fu Domenico di Belmonte, che aveva botteghe in Milano, lascia dei 30 aurei per la fabbrica, mentre il 12 ottobre 1649 é la volta di Pietro Martire Rebuschini dl fu Bernardo destina all’opera tanta parte dei redditi che ogni anno percepisce sopra il Banco di S. Ambrogio in Milano. Il probabile vero iniziatore dell’opera sembra sia un emigrato arricchitosi a Genova, Giovanni Giacomo Barovelli fu Cristoforo. Da un rogito datato 8 luglio 1652 emerge che egli, a sue spese, aveva fatto costruire un “sacellum”, ossia oratorio, dedicato per devozione a S. Anna in Pianello grande o delle Mole e che per ottenere dal Vescovo la consacrazione dell’edificio sacro deve legarvi l’offerta per la celebrazione di due Messe mensili. Nel 1661 é realizzata l’opera piu’ preziosa, la tela dell’altare con la Vergine, il Bimbo e Sant’Anna grazie a un legato di Domenico Ciucco, il Giovan Domenico Sciucchi del fu Pietro già citato, nel 1676 si costruisce la sacrestia per un prezzo di lire 200. Relativi a questo secolo sono pure altri legati per la celebrazione di SS. Messe, come quello di Giacomo Carappi di Saliana per una messa settimanale del 1662, di P.M. Rebuschini e di T. Garbella per una messa mensile, di Girolamo Ciapano di Belmonte che nel 1690 lascia tutti i suoi beni alla chiesa di S. Anna e infine di Domenico Taverna, figlio di Andrea, che destina anch’egli, nel 1696, una piccola somma al luogo sacro appena sorto vicino alla sua frazione d’origine. Nel secolo seguente i maggiori contributi alla chiesetta provengono dalla importante famiglia Perpenti, confinante con essa: Carlo Francesco, figlio del notaio Giovanni e “piissima persona” che abita a Milano, destina il 24 maggio 1707 la rendita di ll. 360 per una Messa quotidiana con cappellano locale che alloggia in una parte della casa Perpenti a lui destinata, prossima alla chiesa, onde poter far scuola ai “figlioli della terra”. Il donatore propone pure di raddoppiare o triplicare il numero delle messe in mancanza di eredi diretti. Il 16 febbraio 1726 Bernardo Francesco Rebuschini, da Milano, fa costruire il portico antistante la chiesa e, venti anni dopo, un G. M. Perpenti che abita in Germania, lascia fra le sue sostanze, la somma per una Messa settimanale sempre in questa chiesa."
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