Trattoria del Ciclista Via A. Rosmini 34, 28021 Borgomanero, Provincia di Novara
Informazioni
Benvenuti alla Trattoria del Ciclista, un angolo di autentica cucina italiana situato nel cuore di Borgomanero, in Via A. Rosmini 34. La nostra trattoria è il luogo ideale per chi desidera gustare piatti genuini e tradizionali della Provincia di Novara, preparati con ingredienti freschi e di alta qualità.
Alla Trattoria del Ciclista, ci impegniamo a offrire un'esperienza culinaria indimenticabile, dove il calore dell'ospitalità italiana si unisce ai sapori ricchi e autentici delle nostre ricette. Il nostro menù varia stagionalmente per garantire piatti sempre freschi e di stagione, ispirati alla tradizione locale e all'innovazione culinaria.
Che siate ciclisti in cerca di una sosta rinvigorente o buongustai desiderosi di scoprire nuovi sapori, la nostra trattoria è il luogo perfetto per rilassarsi e godere di un'atmosfera accogliente e familiare. Vi invitiamo a scoprire la nostra selezione di vini locali e a lasciarvi tentare dai nostri dessert fatti in casa.
Venite a trovarci alla Trattoria del Ciclista, dove la passione per la buona cucina è il nostro impegno quotidiano. Vi aspettiamo con il sorriso e con la promessa di un pasto che vi farà sentire a casa.
Foto
Orari di apertura
Lunedi:
08:00 - 20:00
Martedì:
08:00 - 20:00
Mercoledì:
Fine settimana
Giovedì:
08:00 - 20:00
Venerdì:
08:00 - 20:00
Sabato:
08:00 - 20:00
Domenica:
08:00 - 20:00
Recensioni
"Eccellente la cucina tipica della tradizione piemontese. Ampio locale stile anni 70. Trovato per caso, ma ci tornerò volentieri."
"Purtroppo negativo da molti punti di vista. Il risotto.... difficile chiamarlo cosi, stracotto dopo essere stato riscaldato... immangiabile; il secondo, una carne trita cotta, sapeva di tutto tranne xhe di carne trita cotta. Lasciamo perdere il contorno. Li conto sulle dita di una mano, giudizi cosi nella mia vita. Mi dispiace."
"Trattoria di paese piuttosto vintage. Ambiente rustico. Menù abbastanza ristretto su di cui si evidenzia il tapulone piatto tipico locale. Servizio essenziale. Presenza di tavoli sotto porticato. Prezzi abbordabili."
"Cena in due presso questa trattoria d altri tempi. Leggendo le recensioni immaginavo un ambiente “rustico” ma non così tanto, e comunque senza dare troppa importanza al locale, desideravo mangiare alla vecchia maniera, cibo buono e porzioni abbondanti: niente di tutto questo, antipasto di salumi triste e misero, e come primo 10 tortelli burro e salvia del discount. Il prezzo assolutamente esagerato per la qualità del cibo. Il servizio da parte dei titolari è amichevole, forse troppo."
"Può sembrare incredibile, ma prenotando il venerdì sera per la serata del sabato, in provincia di Novara non è facile trovare un tavolo disponibile nei locali della ristorazione. Per questo motivo, questo fine settimana ho ripiegato su un ristorante che da almeno 20 anni non avevo più avuto modo di frequentare: la trattoria del ciclista di Borgomanero. Francamente la ricordavo più spaziosa e con tavoli spessi da birreria, ma credo dipenda dal fatto che sono invecchiato e quando si è giovani sembra tutto più grande! Per chi non avesse mai mangiato dal ciclista, si tratta di un locale fuori dal tempo: l'ingresso è verso un bar anni 70' e per accedere ai locali della trattoria bisogna attraversare un cortile su cui si aprono le finestre della trattoria. Questa si sostanzia in un locale unico (con tavoli accostabili per accogliere gruppi anche numerosi) sul cui fondo trovano posto i bagni. L'accoglienza ed il servizio sono prestati dai proprietari non più giovanissimi, ma molto simpatici che elencano i piatti a memoria. Questi ultimi cambiano solo a seconda del giorno della settimana, ma si ripropongono sempre uguali da decenni: antipasti caldi e freddi (affettati, salame di cavallo e di suino, cotechino, cipolline e olive, caprino, ecc.), ravioli del plin, riso al vino rosso (non deve stupire: a Borgomanero il vino rosso si usa per qualunque preparazione!) e tortelli di verdura come primi, spezzatino di vitello e tapulone con polenta di secondo. Provo il risotto e non ne rimango entusiasta, del resto i proprietari non avevano previsto di preparare la paniscia novarese (risotto a base di brodo di verdure, verze, cotica di maiale, salame sotto grasso, fagioli e vino rosso) perché attendevano un gruppo numeroso di giovani non avvezzi a questo piatto. Proseguo con il tapulone (preparazione a base di macinato d'asino stufato e vino rosso) con polenta (anche qui l'uso della polenta integrale non mi entusiasma ed il tapulone è un po' troppo asciutto). Accompagno la cena con una bottiglia di Vespolina della Torraccia del Piantavigna, passabile. In due con 1 solo dolce confezionato e due caffè spendiamo € 70. Non è tanto ma neanche poco per un locale dove molti dei piatti proposti sono preparazioni industriali (come i ravioli, i plin ed i gelati) e gli antipasti non sono certo fatti in casa. Avevo un ricordo migliore di questa trattoria, ma come detto, ero più giovane!"
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