Il Mulino Della Villa,
Via Molino, 23, Landiona (NO)
Orari di apertura
Lunedi:
12:00 - 14:00
Martedì:
12:00 - 14:00
Mercoledì:
12:00 - 14:00
Giovedì:
12:00 - 14:00
Venerdì:
Chiuso
Sabato:
20:00 - 23:30
Domenica:
09:00 - 17:00
Foto
Recensioni
"Ogni volta che torniamo, è sempre una piacevole sorpresa. Piatti tipici della cucina locale serviti in abbondanza e con ottimo vino. Personale cordiale e professionale. Ambiente storico sapientemente restaurato, sale comode e accoglienti. Prezzi modesti per una cucina davvero squisita. Atmosfera familiare ma professionale. Super consigliato!"
"Fatto il pranzo sabato 20/04/2024 del mio matrimonio, tutto perfetto dal buffet con Matteo sempre pronto e attento a servire vino e aperitivi, molto simpatico e composto, ma nello stesso tempo una persona di compagnia, al pranzo tutto molto buono, con lo CHEF Emanuele, anche lui una persona fantastica, molto simpatico ma serio nel suo lavoro e molto competente e professionale, cucina buona, genuina e sana, il menù era molto equilibrato oltre che buono, tutti i miei invitati hanno gradito dalla prima all'ultima portata, anche la ragazza di sala che serviva al tavolo perfetta, direi impeccabile, simpatica e molto ma molto gentile e disponibile, non ho altre parole. Dico solo che è da provare, lo consiglio a tutti e grazie a tutto lo STAFF e allo CHEF del Mulino della Villa ❤️"
"In ogni ambito esistono delle regole non scritte che tutti conoscono, ma è necessario sapere quando vengono applicate. Anche nella ristorazione è così e quindi tutti sanno che in un agriturismo l'orario d'inizio della cena può essere uguale per tutti i commensali che devono convenire alla stessa ora, ma è necessario avvisare tutti i commensali che questa regola è in vigore. Altra regola che può essere vigente in un agriturismo è quella per cui il menù non è alla carta, ma scritto di volta in volta a seconda delle materie prime disponibili in quel periodo, ma anche in questo caso il cliente deve essere preavvisato. Sappiate quindi, che, qualora decidiate di cenare al “Mulino della Villa” tutte queste convenzioni sono in vigore, ma io e Watson che abbiamo cenato in questo agriturismo di Landiona in provincia di Novara, non eravamo consci di ciò. Questo tipo di impostazione comporta anche che la distanza temporale fra una portata e l'altra si dilati molto di più rispetto al normale e, francamente, ne io ne Watson eravamo preparati a una cena di una durata simile a quella del giorno di Pasqua! Quello a cui certamente non eravamo preparati (e difficilmente lo saremmo potuti essere) era l'assurdo istrionismo di Matteo Cavagnino (titolare? caposala? maitre?) che sin dal momento dell’ accoglienza si è dimostrato al di fuori dei canoni della buona ristorazione e certamente del buon gusto, canoni non scritti, ma comunemente accettati. Anche in questo caso, nessuno ci aveva avvisato della regola in vigore al Mulino della Villa per cui il “capocameriere”, Matteo Cavagnino, può dileggiare i novaresi non appena venga a sapere che chi gli sta di fronte per cenare nel suo ristorante è di Novara né eravamo stati avvisati del fatto che questo stesso personaggio ritenesse normale da parte nostra l'accettazione di questa malsana ironia. Capirete bene che per via di tutte queste regole non scritte di cui noi non eravamo a conoscenza, io e Watson abbiamo consumato solo una parte delle portate previste, in modo da concludere il prima possibile una serata mal riuscita. È certamente stato un peccato, perché le preparazioni dello chef Emanuele Cavagnino (da poco insignito del Collegio Cocorum) non erano affatto da disdegnare (anche se il fatto di essere solo in cucina non è certo di aiuto allo chef quando i secondi sono un brasato e del maialino che dovrebbero essere morbidi ed umidi, ma se riscaldati perdono la loro peculiarità). A dire la verità la Paniscia proposta non era come la intendo io (piatto cremoso, grasso e cotto molto più di un normale risotto da cui si discosta anche per l'uso del vino rosso), ma si sa la ricetta della Paniscia novarese è diversa per ciascun novarese. Da stigmatizzare anche la mancanza di una carta dei vini e certamente l'assenza di un’ etichetta di nebbiolo nelle terre dell'alto Piemonte. Per tutto ciò io e Watson abbiamo rinunciato alle tagliatelle al cinghiale, al dolce e chissà a cos'altro, ma ormai la serata era guasta e la volontà era di terminarla il prima possibile. Con una bottiglia di Barbera d'Asti l'Anfora del 2021 della cantina San Giorgio Monferrato (presentataci solo come “una Barbera del Monferrato” e giunta al tavolo già aperta…), una selezione di buoni antipasti caldi e freddi, una Paniscia ed i secondi di cui si è detto e 2 caffè abbiamo speso € 35 a testa. Come detto “un peccato” anche per la cortesia e la premura della signora del personale che si è comportata ottimamente e per la premura dello chef, contattato via WhatsApp che si era reso più che disponibile."
"Cercando un posto aperto in agosto ci siamo imbattuti in questo ristorantino a conduzione famigliare, il locale molto caratteristico come del resto anche il suo proprietario che è stato un piacere conoscere, la cucina è ottima (il cuoco fa parte della famiglia), siamo rimasti contentissimi, felicissimi e totalmente soddisfatti. Super consigliato!!!!"
"Che dire...ci fossero state 10 stelle gliele avrei date tutte! Mangiato DA CINEMA, bevuto DA CINEMA, ed è la prima volta che, nonostante abbia assaporato piatti che dalle altre parti ci sarebbe voluto un tir di Gaviscon, non mi sento ne gonfio ne inacidito! Il cameriere, che gestisce il locale insieme al fratello chef sopraffino, è un anfitrione fantastico che sa intrattenere e coccolare gli ospiti in modo pittoresco e mai volgare. Un posto dove tornerei a mangiare mille volte. La location poi è fantastica! Un posto che meriterebbe la menzione speciale al Gambero Rosso. Eccezionale!!!"
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