Chiesa di Sant'Ambrogio (Albogasio Superiore) Via per Castello 92, 22010 Albogasio-oria

"Carina. Un punto panoramico sul lago anche."

"Chiesa molto antica con campanile risalente al secolo XI, visitata in occasione delle giornate FAI di primavera, si presenta ad una sola navata con cappelle laterali. Recentemente ha visto il restauro del tetto ed è previsto il restauro della parte interna. Nel presbiterio due affreschi raffiguranti episodi della vita di S. Ambrogio risaltano nei bei colori ancora vividi (G.B. Pozzo), mentre i due laterali del Vignola sono più sciupati ma ancora ben visibili. Riccamente decorate di dipinti ed affreschi le 4 cappelle laterali, particolarmente bella quella di S. Carlo, la cui tela è posta in una decorazione di falsa cornice trattenuta da angeli dando l'impressione di tridimensionalità. Gli altari delle cappelle sono in scagliola, mentre l'altare maggiore è in marmo. Purtroppo la chiesa è priva di organo (in Valsolda ve ne sono di antichi)ma nella controfacciata se ne scorgono ancora le tracce La chiesa è raggiungibile in auto, qualche difficoltà di parcheggio superabile, per ammirare anche un panorama senza uguali sul lago di Lugano ed i monti circostanti. Bellissimi tutti i borghi da Oria sino a Cima di Porlezza, un concentrato di storia, arte e bellezze naturali tutto da scoprire. Da non dimenticare una visita a Villa Fogazzaro Roi, bene Fai, dimora dell'autore di "Piccolo mondo antico" con la possibilità di seguire l'itinerario dei luoghi citati nel romanzo. Buona visita!"

"La chiesa è dedicata a Sant’Ambrogio (Treviri 339 ? – Milano 397), vescovo di Milano e uno dei quattro Padri della Chiesa con Agostino, Gerolamo e Gregorio Magno. Esistente, in forme più ridotte già in periodo romanico, fu ricostruita nel 1640 (termine dei lavori 1682) con diverso orientamento, spostando il presbiterio da est a ovest. E’ una navata con due cappelle a Nord e a Sud e tre finestre sopra il cornicione a sud, di cui una nel presbiterio. E’ considerata la chiesa della famiglia Affaitati di Albogasio Superiore, architetti e prelati nella seconda metà del ‘600. Antonio e Isidoro furono architetti e Carlo Ambrogio fu confessore della regina Maria Luigia Gonzaga di Nevers, moglie del re Ladislao IV e poi Giovanni Casimiro; canonico di Warmia. Tre episodi della vita di Sant’Ambrogio L’affresco centrale rappresenta due momenti dell’incontro fra Ambrogio e l’imperatore Tedosio. Nella prima parte Ambrogio impedisce a Teodosio di entrare in chiesa dopo la “Strage di Tessalonica” del 390. Nella seconda, Ambrogio assolve Tedosio pentito. Affresco datato 1696, è uno dei pochi, se non l’unico, in Lombardia con questo tipo di iconografia. Attribuito a Giovanni Battista Pozzo senior con il figlio Giovanni Battista e Paolo Pagani. Il prelato in primo piano è molto probabilmente Carlo Ambrogio Affaitati. Ordinazione di Sant’Ambrogio a Vescovo, di Stefano Pozzzo Vignola (1664-1689) del 1689. Morte di Sant’Ambrogio, di Stefano Pozzo Vignola, 1689. Gloria di Sant’Ambrogio, di Giovanni Battista Pozzo senior. La Trinità, di Stefano Pozzo Vignola, ante 1689. Paliotto d’altare in marmo intarsiato Nipoti di Giovanni Maria Merlo (Albogasio 1631 ca-Vicenza 1707, prima metà del ‘700. Prima cappella a sinistra dedicata a Sant’Antonio (tra il 1682 e 1699) Con molta probabilità Antonio Affaitati è sepolto ai piedi della cappella. E’ opera dei fratelli Carlo e Giovanni battista Pozzo. Anonimo, Sant’Antonio adora il Bambino, tela della fine del 1600. Alle pareti due miracoli di Sant’Antonio, opera di Giovanni Battista Pozzo senior e figli, 1692 ca. Seconda cappella di sinistra dedicata a San Carlo della fine del 1600 Pala d’altare di Andrea de Micheli (Vicenza 1539- Venezia ? 1617 ca.) Crocefissione con la Madonna, San Giovanni, la Maddalena, San Carlo e Sant’Ambrogio e altri, 1611. San Carlo che contempla il Cristo morto nel santo sepolcro, situato nella Cripta della chiesa del Santo Sepolcro a Milano, fine 1700. Paliotto in scagliola di artista della Valle d’Intelvi, inizi del 1700. Al centro il monogramma di Cristo fra una croce eil cuore trafitto da tre chiodi. Prima cappella di destra dedicata a San barnaba (precedentemente dedicata alla Madonna). Quadratura di Antonio Pozzo senior e figure di Giovan Pietro Pozzo. A sinistra San Francesco di Paola e, a destra, San Stanislao Kastka. Tela di anonimo dell’inizio del 1600. Madonna col Bambino tra i Santi Barnaba (a sinistra) e San Vittore. Tela regalata dal Prevosto di Porlezza alla chiesa nel 1605 ca. Alle pareti, episodi della vita di San Barnaba e, in alto, la Gloria di San Barnaba. Autore Giovanni Pietro pozzo. Barnaba è considerato primo vescovo di Milano. Seconda cappella di destra dedicata a San Francesco, fine del 1600. Giovanni Pietro Pozzo (opere di figura) con lo zio Pietro Antonio senior, primi anni del 1700. A sinistra Santa Apollonia e a destra, Santa Lucia. Pala d’altare : San Francesco orante, di giovanni pietro Pozzo, primi anni del 1700. Alle pareti : San Francesco riceve le stigmate, di Giovanni Pietro Pozzo, parete sinistra. San Francesco in estasi confortato dall’angelo musico, di Giovanni Pietro Pozzo, parete destra. Intradosso dell’arco a sinistra : Santa Chiara, di giovanni Pietro pozzo. Intadosso dell’arco a destra : Gesù Cristo, Di Giovanni Pietro Pozzo. Voltino : Gloria di San Francesco, di Giovanni Pietro Pozzo. UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE AGLI ALLIEVI DELL’ISTITUTO VANONI DI MENAGGIO CHE NELLA GIORNATA DEL FAI (24/03/2019) HANNO ACCOMPAGNATO I VISITATORI COMPORTANDOSI DA PROVETTI CICERONI & A GIORGIO MOLLISI DIRETTORE MUSEO CASA PAGANI CASTELLO VALSOLDA"