Piramide Etrusca di Bomarzo

"Escursione piacevole verso un'interessante reperto etrusco. Consiglio di seguire le indicazioni di Google Maps fin dove termina la strada percorribile in auto che volendo si può lasciare tranquillamente a lato del sentiero. Proseguire poi a piedi seguendo alcuni segni rossi lasciati su rocce e/o alberi lungo il percorso fin quando non si vede un piccolo cartello a forma di freccia con la scritta "piramide". Seguire la direzione e i vari segni rossi superando anche una strettoia e scendendo poi piano piano sempre più all'interno del bosco fino a raggiungere la piramide. Il percorso non è ben definito e in alcuni tratti anche un po' scosceso quindi sarebbe meglio dotarsi di scarpe adatte."

"Abbiamo avuto la fortuna di essere accompagnati da Salvatore Fosci stesso, che l'ha rinvenuta e fatta riemergere dalla terra, ripulendola da vegetazione, muschi e terreno. Con la stessa passione, ci ha accompagnati per il percorso che porta al luogo in cui si colloca, mostrandoci antiche strade romane e segni del passaggio di passati commercianti che hanno letteralmente "battuto" quelle zone. Una persona incredibilmente modesta e disponibile, ma tanto profonda e coinvolgente: ascoltarlo spiegare ha reso tutto il percorso un'affascinante scoperta e riflessione sulla vita e le sue civiltà. Consiglio la lettura dei suoi libri e auguro che abbiate la possibilità di conoscerlo e parlarci. Ah. E per ristorarvi, passate al bar Etrusca a conoscere i suoi familiari. Segnalo che il percorso non è adatto a passeggini o altri mezzi. Il luogo non è correttamente localizzato sulle mappe e la posizione indicata da Maps è solo indicativa. Il sentiero è segnato solo per i primi metri, dopodiché si "dissesta" e prosegue nel bosco. Segnaletica assente. Abbiamo incontrato alcuni visitatori praticamente persi, quindi non improvvisatevi da soli. Consiglio buone scarpe da trekking e di evitare giornate di pioggia o immediatamente successive a fenomeni atmosferici"

"Difficile da raggiungere perché non ci sono indicazioni chiare ed è necessario scendere a valle rispetto all'altra dalla quale si arriva. La fatica vale però la strada a piedi. Seguire per la tomba del cagnolino e proseguire per il sentiero a destra che porta verso il basso. Meglio recarsi lì quando non ha piovuto"

"Come per tutta la zona circostante, bisogna indossare scarpe robuste ed antiscivolo. Il percorso è piuttosto impervio ma una volta giunti sul luogo ogni fatica viene ampiamente ricompensata per la bellezza e lo spettacolo che si presentano agli occhi del visitatore. Non sembra particolarmente grande ma da vicino ci si può rendere conto del contrario. Interessante ed entusiasmante luogo ancora oggi avvolto nel mistero. Inevitabilmente ci si può sentire nelle vesti di archeologo, date le oggettive difficoltà per raggiungere il sito oltre la particolarità del luogo."