Santo Anello- Virgin Mary’s Wedding Ring Piazza Ignazio Danti 3, 06122 Perugia, Provincia di Perugia

"Il "Santo Anello" è un monile in quarzo, di scarso valore commerciale e di uso esclusivamente profano, arrivato in Italia dall'oriente, come migliaia di altri gioielli. La reliquia venne acquistata nel 985 da Ranieri, un orafo chiusino che la comprò da un mercante ebreo, ed a Chiusi rimase praticamente per tutto il Medioevo (era conservato presso il convento dei francescani). A partire dal Quattrocento, tuttavia, si diffuse la leggenda che quello fosse l'anello che San Giuseppe aveva regalato alla Vergine Maria per sugellare il loro matrimonio, per cui a causa della devozione popolare iniziò un'aspra lotta per averne il possesso. Nel 1473 un frate, Vinterio (Walter) da Magonza, lo rubò con l'intenzione di portarlo in Germania, ma venne bloccato a Perugia da una fitta nebbia, che egli interpretò come un segno divino: di conseguenza, decise di consegnarlo al Magistrato della città Francesco Montesperelli, che lo fece conservare nella Cappella dei Decenviri al Palazzo dei Priori: a ciò seguì un periodo di tensione diplomatica tra Chiusi e Perugia per il possesso del monile, ormai noto come "Santo Anello", che fu infine risolta da Papa Sisto IV, il quale da giovane aveva studiato a Perugia e che decise di darla vinta al capoluogo umbro. Nel 1488 il Santo Anello viene solennemente trasferito nella Cattedrale di San Lorenzo, dove è tuttora conservato. I perugini lo custodirono gelosamente in una cappella all’inizio della navata di sinistra, riposto al di sopra dell’altare, protetto da due grandi casseforti in ferro e in legno. Le casseforti sono mascherate da un frontale in legno somigliante ad un armadio a quattro ante. La prima protezione è una maglia di ferro fatta dai fabbri di Montemelino. La seconda protezione è un massiccio baule in legno, al cui interno si trova un prezioso reliquiario opera (1517) di Giulio Donati e Cesarino del Roscetto, diviso in due parti; nella parte superiore è contenuto l’anello. All’interno della cassaforte viene conservato anche un cuore d’oro donato dalla città di Perugia nel 1716 per ottenere la cessazione di un’epidemia di peste, come viene documentato da una pergamena contenuta all’interno del cuore stesso. Per l’apertura delle casseforti bisogna mettere insieme ben 14 chiavi. Il Santo Anello viene mostrato al pubblico due volte l'anno: il 29 o 30 luglio, data del suo trasferimento dal comune alla cattedrale, e il 12 settembre per la festa del santissimo nome di Maria."