Teatro Sociale Via del Teatro 39, 05022 Amelia
Informazioni
Il Teatro Sociale di Amelia è un gioiello culturale situato nel cuore della città, all'indirizzo 39 Via del Teatro, Amelia, Provincia di Terni 05022, Italia. Questo storico teatro, con la sua affascinante architettura e acustica eccezionale, offre un'esperienza unica per gli amanti delle arti performative. Da anni, il Teatro Sociale ospita una varietà di spettacoli, tra cui opere teatrali, concerti, balletti e eventi culturali, diventando un punto di riferimento per la comunità locale e per i visitatori. Il nostro obiettivo è promuovere la cultura e l'arte, offrendo un palcoscenico a talenti locali e internazionali. Scoprite la magia del Teatro Sociale di Amelia e lasciatevi incantare dalla bellezza delle sue rappresentazioni. Vi aspettiamo per vivere insieme momenti indimenticabili di arte e cultura.
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Recensioni
"Periodo di festa 3..4 gennaio 2023 teatro chiuso.. Nessuna organizzazione x tenere aperto un bel teatro per farlo vedere al pubblico ai turisti... Che tristezza... Il 3 e il 4 gennaio il teatro di Narni era aperto...vivo..pieno di bella gente..."
"Nel 1780 un gruppo di nobili e di borghesi della città di Amelia, allora fiorente centro dello Stato della Chiesa, di secolari tradizioni culturali, si riunì deciso ad uno sforzo comune per costruire un nuovo Teatro. Il 23 febbraio 1782 si tenne la "congragazione" di fondazione, presieduta dal Marchese Orso Orsini, cui parteciparono i primi 27 soci, subito portati a 36. Il progetto e la direzione dei lavori furono affidati al Conte Stefano Cansacchi, architetto assai stimato anche oltre i confini dello Stato, esponente dell'Accademia perugina del Disegno, di cui faceva parte anche il giovanissimo Gian Antonio Selva, il quale dieci anni dopo, avrebbe realizzato a Venezia, appena trentanovenne, il Teatro della Fenice, straordinariamente simile all'architettura, nell'impostazione e persino nella decorazione al modello amerino. Numerosi sono stati gli interventi di ammodernamento e restauro, che si sono succeduti negli oltre due secoli di vita del Teatro. Nel 1823 fu aperta la fossa orchestrale o "golfo mistico", per rispondere alle esigenze imposte dal nuovo modello di opera lirica. Nel 1866, eliminate due grandi statue che erano state poste dal Cansacchi ad ornamento dei due lati del proscenio, furono realizzati gli attuali sei palchi di proscenio, che, in aggiunta ai 44 preesistenti, portarono il numero totale dei palchi ai 50 attuali, distribuiti sui tre ordini (17 per ciascun ordine, con lo spazio centrale del primo ordine occupato dalla porta d'ingresso) oltre all’ampio loggione . Negli anni tra il 1880 e il 1886 tra l'altro, furono eseguite le decorazioni e gli affreschi, che tuttora mirabilmente ornano il Teatro, ad opera di Domenico Bruschi, artista assai celebrato per i suoi interventi in altri teatri, tra cui il Caio Melisso di Spoleto, e in edifici pubblici e privati. A lui si deve anche lo stupendo telone raffigurante il leggendario assedio di Amelia da parte del Barbarossa, che si affiancò all'altro preziosissimo, di squisita fattura settecentesca, ed il vivace affresco, che decora la volta della sala principale. L’ultimo restauro terminato nel 2006 ha consentito il recupero dello spazio esterno adattato a teatro all’aperto (220 posti ca.) e comprendente il belvedere sottostante la splendida vallata nonché, nel sotterraneo, una nuova sala del ridotto debitamente attrezzata di tutti i confort."
"Presenta spettacoli di qualità anche con attori abbastanza famosi, è uno dei posti storici del borgo di Amelia, sempre pulito e ordinato, anche all'esterno. La programmazione degli spettacoli è sempre varia e aggiornata. L'unico inconveniente è il parcheggio che è molto lontano, così come la possibilità di arrivarci con la macchina."
"Luogo incantevole, si torna indietro nel tempo in questo angolo stupendo di amelia"
"Un gioiello incastonato nella splendida e forse non debitamente conosciuta cittadina umbra di Amelia. Capace di oltre 400 posti tra platea, tre ordini di palchi e loggione, questo teatro fu realizzato nel 1783 per lodevole iniziativa di un gruppo di nobili e borghesi locali. Costituisce uno dei rari esemplari residui di teatro settecentesco realizzato interamente in legno, dalle strutture interne ai meccanismi scenici ancora perfettamente funzionanti. Per goderselo appieno conviene approfittare di qualche rappresentazione soprattutto musicale."
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