Museo Etrusco "Claudio Faina"

"Un bel museo ubicato proprio di fronte al Duomo, figlio della collezione organizzata dai conti Faina nella propria abitazione, nella seconda metà dell'Ottocento. A parte l'enorme raccolta di monete romane, presenta statue di ogni fattezza e molte eccezionali anfore greche, di rara bellezza. Mi pare un pò poco frequentato e che non si riesca a valorizzare il complesso. Se si va a Orvieto non può mancare un sua visita"

"Discreta collezione di reperti archeologici etruschi, Italici e romani su tre livelli. Ampia la raccolta di vasellame e numismatica."

"I conti Faina vanno ricordati perché Hanno creato questa bellissima collezione, creando così una struttura museale. I pezzi in mostra sono bellissimi. Ci sono alcuni prezzi nelle bacheche caduti o non posti correttamente, qualche mancanza nella descrizione delle bacheche. Consiglio vivamente la visita e consiglio di uscire sul terrazzo panoramico dove si gode un punto di vista unico sulla piazza."

"Il Palazzo che accoglie questa stupenda collezione, è un gioiellino, in stato di conservazione eccellente, la vista sul Duomo, poi vale la visita ... La collezione di monete romane di ampio spettro temporale è molto interessante. La raccolta dei reperti archeologici Etruschi è molto ricca e ben esplicata. Nei giorni della mia visita era ospitata anche la mostra "La fabbrica del corteo", in riferimento ai costumi del corteo storico. All'inizio della visita c'è la sala didattica, dove c'è la presentazione del palazzo e della collezione, interessante e stimolante input per iniziare la visita."

"Bel palazzo con uno stato di conservazione eccellente, la vista sul duomo vale la visita.. Sono un turista abbastanza avvezzo ai musei e ben so come i musei etruschi spesso risultino un po' difficili. Molto simpatico il sistema che fa ruotare le monete nella sessione numismatica. Le teche erano esposte bene ma le didascalie erano di difficile lettura (sfondo scuro e carattere con grazie) Ho ritenuto importante togliere una stella. So che ero l'unico turista, so che la prima domenica del mese spesso viaggiano turisti meno abituati ai musei, so bene che ho diritto alla gratuità per via della mia professione, tuttavia la persona alla cassa sembrava nascosta e si è palesata successivamente (ho avvertito un certo disappunto) e l'addetto alla sorveglianza del primo piano si è stupito nello scoprire che ci sono indicazioni molto confuse circa il percorso di visita. Nel chiedergli informazioni su quale fosse il percorso giusto sembrava del tutto sorpreso delle mie perplessità, comunque non sono riuscito a comprendere le parole che pronunciava e mi sono finto straniero ed ho proseguito. Una freccia di legno indica una porta dove una targhetta di plastica affissa vieta l'ingresso, dalla parte opposta una targhetta in ottone indica un ulteriore percorso. Al di là delle mie impressioni circa l'accoglienza è un museo che va visto."