Tappezzeria Gianfranco Moretti Via Alessandro Manzoni 176, 06087 Ponte San Giovanni

"LA MIA PIU' BELLA RECENSIONE (dicitur) E' stato uno dei primi esercizi commerciali con i quali ebbi la prima esperienza di contatto prima umano poi commerciale nella mia nuova Patria umbra di Ponte San Giovanni. L' impressione da parte mia fu ottima nel trovarmi di fronte un vero artigiano antico di quelli che fa impresa con il proprio sangue e con la propria anima piuttosto che ("piuttosto che" e' una congiunzione negativa nella sintassi italiana e non esiste come fosse una "e" nell'attuale sconsiderato uso perpretato da giornalai della carta telematica, televisiva e da opinionisti e giovani esordienti) con appariscenti apparati tecnologici e finanziari. Mi attrasse una tenda esposta in una vetrina secondaria e defilata, rappresentava un 'arcone aereo di controspinta' , caratteristico elemento architettonico del centro monumentale della Perugia tardorinascimentale, adiacente al Palazzo del Comune. Nel bel disegno a color pastello su fondo bianco c'era pero' qualcosa che mi attanagliava dentro e ne chiesi al Maestro : " - No, non la vendo piu' , e' tanto tempo che mi da' compagnia perche' nessuno l'ha mai voluta ed ora sta li' .. come me la lascio' LEI , in attesa che qualcuno la acquistasse poi LEI sarebbe passata per i denari .. , probabilmente per procurarsi della droga .. Era una bellissima universitaria perugina, era una gran brava ragazza, giovane, bei voti .. , poi lui la abbandono' LEI rimase sola .. , gli studi la fame una brutta primavera fredda .. , non torno' piu' .." Io non comprai quella piccola opera d'arte, sebbene non mi uscisse piu' dalla mente, forse LEI un di' sarebbe tornata e passando dalla tappezzeria, non vedendo piu' la sua Tela, forse sarebbe entrata per domandare le sue monete . Forse la gestione della bottega nel tempo sarebbe passata in ben altre mani giovani forti capaci innovative intelligenti euromanagerialiinformatizzate .. forse quel fondo invenduto di magazzino avrebbe fatto qualche altra ingloriosa fine, .. quella la stessa che avrei procurato io vecchio solo con vicina una brutta primavera umbra, fredda. Comprai da lui invece una vecchia vetrinola angolare da arredamento di vetrina, l'ho riempita di tutte le cose piu'.. vecchie piu' care provenienti dalle mie Case che mi avevano preceduto nel tempo, Medaglie Al Valore dell' Unita' d'Italia, medaglioni da collo con le foto ovali di bellissime donne, bomboniere Borboniche in ceramica, dagherrotipi di un mondo scomparso, segni del Maremoto del Natale 1908, frammenti di GIUOCHI in cellofan, piombo, legno con la vernice rossa, foto b.n. di Amori Indimenticabili, un elegante stereoscopio in alluminio decorato, tre FEDI DI FERRO PER L'ORO ALLA PATRIA, .. tutto pattume pre-informatico cui non volli unire il Grande Telo della Bella Perugina. Forse un di' passera' LEI stessa a ritirare quei pochi euro .. in fede, mi firmo paolo rospo"