I tre cannoni del Cevedale 39020 Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige,
Informazioni
Benvenuti a "I Tre Cannoni del Cevedale", il vostro rifugio ideale nel cuore della Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige. Situato in una cornice naturale mozzafiato, il nostro locale è il punto di partenza perfetto per esplorare le meraviglie delle Alpi Retiche. Offriamo un'accoglienza calorosa e autentica, accompagnata da una cucina tradizionale altoatesina che esalta i sapori genuini del territorio.
Che siate amanti delle escursioni, appassionati di sci o semplicemente in cerca di un luogo dove rilassarvi e godervi la natura, "I Tre Cannoni del Cevedale" è la destinazione che fa per voi. La nostra struttura è facilmente raggiungibile e offre comodi servizi per rendere il vostro soggiorno indimenticabile.
Venite a scoprire la bellezza incontaminata del Cevedale e lasciatevi coccolare dalla nostra ospitalità. Vi aspettiamo per regalarvi un'esperienza unica in un ambiente familiare e suggestivo.
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Recensioni
"Luogo interessante. Vale la pena fermarsi se siete in viaggio da/per il Monte Cevedale. Se fai qualche ricerca in anticipo su questo posto, ti impressionerà ancora di più."
"Splendida salita di iniziazione alla progressione su ghiaccio con partenza dal rif. Casati. All''interesse ambientale ed escursionistico si aggiunge quello storico/culturale con lo splendido recupero dei 3 cannoni e delle drammatiche vicende ad esse collegate. Un unico difetto... quello di poter sottovalutare le difficoltà e i possibili rischi dell' escursione che, è bene ricordare, si svolge in alta quota e prevede la traversata di un ghiacciaio in alcuni punti crepacciato."
"impressionante, davanti a una ventina di minuti dal Rif. Casati, di solito c è una pista sul ghiacciaio ma non per questo da sottovalutare, occorre prudenza. Ci si affaccia sulla conca della Val Martello. Quasi folcloristico oggi se non fosse stata e ci ricorda una vera tragedia storica dell'umanità"
"Quota 3275 metri, proprio alle pendici della Zuffalspitze e del Monte Cevedale. La località si chiama in realtà” Eiskofel”, ma dato che pochissimi lo sanno e praticamente più nessuna mappa topografica la riporta con questo nome, evito di suggerire la modifica a Google Maps… Alla fine della Prima Guerra Mondiale l’esercito austroungarico abbandonò anche le posizioni del Passo del Cevedale a seguito dell’armistizio con l’Italia. E, come accadde un po’ ovunque lungo l’ormai ex fronte di guerra, abbandonò manufatti, suppellettili, armamenti, munizioni e… cannoni. Come quelli che, da allora, si trovano proprio qui. Fino al luglio del 2016 erano per la verità “abbandonati a sé stessi”, giacevano stravaccati sui fianchi, quasi che nessuno volesse curarsene. Poi, durante quel mese, grazie ad una bellissima iniziativa della sezione Martell dell'Alpenverein Südtirol (Sezione Val Martello del Club Alpino Sudtirolese) è stato effettuato un attento recupero dei tre cannoni ed ora la zona è diventata, di fatto, un memoriale a ricordo delle vittime di tutti gli schieramenti che qui perirono durante la Grande Guerra. I cannoni sono veramente tre. E tutti e tre vennero requisiti dall’esercito imperiale durante la ritirata dell’esercito italiano a seguito dei fatti di Caporetto, come si evince dalle targhette apposte sugli affusti. E quindi, durante l’ultimo periodo della guerra, i cannoni vennero utilizzati sia come seconda linea di controllo sul Passo del Cevedale, sia come barriera difensiva da utilizzare in caso di penetrazione degli italiani in Val Martello o in Val di Trafoi. La via più semplice per raggiungerli è partendo dal Rifugio Casati. Si segue per qualche metro la traccia che costituisce la via normale di salita al Monte Cevedale e poi la si abbandona, prendendo sulla sinistra l’evidente traccia che conduce, in poco meno di 20 minuti, ai cannoni. Occorre precisare che il tracciato è in apparenza facilissimo perché si svolge lungo il plateau ghiacciato del Passo del Cevedale, ma occorre comunque prudenza perché non si tratta di un semplice sentiero ma, appunto, di una camminata su ghiacciaio. In genere è possibile fare a meno di ramponi, piccozza e corde; ma occorre saper valutare le condizioni di neve e ghiaccio, specie a stagione avanzata o durante le annate “secche” (cioè allorquando d’inverno le precipitazioni nevose sono sempre state scarse). In caso di dubbi o inesperienza, rivolgersi ai gestori del Rifugio Casati per un consiglio e, eventualmente, per il noleggio dell’attrezzatura."
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