Oratorio di S.Rocco Via Crescentini 2, 61028 Sassocorvaro
Informazioni
L'Oratorio di San Rocco è un luogo di culto accogliente situato nel cuore di Sassocorvaro, in Provincia di Pesaro e Urbino. Situato al numero 2 di Via Crescentini, il nostro oratorio rappresenta un importante punto di riferimento spirituale per la comunità locale e un angolo di pace per tutti i visitatori. Immerso nella tradizione e nella storia, l'Oratorio di San Rocco offre un ambiente sereno dove i fedeli possono raccogliersi in preghiera, partecipare alle funzioni religiose e vivere momenti di riflessione. Venite a scoprire questo incantevole luogo di devozione e a condividere con noi la bellezza della fede e della comunità. Siamo lieti di accogliervi nel nostro oratorio, aperto a tutti coloro che cercano un rifugio spirituale e un legame più profondo con il divino.
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Via Crescentini 2, 61028 Sassocorvaro, Provincia di Pesaro e Urbino, Italia
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"L'Oratorio di San Rocco è situato nel centro storico della cittadina di Sassocorvaro nella provincia di Pesaro ed Urbino. Il luogo di culto, si trova nella via principale della città nelle immediate vicinanze della Rocca Ubaldina di Francesco di Giorgio Martini. In particolare la cittadina, situata in posizione strategica, domina l'ampia vallata del Fiume Foglia, con spettacolari scorci paesaggistici nell'invaso artificiale sottostante."
"Sassocorvaro è un comune di circa 3500 abitanti in provincia di Pesaro e Urbino. Sorge su un colle che si innalza sulla media valle del fiume Foglia, in prossimità di un invaso artificiale chiamato lago di Mercatale. Il comune fa parte della Comunità montana del Montefeltro ed è noto per la magnifica Rocca Ubaldinesca, capolavoro di architettura militare italiana del tardo Quattrocento. Risale al 1061 la prima menzione del luogo su cui sorge questo centro abitato, allora chiamato Castello di Monte Rotondo. Il sito era strategico, poiché consentiva di controllare tutta la media vallata del Foglia. Il centro abitato di Sassocorvaro fu fondato più tardi intorno alla chiesa di S. Giovanni Battista. L’origine del nome sembra far riferimento ai corvi che vivevano numerosi in questo luogo, o alla forma di cesta (in latino corbis) della collina su cui sorge, oppure a un mitico fondatore di nome Corbarius. Nel XII secolo questo piccolo centro, chiamato Castrum Saxi Corbari, faceva parte del comitato di Urbino. Verso la fine del Duecento i guelfi di Urbino, costretti all’esilio dai ghibellini che avevano preso il potere in città, trovarono rifugio proprio a Sassocorvaro, protetti dai Berardini, i signori locali che detenevano il titolo di vicari ecclesiastici. Fu in questo periodo che il piccolo centro si trasformò, con la costruzione della cinta muraria ancora in parte esistente, in una munita roccaforte caratterizzata da un torrione quadrangolare e tre porte. Inoltre papa Martino IV lo sottrasse al controllo di Urbino sottoponendolo a quello dell’abbazia di Casteldurante (Urbania). Intorno Sassocorvaro andarono sviluppandosi altri piccoli centri, oggi sue frazioni, come il borgo di Piagnano, a lungo feudo dei conti Oliva, che conserva ancor oggi il caratteristico impianto medievale. Altri borghi fortificati furono Valle Avellana, nel Duecento sottoposta a Rimini e poi soggetta a varie dominazioni, e San Donato in Taviglione. Nella prima metà del Trecento Sassocorvaro cadde sotto la signoria dei Brancaleoni, mal tollerata dai suoi abitanti, tanto che molti di essi trovarono rifugio nella vicina, ospitale repubblica di San Marino. Nel 1347 si ribellò, con altri diciannove piccoli castelli, ai Brancaleoni mettendosi sotto la protezione del comune di Perugia. Pochi anni dopo, nel 1356, il cardinale Albornoz tolse ai Brancaleoni terre e castelli ponendo fine, tuttavia, solo provvisoriamente al loro dominio su quest’area. La lotta tra i Montefeltro e i Malatesta per il possesso di quest’area strategica fu la causa di almeno tre distruzioni che il castello di Sassocorvaro dovette subire nel XV secolo. Il dominio dei Montefeltro non fu, almeno all’inizio, affatto pacifico perché i Malatesta tentavano sempre di riprendersi questo castello così importante dal punto di vista militare. Nel 1446 essi lo distrussero una prima volta. Tuttavia Filippo Pandolfo Malatesta fu costretto a ricostruire rapidamente la fortificazione per difendere il luogo dal nuovo duca di Urbino Federico da Montefeltro. Quest’ultimo riuscì a stabilire un’alleanza con gli Sforza di Pesaro, con il re di Napoli e papa Giulio II che gli consentì di raggiungere l’intento di cacciare i Malatesta da tutto il Montefeltro. Federico occupò e saccheggiò Sassocorvaro nel 1458, perdendola ancora una volta dopo pochi mesi a vantaggio di Sigismondo Malatesta, il quale fece edificare una prima rocca, oggi scomparsa. Federico impiegò altri cinque anni per sconfiggerlo definitivamente, nella battaglia che si svolse nel 1463 lungo il Cesano. Egli tuttavia non governò direttamente questo castello, ma lo donò intorno al 1470, insieme a Mercatello sul Metauro, al colto Ottaviano Ubaldini, cui era legato da fraterna amicizia e forse da una non dichiarata parentela. Papa Sisto IV ratificò la donazione, concedendo all’Ubaldini il titolo di conte e riconoscendogli ufficialmente il feudo di Sassocorvaro."
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