Castello dei Billi

"Ruderi di una antica storia sulla cima della Rupe, una delle due alture su cui è cresciuto il paese, in passato veniva chiamata Penna, dal latino Pinna: punta, vetta. L'altra, Roccione, era chiamata Billi, dal latino Bilia: cima tra gli alberi. Le due comunità si fusero in Pennabilli durante i Malatesta. Alla fine del '800 venne eretta la croce tutt'ora visibile. Bellissimo il panorama a 360°."

"Ci si arriva oltrepassando il convento dopo una breve ma ripida salita, suggestivo e bellissimo panorama."

"I ruderi del castello dei Billi ci ricordano che un tempo lì sorgeva qualcosa di maestoso, ma oggi purtroppo è rimasto ben poco. La salita è breve e il panorama merita una visita."

"I ruderi del castello di per sé non hanno alcun valore, ma gli scorci, la panoramica su Pennabilli, sull'alta Valmarecchia, la Carpegna e gli appennini del casentino da questo punto di osservazione meritano davvero la breve ascesa. Capitando poi in un giorno di luce straordinaria dopo una nevicata altrettanto splendida, tutto assume un aurea di pura bellezza."