Villa Montani di Ginestreto Strada della Valle 2, 61122 Ginestreto
Informazioni
Benvenuti a Villa Montani di Ginestreto, un'oasi di tranquillità immersa nel cuore della provincia di Pesaro e Urbino. Situata all'indirizzo 2 Strada della Valle, Ginestreto, 61122, Italia, la nostra villa offre un'esperienza unica di relax e bellezza naturale. Circondata da paesaggi mozzafiato e rigogliosi giardini, Villa Montani è il luogo ideale per chi desidera allontanarsi dal caos della città e godersi un soggiorno in completa armonia con la natura.
La villa è dotata di eleganti sistemazioni che combinano comfort moderni con il fascino dell'architettura tradizionale italiana. Ogni stanza è progettata per garantire il massimo del relax, con viste panoramiche sulla campagna circostante. Gli ospiti possono usufruire di una varietà di servizi, tra cui una piscina all'aperto, un'area benessere e una cucina raffinata che offre piatti tipici della tradizione locale.
Villa Montani di Ginestreto è anche il luogo perfetto per eventi speciali, come matrimoni, feste private e incontri aziendali, grazie ai suoi spazi versatili e al personale altamente qualificato che si dedica a rendere ogni evento indimenticabile.
Venite a scoprire la magia di Villa Montani di Ginestreto, dove l'ospitalità è di casa e ogni dettaglio è pensato per offrirvi un soggiorno indimenticabile. Vi aspettiamo!
Foto
Recensioni
"Bellissima residenza storica della famiglia scavolini, da visitare."
"Visitata col Fai. Bella villa con un giardino curato. Da visitare se si é in zona"
"Sono stata loro ospite per una cena di lavoro, ambiente raffinato e accogliente, cibo ottimo. Accoglienza unica"
"Bellissima Villa nelle colline Pesaresi di proprietá della famiglia Scavolini. Edificio d'epoca completamente ristrutturato, Stupendi soffitti ed ampie stanze giardini curatissimi dalla quale è possibile ammirare una bellissima vista della vallata che raggiunge il centro di Pesaro."
"La Villa Montani di Ginestreto, con le sue pertinenze, è stata acquistata dalla famiglia Scavolini nel 1985 per essere destinata a sede di rappresentanza della Scavolini S.p.A. e della Fondazione Scavolini. All'epoca, disabitata dopo lunga incuria, spogliata, presentava condizioni di deterioramento anche strutturale. II lavoro di restauro, affidato agli architetti Celio Francioni per gli edifici e Roberta Martufi per il parco, ha richiesto quattro anni. L'articolato complesso architettonico di Villa Montani a Ginestreto deve il suo attuale assetto a una successione di lavori di ampliamento che, fra il XVI e il XIX secolo, non si sono mai interrotti. E' a partire dalla prima metà del '500, sotto la signoria roveresca della città di Pesaro, che si diffonde in queste zone collinari I'abitudine di vivere in villa in accordo con ciò che avviene nelle principali corti rinascimentali. Ed è proprio al secolo XVI che si può fare risalire la vecchia casa di campagna che costituisce l'originario nucleo della Villa Montani. I Montani, nobile famiglia pesarese di origine fermana, che nella seconda metà del cinquecento vive stabilmente a Ginestreto, seguendo l'uso di molti illustri concittadini, investirono nel tempo ampi capitali nell'abbellimento di quella che in origine deve essere stata una semplice casa di campagna. Non vi sono notizie certe su quale possa essere stato l'assetto planimetrico originario dell'edificio, ma si deve in ogni caso ritenere che si trattasse di un'abitazione posta a guardia della proprietà. Sarà solo con gli interventi seicenteschi, dopo l'annessione del ducato di Urbino allo Stato pontificio, che la casa diviene "casino di villeggiatura". L'ampliamento seicentesco mirava a realizzare un edificio in grado di evocare la ricchezza e la nobiltà della famiglia Montani, ma nella generale semplicità. Pochi sono infatti gli elementi decorativi: Villa Montani si contraddistingue più che per la ricchezza delle decorazioni, per la maestosità delle dimensioni. La villa doveva evocare l'opulenza terriera della famiglia, che all'epoca si era assicurata vaste proprietà, ma senza cadere nel frivolo o nel superfluo. Nei primi decenni del settecento la villa, dal punto di vista strutturale, era conclusa, anche se per tutto il secolo i Montani continuarono ad apportare migliorie all'edificio ed al suo giardino; alla prima metà del XIX, risale un ulteriore modesto ampliamento e la sistemazione della facciata della parte terminale della villa, caratterizzata da timpani neoclassici in cotto al piano nobile. Nella seconda metà del '700 le sale interne cominciano ad arricchirsi di preziosi elementi decorativi. Il gusto e la raffinatezza di ciò che ancora oggi è dato vedere, fanno pensare ad un intervento, magari indiretto, di Gianandrea Lazzarini o di qualche suo allievo. Molte sono infatti le analogie fra la sistemazione del salone principale di Villa Montani ed altri ambienti sicuramente dovuti alla mano del canonico Lazzarini, il quale durante tutto il '700 lavorò alacremente sia in palazzi cittadini pesaresi che in ville suburbane."
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