Parco Emilio Morrone Via Riccardo Misasi, 87100 Cosenza, Provincia di Cosenza

"Parco alberato nel pieno centro di Cosenza. Gli alberi sono incurati. Aiuole con erba alta. Le luci che dovrebbere segnare il percorso spente o non funzionanti. Ponticelli pericolanti chiusi alla meno peggio per impedire il transito. Andrebbe urgentemente ripristinato per restituire alla città un polmone verde di notevole importanza."

"Vorrei vederla più curata. Il verde è trascurato, come tutto il resto"

"Parco molto pulito e ben curato,si trova al centro di Cosenza,raggiungibile a piedi,offre molta ombra e riparo soprattutto in estate per le ore più calde,fornita di fontanella,l unica pecca aggiusterei il campo da basket purtroppo distrutto da qualche vandalo,per il resto molto bello consiglio vivamente di andarci"

"Originariamente questo angolo verde della città, era un campo sportivo, al cui interno venivano disputati gli incontri dell'allora squadra del Cosenza. L'impianto venne inaugurato il 28 ottobre 1931 col nome di "Città di Cosenza" disputando una partita amichevole contro una rappresentativa mista del Napoli, battuta per 2-1. Dotato di tribune addossate al campo sui quattro lati del terreno di gioco, poteva contenere fino a 10.000 spettatori nel periodo della sua massima espansione. Nel 1953 lo stadio venne intitolato ad Emilio Morrone, portiere del Cosenza morto a Scalea all'età di 23 anni per un incidente di gioco durante una partita di Prima Categoria negli anni Quaranta. Nel 1964 lo stadio venne abbandonato e il Cosenza si trasferì nel nuovo stadio San Vito. Successivamente, nel 1981, l'impianto venne completamente demolito e ora, al suo posto, sorge un parco. Oggi versa in uno stato di inadeguatezza, gli spazi verdi sono ben curati dalla cooperativa che se ne occupa, però l'amministrazione dovrebbe provvedere urgentemente ad un accurato ripristino della pavimentazione, alla sera poi l'illuminazione è alquanto scarsa e nel complesso andrebbe rivista per permettere che questa possa tornare ad essere un buon polmone verde della città. Sui marciapiedi esterni poi, sarebbe da attuare urgentemente la potatura del fogliame in eccesso degli alberi, in quanto ne impedisce il passaggio a carrozzine e passeggini, oltre che delle singole persone. Infine, dal momento che sono molti i cani che vengono portati qui per i propri bisogni, si potrebbe pensare anche di adibire uno spazio ad uno sgambatoio con area attrezzata di abbeveratoi e cestini per la raccolta delle deiezioni, così da poterli liberare tranquillamente senza alcun problema."