Farmacia San Nicolò Viale C. Colombo 260, 64100 San Nicolò A Tordino, Provincia di Teramo
Informazioni
Farmacia San Nicolò
Benvenuti alla Farmacia San Nicolò, il vostro punto di riferimento per la salute e il benessere a San Nicolò a Tordino. Situata al 260 di Viale C. Colombo, nella Provincia di Teramo (64100), la nostra farmacia è dedicata a offrire un servizio professionale e personalizzato a tutti i nostri clienti.
Alla Farmacia San Nicolò, potrete trovare un'ampia gamma di prodotti farmaceutici, cosmetici, integratori alimentari e articoli per la cura personale. Il nostro personale qualificato è sempre a vostra disposizione per fornire consulenze professionali e consigli su misura, garantendo un'assistenza completa e attenta alle vostre esigenze.
Siamo orgogliosi di servire la comunità locale con passione e impegno, offrendo anche servizi di misurazione della pressione arteriosa, analisi della glicemia e prenotazione di farmaci. La nostra missione è migliorare la vostra qualità di vita attraverso soluzioni sanitarie efficaci e personalizzate.
Visitateci oggi stesso per scoprire come possiamo aiutarvi a prendervi cura della vostra salute in modo semplice e sicuro. Farmacia San Nicolò: la vostra salute, la nostra priorità.
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Viale C. Colombo 260, 64100 San Nicolò A Tordino, Provincia di Teramo, Italia
Recensioni
"In tre volte che sono andato non c’era mai la connessione Internet per effettuare il pagamento con il pos…sarà stato un caso"
"Scortesia assoluta in questa farmacia, è qualcosa di incredibile, zero pazienza, zero comprensione, zero disponibilità, ti guardano tutti dalla testa ai piedi con aria arrogante. Assolutamente sconsigliata se non volete sentirvi essere degli ignoranti anche nella vita rispetto a loro!! Girate la zona c'è ne sono altre."
"Il farmacista di una certa età mi ha accusato di seviziare mio figlio solo perché gli faccio i lavaggi nasali come mi ha detto di fare la pediatra di mio figlio. Quando c'è lui non andateci che troverà sicuramente qualche pretesto per trattarvi male."
"Entro e mi posiziono nella fila di destra. Una signora dopo di me entra dopo 5 minuti e si posiziona sulla fila di sinistra dietro ad un altro signore. Essendoci solo 4 clienti prima di me e non l'intera platea di un concerto rock, penso che sia scontato che la prima delle due farmaciste che si libera serve il cliente successivo in ordine di arrivo. Il cliente della fila di sinistra va via ed essendo il mio turno (dato che il signore davanti a me era servito dalla farmacista a destra) mi dirigo al bancone, ma la farmacista mi snobba senza neanche guardarmi in faccia e si rivolge alla signora che era dopo di me, servendola come se io non esistessi. Ma sì, chi se ne frega se c'ero prima io ed ho solo fatto la malaugurata scelta di scegliere la fila di destra proprio mentre la farmacia era vuota. Se il cliente davanti a me a destra avesse impiegato 5 minuti di più per fare domande, e fossero entrati altri clienti nella fila di sinistra, entravo nel loop infinito tipo Matrix. Sono entrata in questa farmacia perché avevo urgenza di prendere un farmaco e la mia farmacia di fiducia non lo aveva. Altrimenti sarei andata via. Ma di certo non ci torno."
"Sono entrata in questa farmacia chiedendo un efficace farmaco che mi aiutasse in caso di puntura di calabrone. Ho spiegato che sono un soggetto allergico e che anche con una puntura di vespa in passato ho avuto una reazione allergica importante e che vivendo in campagna avevo bisogno di tutelarmi. La ragazza al banco voleva darmi il Bentelan (che conosco molto bene e che ho sempre con me), le ho detto che avevo saputo di punture cortisoniche e di dosaggi maggiori. La ragazza ha chiesto al farmacista che mi parlava urlando dalla posizione nella quale si trovava davanti al resto dei clienti. Mi ha detto che davano il Bentelan, senza interessarsi, ne considerare il livello di allergia e le potenziali conseguenze della cosa, e che se ero entrata in una farmacia dovevo attenermi a quanto mi dicevano e fidarmi. Il problema è la fiducia e il rispetto. Un professionista, che ha a che fare con la salute delle persone, deve ispirare fiducia e rassicurare le paure o le ansie di un utente, spiegando con esattezza la situazione, senza sminuire la situazione o le contestazioni, oltrettutto ridicolizzando l'utente davanti ad una farmacia piena di clienti. Ovviamente sono uscita dicendo che era di una maleducazione mai ricordata e che non avrei acquistato nulla. Nella farmacia distante pochi metri mi è stato detto che il Bentelan non era sufficiente per una puntura di calabrone, di sentire il medico in quanto esistono punture cortisoniche con dosaggi alti che hanno bisogno di prescrizione medica (che mi ha consigliato di farmi fare immediatamente) e che per i casi più gravi (che vanno valutati da un allergologo) viene prescritta l'adrenalina da prendere solo ed esclusivamente presso la farmacia dell'ospedale. Quindi in primis ho ricevuto delle spiegazioni, mi sono sentita rassicurata, compresa e soprattutto sono uscita acquistando comunque il Bentelan (come prima forma di soccorso) e con le idee molto più chiare su come agire. Oggi stesso un uomo è morto nel teramano per una puntura di calabrone. Spero che il farmacista in questione voglia essere ben più scrupoloso la prossima volta. Il farmacista non vende caramelle o patate, ma farmaci e rassicurazioni."
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