Monte San Giovanni in Fistola area archeologica
02022 Provincia di Rieti,
Informazioni su Monte San Giovanni in Fistola area archeologica
Benvenuti all'Area Archeologica di Monte San Giovanni in Fistola, un affascinante museo situato nella splendida Provincia di Rieti, 02022, Italia. Questo sito storico offre un viaggio nel tempo, immergendovi nell'antica storia e cultura della regione. Scoprite reperti unici e ben conservati che raccontano la vita e le tradizioni delle civiltà passate. L'area archeologica è un luogo ideale per gli appassionati di storia, gli studenti e le famiglie che desiderano esplorare e imparare in un ambiente suggestivo e istruttivo. Venite a scoprire i tesori nascosti di Monte San Giovanni in Fistola e lasciatevi affascinare dalla ricchezza del nostro patrimonio culturale. Vi aspettiamo per un'esperienza indimenticabile!
Foto di Monte San Giovanni in Fistola area archeologica
Provincia di Rieti 02022, Italia
Recensioni di Monte San Giovanni in Fistola area archeologica
"Percorso molto semplice tra vecchi sentieri e bosco , fino ad arrivare in cima dove si trova la chiesetta ed il resto degli scavi . Aria buona ed una vista mozzafiato. Circa un ora di cammino"
"Si parte da Collalto sabino e con poco più di un ora di camminata tra sali e scendi si arriva in cima a monte san Giovanni, nel bosco si incontrano due aree picnic ma zero fonti, arrivati c'è una chiesa e dei ruderi, si vede bene il velino e i paesi circostanti, consiglio di fare un anello per vedere il borgo di Collalto prima del rientro."
"Luogo veramente bello, lo rifarei seguramente"
"Siamo partiti da Collalto e abbiamo seguito un percorso ben tracciato di circa 1 ora. Una volta arrivati in cima abbiamo trovato queste rovine romane, ben conservate. Inoltre è possibile entrare nel santuario, anche se all'interno abbiamo trovato un mucchietto di ossa.. Bella la vista, ci sono anche dei tavolini per Pic nic. Percorso fattibile anche in famiglia, ben segnato e poco scosceso. Molto piacevole."
"Il monastero di San Giovanni in Fistola fu fondato tra il 1038 ed il 1048 dai Benedettini, intorno alla preesistente chiesa omonima e fu attivo fino al XII-XIII secolo, come testimoniato da sepolture rinvenute durante gli scavi di sistemazione archeologica dell'area. Il sito era già stato sede di un tempio dedicato a Giove Pollente, come rilevato da un'iscrizione della fine III sec a.C., rinvenuta insieme a bronzetti a figura animale e monete romane della stessa epoca. Curiosità Avete mai sentito parlare del sasso della vecchietta? Secondo un'antica leggenda, secoli addietro una vecchietta morì mentre andava in pellegrinaggio all'Eremo di San Giovanni, ma rimase insepolta ai bordi del sentiero. Da allora, chi sale all'Eremo deve raccogliere un sasso lungo il sentiero e portarlo fino alla base della salita finale, e lì depositarlo per contribuire alla costruzione della tomba DA RIETI TODAY: Collalto Sabino, inaugurazione del sito archeologico di San Giovanni in Fistola Si è concluso il progetto promosso dalla Riserva Regionale Monte Navegna e Monte Cervia, sotto la direzione scientifica di Giovanna Alvino, responsabile di zona per la SBAL (Soprintendenza Beni Archeologici del Lazio), che ha visto coinvolti archeologi, antropologi e restauratori nel rinvenimento di oltre duemila anni di storia. La chiesa medievale di San Giovanni in Fistola, sulla vetta dell’omonimo monte, è stata una fucina di ritrovamenti del tutto eccezionali. Gli archeologi hanno individuato un’importante area santuariale di epoca romana, caratterizzata dal tempio e dalle strutture ad esso connesse. Il progetto ha visto realizzate due campagne di scavo e conseguente la messa in sicurezza restauro e monumentalizzazione del sito archeologico nel territorio di Collalto Sabino (Rieti), nella Riserva Regionale Monte Navegna e Monte Cervia. Il sito si trova sulla vetta del monte San Giovanni (1.021 mt sul livello del mare) nella Piana del Cavaliere – media valle del Turano. Le opere di scavo hanno anche messo in evidenza tutto il monastero benedettino che fu fondato attorno alla chiesa originaria a partire dal XI secolo. E’ riemersa dal terreno l’intera cinta muraria, numerose stanze e percorsi, fornaci per la produzione del bronzo e della ceramica, aree di culto e di sepoltura, con il loro contenuto di vasellame, uno straordinario campionario della monetazione medievale, gioielli in argento e piccoli oggetti devozionali. Straordinari i frammenti di affreschi che decoravano numerosi ambienti, con bande di colori sgargianti ed elementi figurati, su tutti un frammento raffigurante la “Madonna del latte”. Lo scavo ha quindi riportato alla luce oltre duemila anni di storia della valle e restituito alla comunità locale un monumento che fino a pochi anni fa giaceva allo stato di rudere."
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